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Ipersexual Disorder: Sarà Incluso nel DSM-5?

Ipersexual Disorder: buona probabilità che venga incluso nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 31 Ott. 2012

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I risultati di questo studio – riportati nell’ultima edizione del Journal of Sexual Medicine – influenzeranno la probabilità che l’ipersexual disorder venga incluso nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5). Lo scopo dello studio era quindi verificare che i criteri proposti fossero validi e affidabili nell’aiutare i professionisti della salute mentale a diagnosticare con precisione la dipendenza sessuale. 

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Un team composto da psichiatri, psicologi, assistenti sociali e terapeuti di coppia e della famiglia, guidati da Rory Reid, ricercatore ricerca e assistente professore di psichiatria al Semel Institute of Neuroscience and Human Behavior at UCLA, ha testato una serie di criteri proposti per la definizione del ipersexual disorder, noto anche come dipendenza sessuale, per il nuovo DSM-5.
 
I risultati di questo studio – riportati nell’ultima edizione del Journal of Sexual Medicine – influenzeranno la probabilità che l’ipersexual disorder venga incluso nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5).Lo scopo dello studio era quindi verificare che i criteri proposti fossero validi e affidabili nell’aiutare i professionisti della salute mentale a diagnosticare con precisione la dipendenza sessuale. 
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I criteri definiscono una serie di sintomi che devono essere presenti: fantasie sessuali ricorrenti, impulsi e comportamenti per un periodo di sei mesi o più, che non siano causati da altri problemi, come ad esempio l’abuso di sostanze, un’altra condizione medica o episodi maniacali associati al disturbo bipolare.

Inoltre, gli individui che potrebbero essere diagnosticati con questo disturbo devono mostrare uno schema di attività sessuale in risposta a stati d’animo spiacevoli, per esempio il sentirsi depressi, o uno schema ripetitivo di comportamenti che utilizzi il sesso come modalità di risposta allo stress. I comportamenti sessuali messi in atto devono inoltre essere fonte di disagio per chi li attua, tanto da interferire con le relazioni, il lavoro o ad altri aspetti importanti della vita personale; per questo i criteri includono i tentativi compiuti dal soggetto al fine di ridurre o interrompere le attività sessuali sentite come problematiche.

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Al fine di valutare i criteri per la dipendenza sessuale, Reid e i suoi colleghi hanno testato e intervistato 207 pazienti in diverse cliniche di salute mentale in tutto il paese. Tutti i pazienti avevano cercato aiuto per mancanza di controllo del comportamento sessuale, abuso di sostanze o un’altra condizione psichiatrica, come la depressione o l’ansia.

I ricercatori hanno scoperto che i criteri proposti per l’ ipersexual disorder classificavano accuratamente 88% dei pazienti con una dipendenza sessuale; i criteri sono stati anche accurati nell’identificare risultati negativi nel 93% dei casi. In altre parole, i criteri sembrano adatti a discriminare tra i pazienti che soffrono di dipendenza sessuale e i pazienti che cercano aiuto per altre condizioni di salute mentale come l’abuso di sostanze, l’ansia o la depressione.

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 Un altro dato significativo dello studio è che i pazienti che hanno soddisfatto i criteri per ipersexual disorder hanno sperimentato conseguenze negative significativamente maggiori a causa della loro attività sessuale,

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rispetto agli individui che facevano abuso di sostanze o soffrivano di una condizione medica generale; infatti dei 207 pazienti esaminati, il 17 % aveva perso il posto di lavoro almeno una volta, il 39% ha terminato una relazione affettiva, il 28% ha contratto un infezione a trasmissione sessuale e il 78% ha avuto interferenze con la normale attività sessuale.

Lo studio ha mostrato inoltre che l’aumento della dipendenza sessuale, che nel 54% dei casi aveva iniziato ad essere problematica prima dei 18 anni e nel 30% dei casi tra i 18 e i 25 anni, era legato a maggiori disturbi emotivi, impulsività e incapacità di gestire lo stress.

Questi dati fanno pensare che la dipendenza sessuale sia un disturbo che emerge in adolescenza o comunque in età giovanile e che sia quindi importante sviluppare strategie di intervento precoce e di prevenzione.

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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