Il 22 settembre la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) ha indetto la 2^ GIORNATA NAZIONALE DELLA PSICO-ONCOLOGIA. Anche fondazione SOLETERRE sostiene l’iniziativa ribadendo che una cura efficace del cancro deve tener conto di una complessa interazione di fattori psicosociali che, insieme ai medicinali, completano il processo terapeutico.
Giovedì 21 settembre SOLETERRE parteciperà al convegno “I bisogni psicosociali del malato e del caregiver. Esperienze sul campo in Lombardia” organizzata dalla SIPO, che si terrà a Brescia presso la sala riunioni dell’Istituto Clinico S. Anna (Via del Franzone, 31).
La psiconcologia è la disciplina che si occupa in maniera specifica delle conseguenze psicologiche causate da un tumore. Ammalarsi di cancro è un avvenimento traumatico che investe tutte le dimensioni della persona (la sfera psicologica, i valori individuali e spirituali, i rapporti interpersonali e sociali), e non solo quella fisica. Comprendere a fondo qual è l’impatto della malattia e delle terapie sulla vita delle persone è fondamentale per fornire ai pazienti la necessaria assistenza. L’ansia, la paura, la preoccupazione, la demoralizzazione, la rabbia sono normali risposte alla malattia.
Quando queste diventano più intense e insistenti, è importante chiedere aiuto psicologico specialistico senza vergogne di vulnerabilità o timore di essere “anormali o malati di mente”. La psiconcologia è necessaria per garantire alla persona ammalata di tumore e ai suoi familiari una migliore qualità di vita e un’assistenza ottimale. In Italia, il Piano oncologico nazionale 2010-2012 per la prima volta ha sottolineato in maniera specifica il ruolo e l’importanza della psiconcologia: rilevare da subito il disagio emozionale, i bisogni del paziente e la sua qualità di vita aiuta a individuare le persone che necessitano di interventi mirati. I percorsi psico-oncologici possono essere individuali, di gruppo, di coppia, familiari e si rivolgono al paziente e alla sua famiglia.
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