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Stop & go. Una vittoria sportiva ma non troppo. (2013)

Stop & go. Una vittoria sportiva ma non troppo. Una piacevole scoperta attraverso cui è possibile rivivere pezzi di se ritrovando la voglia di ripartire.

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 31 Gen. 2014

 

Stop & go.

Una vittoria sportiva ma non troppo

di Margherita Sassi (2013)

 

Un millepiedi viveva sereno e tranquillo. Finché un giorno un rospo non disse per scherzo: “In che ordine metti i piedi l’uno dietro l’altro?”. Il millepiedi incominciò a lambiccarsi il cervello e a fare innumerevoli prove. Il risultato fu che da quel momento non riuscì più a muoversi …

 

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Stop & Go. Una vittoria sportiva ma non troppo - Immagine: © STOP&GOStop & go. Una vittoria sportiva ma non troppo. E’ un divertente libro scritto da Margherita Sassi ed illustrato da Chiara Colagrande, una piacevole scoperta attraverso la quale è possibile rivivere pezzi di se stessi trovando e anelando la voglia di ripartire. E allora: GO! …Vittoria!

Ed ecco a voi la storia di Vittoria, una diciassettenne come tante, che ad un certo punto della sua vita si trova ad affrontare una serie di difficoltà fino al punto di dire: STOP. Si tratta di uno STOP emotivo dovuto ad una serie di avversità incontrate nella vita quotidiana e nella adorata pratica sportiva, Vittoria è anche una pallavolista.

Da quel momento in poi la giovane Vittoria si vede coinvolta in un turbinio di pensieri e processi emotivi dai quali fatica ad uscirne illesa, inteso in termini di costi psicologici. E’ una talentuosa sportiva che ad un tratto perde il controllo su se stessa e sulle situazioni, così le certezze cedono il posto alle paure che diventano sempre più galoppanti e incombenti, al punto da determinare uno STOP emotivo, esistenziale.

L’ansia di sbagliare, di non farcela, di deludere le aspettative altrui, la rabbia dettata dall’indifferenza sono tutti scogli difficili da superare che le impediscono di godere a pieno delle sue capacità e dell’entusiasmo che anima la sua giornata. Il rimuginio ricorsivo e ripetitivo dettato dalle sue paure e dal non sentirsi riconosciuta le tarpano le ali, e lì scatta l’insight, comincia a vedere una luce in fondo al tunnel: individuare un proprio spazio, definire il proprio lebensraum, guardando oltre le paure, cercando una alternativa di vita partendo dalle piccole cose e tralasciando le zavorre. Vittoria vorrebbe raggiungere la sua vittoria!

Così inizia un divertente e avvincente scambio epistolare con la sua ex professoressa di educazione fisica, individuata come persona in grado di darle una mano perché in passato da lei si era sentita riconosciuta ad apprezzata.

Il libro si struttura in uno scambio di mail avvincenti e rilassanti. Infatti, la giovane Vittoria riesce a rigenerarsi attraverso questa corrispondenza, poiché funge da regolatore emotivo e comportamentale. Uno scambio continuo e regolare che strategicamente tiene a bada il tumulto di emozioni e la disfunzionalità dei pensieri ricorsivi che sembrano sempre più incombenti.
Vittoria pian piano cambia e matura, acquistando consapevolezza e coraggio, e la stampella, prof di educazione fisica, diviene una guida interiorizzata che le permette di credere in sé e di decidere per se stessa, trascurando il resto.

Nel libro lo STOP costituisce la partenza per determinare e raggiungere il traguardo della vita di Vittoria e con vittoria.

Questo particolare e divertente libro è scritto da Margherita Sassi ed illustrato da Chiara Colagrande, è una piacevole scoperta attraverso la quale è possibile rivivere pezzi di se stessi trovando e anelando la voglia di ripartire. E allora: GO! …Vittoria!

Più tardi si vedono le cose in modo più pratico, pienamente conforme con il resto della società, ma l’adolescenza è solo il tempo in cui si sia imparato qualcosa (Proust, 1986).

 

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