-RASSEGNA STAMPA-
Gay, Lesbian, Bisex e Transgender all’approssimarsi della terza età: una ricerca statunitense finanziata dal National Institute Health
Lo studio, presentato il 16 novembre da Karen Fredriksen-Goldsen e colleghi della University of Washington’s School of Social Work, segnala specificità di bisogni, condizioni e risorse di individui di omosessuali, bisessuali e transessuali che invecchiando raggiungono la soglia della terza età. La survey è stata condotta su 2.560 adulti omosessuali, bisessuali e trans-sessuali di età compresa tra i 50 e i 95 anni residenti negli Stati Uniti. I risultati dello studio evidenziano come, rispetto a un campione di controllo di adulti eterosessuali, gli anziani non-eterosessuali presentino punteggi più elevati di disabilità, depressione, solitudine e abuso di alcool; a livello sociale è più frequente che vivano soli, non coniugati rispetto ai coetanei eterosessuali, e spesso senza l’appoggio di figli. La buona notizia tuttavia è che gli anziani omosessuali e bisessuali sarebbero più resilienti, più proattivi nel prendersi cura di sé e più attivi nel costruire e mantenere attive le loro comunità. Dallo studio emerge che il 91% degli intervistati praticano attività sportive e meditative, e provano sentimenti positivi riguardo l’appartenenza a una specifica comunità: nello specifico le connessioni sociali con i pari risultano decisamente più solide, supportive e assistenziali rispetto a quanto accade per i coetanei eterosessuali.