Studi recenti sull’ amore ai Tempi delle reti sociali: in che modo le opinioni si formano e influenzano le relazioni d’ amore?
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Per una volta non si parla di facebook o twitter, ma dei contesti sociali in cui viviamo.
Numerosi studi hanno messo in luce il dato che l’approvazione nei confronti del partner, da parte di parenti e amici è un elemento che guida le nostre scelte amorose (Agnew, Loving, & Drigotas, 2001; Etcheverry, Le, & Charania, 2008; Loving, 2006; MacDonald & Ross, 1999) e che una storia appagante e duratura ha bisogno dell’approvazione di chi sta intorno ( Eggert & Parks,1987; Parks, Stan, & Eggert, 1983; Sprecher& Felmlee, 1992, 2000) e solo in pochi casi (Driscoll et al, 1972), l’interferenza di amici e parenti nella relazione, porta ad un aumento dell’intensità della stessa; il cosiddetto “ Effetto Romeo e Giulietta”.
Nella ricerca condotta da Susan Sprecher, sociologa e antropologa dell’Università Statale dell’Illinois, il punto di vista preso in considerazione è proprio quello degli “altri”, in particolare il contesto amicale, per valutare in che modo le opinioni si formino e influenzino le relazioni d’amore.
Ai partecipanti dello studio, 529 studenti reclutati all’interno dell’università, sono stati somministrati due questionari; in uno le domande riguardavano una relazione che si era cercato di influenzare positivamente, una seconda versione in cui le domande riguardavano una relazione che si era cercato di ostacolare, perchè disapprovata, prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni. Le domande indagavano: l’impatto che aveva avuto la relazione, il tipo di reazione esperito, il grado di approvazione e di interferenza dei comportamenti messi in atto, che tipo di relazione era (ad es. se esclusiva o casuale), le credenze sulle relazioni in genere.
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I risultati hanno evidenziato che le relazioni più approvate sembrerebbero essere quelle del tipo “appuntamenti casuali”, che i comportamenti influenzati dall’approvazione o disapprovazione sarebbero maggiori quando la relazione diventa più seria. Questi comportamenti erano di tipo comunicativo, ad esempio cercare di persuadere l’amico che avrebbe potuto trovare di meglio, o confermare che il partner era piaciuto e che la coppia era ben assortita. Rispetto alle credenze sulle relazioni, quelle positive erano associate a un numero maggiore di comportamenti “approvanti” e viceversa.
Questi dati confermano che una storia d’amore si svolge anche in un contesto sociale, che manifesta precise opinioni in merito. Le opinioni sono influenzate anche da ciò che si crede rispetto alle storie d’amore in generale e guidano il comportamento con lo scopo di supportare o ostacolare lo sviluppo della relazione.
Due terzi dei partecipanti hanno ammesso di pensare che i loro comportamenti erano stati in grado di influenzare le storie d’amore degli amici, specialemente nel caso di relazioni su cui nutrivano opinioni positive. In misura minore pensavano di avere influenzato negativamente le storie “sbagliate” e solo una piccola parte credeva che la loro disapprovazione avesse avuto come risultato il rafforzamento della storia. Un altro aspetto preso in esame nello studio sono state le differenze sessuali. Dalle risposte ai questionari sembrerebbero essere più attive le donne nel giudicare e nel comportarsi di conseguenza quando si tratta di relazioni che incontrano la loro approvazione e che il giudizio femminile sia più obiettivo rispetto l’esito positivo o negativo di una storia d’amore.LEGGI GLI ARTICOLI SU: PSICOLOGIA SOCIALE
Milan Kundera ne “L’instostenibile leggerezza dell’essere” scriveva che due esseri che si amano, non possono esistere isolati, che hanno bisogno del mondo per potersi parlare. Questo studio, sembra suggerire, che due esseri che si amano hanno bisogno anche dell’approvazione del mondo per continuare a stare insieme.
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BIBLIOGRAFIA:
- Agnew, C. R., Loving, T. J., & Drigotas, S. M. (2001). Substituting the forest for the trees: Social networks and the prediction of romantic relationship state and fate. Journal of Personality and Social Psychology, 81, 1042–1057.
- Driscoll, R., Davis, K. E., & Lipetz, M. E. (1972). Parental interference and romantic love: The Romeo and Juliet effect. Journal of Personality and Social Psychology, 24, 1–10.
- Eggert, L. L., & Parks, M. R. (1987). Communication network involvement in adolescents’ friendships and romantic relationships. In M. L. McLaughlin (Ed.), Communication yearbook (Vol. 10, pp. 283–322). Newbury Park, CA: Sage.
- Etcheverry, P. E., Le, B., & Charania, M. R. (2008). Perceived versus reported social referent approval and romantic relationship commitment and persistence. Personal Relationships, 15, 281–295.
- Loving, T. J. (2006). Predicting dating relationship fate with insiders’ and outsiders’ perspective: Who and what is asked matters. Personal Relationships, 13, 349–362.
- MacDonald, T. K., & Ross, M. (1999). Assessing the accuracy of predictions about dating relationships: How and why do lovers’ predictions differ from those made by observers? Personality and Social Psychology Bulletin, 25, 1417–1429.
- Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Adelphi
- Parks, M. R., Stan, C., & Eggert, L. (1983). Romantic involvement and social network involvement. Social Psychology Quarterly, 46, 116–130.
- Sprecher, S., & Felmlee, D. (1992). The influence of parents and friends on the quality and stability of romantic relationships: A three-wave longitudinal investigation. Journal of Marriage and Family, 54, 888–900.
- Sprecher, S., & Felmlee, D. (2000). Romantic partners’ perceptions of social network attributes with the passage of time and relationship transitions. Personal Relationships, 7, 325–340.