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Il Disturbo Borderline di Personalità: Una Cascata Emotiva

Cascata Emotiva: La disregolazione emotiva nel PBD potrebbe essere considerata il risultato di un uso intenso di ruminazione.

Di Francesca Martino

Pubblicato il 29 Mar. 2013

Aggiornato il 24 Nov. 2014 13:19

Edward Selby, Ph.D. Associate Professor at Rutgers University (New Jersey)

Francesca Martino, Psicologa Cognitiva

 

“Ho sempre sentito queste sensazioni. Non credo ci siano parole per descriverle esattamente, è una combinazione di ira furiosa, rabbia e dolore estremo. Queste si  mescolano insieme in quella che io chiamo “la Furia” … Sto iniziando ad imparare come trattarla, ma fino a poco tempo fa, gli unici modi che conoscevo per domarla erano il bere e le droghe. Prendevo  qualcosa, qualsiasi cosa, e se ne prendevo abbastanza, la Furia si placava. Il problema era che sarebbe sempre tornata, di solito più forte, e che avrebbe richiesto sempre più sostanze per ucciderla. Quello sarebbe stato sempre l’obiettivo: ucciderla”.

– James Frey, A Million Little Piece

 

Il Disturbo Borderline di Personalità - Una Cascata Emotiva - State of Mind
Il Disturbo Borderline di Personalità – Una Cascata Emotiva – State of Mind

Cascata Emotiva: La disregolazione emotiva nel Disturbo Borderline di Personalità potrebbe essere considerata il risultato di un uso intenso di ruminazione.

– ENGLISH VERSION –

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La disregolazione emotiva nel Disturbo Borderline di Personalità potrebbe essere il risultato di un uso intenso della ruminazione. Infatti, la tendenza a ruminare sulle emozioni negative aumenta la loro intensità e, a loro volta, le emozioni negative intense incrementano i livelli di ruminazione, creando così un circolo vizioso, chiamato Cascata Emotiva.                                                                                                              

Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è caratterizzato da emozioni negative intense, problematiche interpersonali e comportamenti impulsivi e discontrollati. L’instabilità emotiva e il discontrollo del comportamento sono caratteristiche centrali nel DBP (Linehan, 1993). La disregolazione emotiva è intesa come un’ intensa e veloce risposta agli stimoli emotivi e un lento ritorno all’attivazione di base. Il modello teorico suggerisce che l’instabilità emotiva sia responsabile dei comportamenti discontrallati del DBP, tra cui l’autolesionismo, l’aggressività, l’uso di sostanze e le abbuffate alimentari. Nonostante le ricerche abbiano fornito una parziale conferma di tale modello teorico, i meccanismi specifici che provocano la disregolazione emotiva ed elicitano i comportamenti impulsivi nel DBP non sono ancora chiari.

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Di recente, il Modello della Cascata Emotiva (MCE; Selby et al 2008; 2009) ha fornito una maggiore comprensione del DBP, soprattutto rispetto al rapporto tra disregolazione emotiva e comportamentale. Secondo il MCE, la ruminazione potrebbe svolgere un ruolo centrale nell’incrementare le emozioni negative e nel favorire il discontrollo del comportamento. In particolare, quando le persone con DBP sperimentano emozioni negative, inizierebbero automaticamente a rimuginare su queste con l’intenzione di regolare tale emotività intensa e sgradevole. C’è ormai un certo accordo nel definire la ruminazione come una strategia cognitiva disfunzionale di regolazione emotiva caratterizzata dalla tendenza a riflettere ripetutamente sulle cause e sulle conseguenze dell’ esperienza negativa (Nolen-Hoeksema, 1991).  Nonostante sia stato dimostrato come la ruminazione aumenti le emozioni, invece di ridurle, molte persone continuano ad utilizzarla perché credono, erroneamente, che ri-pensare agli eventi aumenti la loro comprensione della situazione e la possibilità di risolvere i problemi (Papageorgiou, 2001).

La disregolazione emotiva nel DBP potrebbe essere dunque il risultato di un uso intenso della ruminazione. Infatti, come la tendenza a ruminare sulle emozioni negative aumenta la loro intensità, così le emozioni negative intense, a loro volta, incrementano i livelli di ruminazione, creando dunque un circolo vizioso chiamato Cascata Emotiva.

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Al fine di interrompere questo ciclo, un individuo può adottare comportamenti disfunzionali che lo distraggono dai pensieri negativi. Questi comportamenti interrompono la cascata emotiva consentendo all’individuo di concentrarsi su altri stimoli intensi, come la quantità elevata di cibi in un’abbuffata, le azioni aggressive verso qualcuno, il dolore fisico e la vista del sangue nell’ autolesionismo. Questi comportamenti si rivelano efficaci nell’immediato (nel modificare/ridurre le emozioni negative) spiegando dunque le ragioni del loro frequente utilizzo, ma disfunzionali nel lungo periodo. Successivamente infatti, gli individui possono sperimentare nuove forme di ruminazione, derivanti dalla vergogna o dal senso di colpa per aver messo in atto comportamenti privi di controllo (come autolesionismo e/o abbuffate).

 Il MCE è stato studiato su popolazioni di studenti con tratti borderline (Selby et al 2008, 2009, 2012). In uno studio trasversale, i risultati hanno mostrato che la ruminazione (depressiva e rabbiosa) mediava tra le emozioni  negative e i comportamenti problematici, confermando il suo ruolo centrale nel favorire azioni impulsive e discontrollate in soggetti con tratti borderline in presenza di emozioni negative.  Inoltre, in uno studio longitudinale, alti livelli di emozioni spiacevoli e di ruminazione predicevano i comportamenti impulsivi dopo poche ore dall’ evento negativo.

 

In conclusione, il MCE è stato studiato ad oggi su popolazione sana. Nonostante siano state confermate nel DBP delle strategie cognitive disadattive di regolazione emotiva, come la ruminazione (Baer et al. 2011), la loro implicazione nel discontrollo del comportamento deve ancora essere dimostrata in campioni clinici. Attualmente in Italia si sta conducendo una ricerca finalizzata ad indagare il MCE nel DBP.

 

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Francesca Martino
Francesca Martino

PSICOTERAPEUTA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE Codidatta Studi Cognitivi Milano

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