Allenarsi ad utilizzare immaginazione e pensiero visivo può aiutare a tenere sotto controllo gli effetti nocivi del rimuginio.
RIMUGINIO E RUMINAZIONE

Una delle conseguenze negative del rimuginio è la cattura di tutte le capacità mentali dell’individuo. Esiste un limite alle cose che possiamo fare contemporaneamente con la mente e il rimuginio tende a consumare tutte le risorse.

Per questa ragione quando rimuginiamo non riusciamo a concentrarci con efficacia su altri compiti, a studiare, a ottenere prestazioni cognitive buone. Rimuginare diminuisce sensibilmente lo spazio disponibile nella working memory e le nostre capacità di attenzione.
Una recente ricerca ha mostrato come questo danno del rimuginio sia principalmente dovuto all’imponente carica verbale che lo contraddistingue (Leigh & Hirsch, 2011). I grandi rimuginatori parlano molto con sé stessi mentre non sono abituati a usare l’immaginazione, il pensiero visivo o sensoriale.
Questi risultati suggeriscono che per ridurre la tendenza al rimuginio e aumentare le proprie capacità di concentrazione occorre allenarsi con una buona frequenza a stimolare le proprie capacità immaginative. In sintesi imparare a usare l’immaginazione può ridurre il rimuginio e fornirci più risorse mentali.
BIBLIOGRAFIA:
- Borkovec, T.D. (1994). The nature, functions, and origins of worry. In G. Davey e F. Tallis (Eds.), Worrying: Perspectives on theory, assessment and treatment (pp. 5-33). Chichester, England: Wiley.
- Leigh E. & Hirsch, C.R. (2011). Worry imagery and verbal form: Effect on residual working memory capacity. Behaviour Research and Therapy, 49(2), 99-105.