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Se la mamma ha il nuovo fidanzato, mi fidanzo anch’io!

I figli di genitori separati instaurano ben presto relazioni sentimentali con coetanei, soprattutto se a cercarsi un nuovo fidanzato è stata la mamma.

Di Daiana Aufiero, Guest

Pubblicato il 08 Ott. 2014

Aggiornato il 05 Lug. 2019 12:17

di Aufiero Daiana e Pichieri Valerio

 

I cambiamenti familiari dovuti alla separazione dei genitori e l’unione di questi con nuovi partner comporterebbero l’aumento di precoci relazioni sentimentali da parte dei figli adolescenti.

Nella società attuale ci sono sempre più famiglie con genitori separati o divorziati (nell’ultimo ventennio si è passati dal 4,5% al 9,3% dei casi secondo dati dell’Istat) e l’annosa questione dell’etichettamento e del pregiudizio rispetto all’argomento va affievolendosi.

I cambiamenti familiari dovuti alla separazione dei genitori e l’unione di questi con nuovi partner comporterebbero, piuttosto, l’aumento di precoci relazioni sentimentali da parte dei figli adolescenti.

Un recente articolo pubblicato a giugno 2014 sul Journal of Marriage and Family, spiegherebbe ciò col fenomeno linked lives (Elder, 1985), secondo il quale, gli eventi di vita genitoriale sarebbero collegati ai cambiamenti nella vita dei figli adolescenti. Questi ultimi sarebbero portati ad avere esperienze sentimentali simili a quelle dei genitori, pertanto, i figli dei separati o divorziati tenderebbero ad avere ben presto relazioni sentimentali e a sperimentare anch’essi la separazione o il divorzio da adulti, soprattutto se a cercarsi il nuovo fidanzato è stata la mamma.

Questo interessante dato emerge da uno studio volto ad indagare la struttura e il clima delle famiglie di adolescenti olandesi e americani.

A tal fine, sono state contattate 135 scuole primarie, di cui il 90,4% ha accettato di partecipare. Il 76,0% dei genitori degli allievi da sottoporre allo studio ha dato il proprio consenso, permettendo di creare un campione di 2.230 partecipanti. Questi ultimi sono stati sottoposti a interviste della durata di 45 minuti, nelle loro stesse case. I soggetti sono stati invitati a ricordare se, in ambito familiare, avevano avuto luogo alcuni eventi rilevanti nel corso degli ultimi 5 anni (a partire dall’inizio dell’adolescenza, sino alla raccolta dei dati), se i genitori avevano divorziato e se loro stessi avevano intrapreso una relazione sentimentale durante quel periodo.

Gli adolescenti hanno riferito com’era la loro struttura familiare 5 anni prima e al momento dell’intervista; hanno riferito le eventuali separazioni e uscite da casa da parte di uno dei due genitori, il mese e l’anno in cui hanno iniziato e finito le proprie relazioni sentimentali.

In linea generale, è emerso che gli olandesi sono molto dediti alla famiglia e ai figli, dato rilevabile dalla bassissima percentuale di divorzi, dal fatto che le mamme lavorino quasi tutte con orari part time e i figli parlino molto con i genitori delle proprie esperienze sentimentali intraprese maggiormente nella tarda adolescenza. Al contrario, negli USA c’è una percentuale di divorzi ben tre volte più alta, le mamme lavorano quasi tutte con orario full time, come gli uomini, pertanto hanno poco tempo da dedicare ai figli, i quali tenderebbero a sopperire a queste mancanze con altre relazioni affettive e sentimentali fuori dal contesto familiare in modo precoce e repentino.

Dallo studio emerge, dunque, che un’atmosfera familiare stressante dovuta alla separazione, unita alla diminuzione di attenzione e di controllo genitoriale sui figli (in particolare da parte della mamma), costituirebbero i fattori che spingono gli adolescenti a cercare altrove il calore emotivo venuto a mancare in casa.

È come se il cambiamento dello stile di vita familiare fungesse da spinta per gli adolescenti a cercare nuove relazione sentimentali… se la mamma ha il nuovo fidanzato, mi fidanzo anch’io!

Un po’ come accade nel film drammatico del 1991 Papà ho trovato un amico, diretto da Howard Zieft, dove la protagonista, un’adolescente, s’innamora precocemente di un ragazzino quando, in questo caso, il padre rimasto vedovo intraprende una storia sentimentale con la nuova collega di lavoro e comincia a trattare la figlia con freddezza.

Dovremmo indagare, dunque, sul perché l’effetto di spinta alla ricerca precoce del partner da parte dell’adolescente arrivi per lo più se è la mamma a cercare il nuovo fidanzato piuttosto che il papà; potrebbe forse esserci lo zampino del primordiale attaccamento madre-figlio di Bowlby?

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Elder, G. H. (1985). Life course dynamics: Trajectories and transitions, 1968–1980. Ithaca, NY: Cornell University Press.
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