SITCC 2012: inizia il XVI congresso della Società Italiana di Terapia Cognitiva e Comportamentale
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Inizia oggi a Roma il sedicesimo congresso della società italiana di terapia cognitiva e comportamentale (SITCC). La sede è l’Angelicum Congress Centre della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino.
Anche nel congresso italiano, come in quelli europei e americani, si fronteggeranno vari indirizzi che compongono il paesaggio di questa terapia. La terapia cognitiva non è più un blocco omogeneo organizzato intorno alla teoria clinica di Ellis e Beck, a sua volta in qualche modo collegata alle più moderne teorie computazionali della mente. E forse non lo è mai stato.
Tuttavia ultimamente il livello di frammentazione è aumentato, generando anche, e per la prima volta, delle semi-scissioni intorno a certi sviluppi delle ipotesi metacognitive (Wells) e dei modelli dell’accettazione (Hayes) e della schema therapy (Young). Queste correnti hanno iniziato a creare le proprie società e le proprie serie di congressi internazionali. Non è una buona notizia.
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Paradossalmente, il fatto che in Italia l’omogeneità fosse fin dall’inizio minore per ora ci protegge da scissioni. Post-razionalisti, costruttivisti più o meno radicali, cognitivo-evoluzionisti, metacognitivisti e razionalisti ancora convivono sotto lo stesso tetto, più o meno dialogando.
A questi si aggiungono le nuove leve dei seguaci della mindfulness, della compassion focused therapy (Gilbert), della neuropsicoterapia cognitiva e della terapia dell’accettazione.
Questo è probabilmente il maggiore pregio del congresso SITCC: la possibilità di poter accedere all’intero ventaglio degli sviluppi attuali della teoria clinica cognitiva. E della pratica.
Buon congresso.
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