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Se tu vai via porti il mio cuore con te (2018) di Silvia Gianatti – Recensione del libro

Se tu vai via porti il mio cuore con te di Silvia Gianatti è un romanzo sulla storia di una coppia che perde prematuramente il figlio..

Di Annalisa Bertuzzi

Pubblicato il 24 Gen. 2019

Quando si affronta il tema della nascita di un figlio si prendono in considerazione tanti aspetti: il desiderio di maternità e di paternità che si fa strada, la paura e l’emozione dell’attesa, le aspettative di una nuova vita.

 

C’è, però, qualcosa di cui si parla ancora troppo poco: il lutto perinatale. Cosa succede se, contrariamente al futuro immaginato, l’attesa si spezza in modo traumatico con la perdita del bimbo? Un dolore di proporzioni inimmaginabili che spesso viene negato.

Se tu vai via porti il mio cuore con te – il dolore per una perdita inspiegabile

 Se tu vai via porti il mio cuore con te racconta la sofferenza di una mamma e di un papà che hanno perso improvvisamente il loro Tommaso e provano a convivere con l’enorme vuoto con il quale si trovano a fare i conti.

A parlare in prima persona è Valeria, una donna dalla vita intensa: un lavoro, la giornalista musicale, che ama e un marito, Marco, che pure ama e con cui divide il quotidiano e i progetti sin dai tempi dell’università.

Di fronte ad una prova così dura da affrontare che contraddice nel modo più totale ciò che la coppia si stava preparando a vivere, tutto viene stravolto. La complicità di un tempo va in frantumi, le piccole abitudini vengono spazzate via, ciò che prima aveva un senso ora non lo ha più.

In preda allo smarrimento che si è impadronito di lei, Valeria lotta per tenersi a galla. La psicologa che la sostiene nel suo difficile cammino la spinge a scrivere, cosa che lei ha sempre amato fare tanto da averlo fatto diventare il suo lavoro, a scrivere a Tommaso, per riannodare il filo di un legame ingiustamente spezzato e per provare a ritrovare nel racconto quel senso di sé che le sembra di aver perso per sempre.

Se tu vai via porti il mio cuore con te – la speranza dopo tanto dolore

Non è affatto facile, a tratti sembra impossibile, ma, un po’ alla volta, Valeria prova a rialzarsi. Il libro non fa sconti rispetto alle difficoltà del processo di elaborazione del lutto: svegliarsi ogni mattina ed essere colpiti allo stomaco, non appena si aprono gli occhi, dalla consapevolezza di quanto è accaduto. Come si fa a fare tutto quello che si faceva prima? Certe esperienze stravolgono tutto quello che pensavamo potesse essere un punto fermo.

Anche solo parlare con l’amica di sempre pare inutile, anzi, fastidioso. Cosa ne sa lei? Cosa ne sa la dottoressa? Cosa ne sanno tutti di quello che vuol dire?

Nell’altalena emotiva che la fa oscillare dal dolore alla rabbia Valeria fatica a ritrovare sé stessa e anche il rapporto con Marco, il suo compagno, che soffre come lei per questa perdita così ingiusta, viene messo a durissima prova. Non riescono quasi più neanche a parlarsi.

Eppure Se tu vai via porti il mio cuore con te è anche e soprattutto un libro di speranza. Perché, passo dopo passo, Valeria una strada riesce a ritrovarla. Niente potrà mai più essere come prima, ma un futuro è ancora possibile.

Nei ringraziamenti presenti alla fine, l’autrice ci racconta di aver preso spunto, per la stesura del romanzo, dall’esperienza di una sua cara amica; voleva dare voce a lei e alle tantissime vicende simili alla sua di cui ancora troppo poco si parla. Perché, scrive

Abbiamo tutti perso qualcuno. Non è la mia storia. Ma è il mio dolore.

La parte conclusiva del libro è affidata alla lettera di testimonianza di Claudia Ravaldi, fondatrice e presidentessa dell’associazione CiaoLapo Onlus, che si occupa di lutto perinatale offrendo supporto a tutti i livelli, della quale vengono riportati i riferimenti.

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SCRITTO DA
Annalisa Bertuzzi
Annalisa Bertuzzi

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA AD INDIRIZZO UMANISTICO - INTEGRATO

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Gianatti, Silvia (2018). Se tu vai via porti il mio cuore con te. Roma: Leggereditore.
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