Dalla laurea alla libera professione: una guida pratica per psicologi in transizione
Quando studenti di psicologia, tirocinanti o giovani colleghi mi chiedono qual è stato il momento più difficile nel mio percorso formativo o professionale, il pensiero corre sempre al periodo che ha seguito la conclusione del tirocinio professionalizzante, il superamento dell’Esame di Stato e la successiva abilitazione all’esercizio della professione sancita con l’iscrizione dell’Albo degli Psicologi.
Una fase di transizione in cui passiamo dal celebrare le fatiche di lunghi anni di studio e di formazione, culminate con l’agognato ingresso nella “famiglia” professionale degli psicologi, al trovarci davanti a quello che nel libro abbiamo chiamato “Il grande vuoto”, ovvero la consapevolezza che il mercato del lavoro non ci aspetta esattamente a braccia aperte. Nonostante la freschezza, l’entusiasmo e la voglia di mettere in gioco le nostre competenze e risorse, spesso ci ritroviamo delusi e frustrati di fronte a mancate risposte, rifiuti gentili o telegrafici, CV inviati “a vuoto” ecc.
Questo volume nasce come strumento operativo per agevolare il cambiamento di prospettiva, passando da “Cosa mi viene offerto là fuori?” a “Cosa posso offrire a partire da me?”.
In particolare “Guida pratica per…” rappresenta un volume inedito per il panorama editoriale e didattico italiano e ha l’obiettivo di colmare l’assenza di strumenti formativi che aiutino i giovani psicologi e psicoterapeuti in una delle fasi più delicate del proprio percorso, ovvero la decisione di muoversi verso il mercato del lavoro intraprendendo la libera professione e aprendo il proprio spazio privato di psicologia o psicoterapia.
Aprire uno studio come professionista autonomo è un’esperienza stimolante, avvincente ma anche ricca di sfide e incognite, che richiede competenze che vanno al di là di quelle apprese durante il nostro percorso universitario e di specializzazione. Dobbiamo acquisire conoscenze di base di tipo gestionale, organizzativo, progettuale, amministrativo, di marketing e problem solving.
In assenza di tale “know how” rischiamo di avere un equipaggiamento insufficiente e sentirci inadeguati e pieni di incertezze di fronte ad ogni minimo ostacolo.
Abbiamo risposto a questa esigenza scrivendo una guida con uno stile concreto e ricco di suggerimenti, esempi pratici ed esercizi. Il nostro desiderio è quello di accompagnare i giovani colleghi nel realizzare il desiderio di aprire il proprio studio e fornire gli strumenti per gestirlo con soddisfazione e successo.
Guida pratica per… (2024): la struttura del libro
Il libro ”Guida pratica per…” è strutturata in tre parti, nella prima facciamo una panoramica dello “stato dell’arte” della professione e illustriamo l’importanza di iniziare a coltivare una corretta mentalità del “lavoro in proprio”.
La seconda parte rappresenta il cuore operativo del volume, in cui accompagniamo il lettore a “mettere le mani in pasta” e costruire le fondamenta del proprio studio, acquisendo competenze legate alla pianificazione dell’avviamento, l’analisi di mercato, la strutturazione di un business plan, la ricerca e l’allestimento di uno spazio; passando per il tortuoso cammino della gestione di aspetti economici, burocratici e di promozione (marketing).
Nella terza e ultima parte spostiamo il focus sulla rilevanza del fattore “umano”, ovvero il fatto che la nostra sia una professione fondata sulla relazione e sulla “persona”. In questa sezione forniamo suggerimenti e spunti di riflessione sulla gestione della relazione con i pazienti, l’importanza del coltivare una buona rete di colleganza e di supporto ed esploriamo il valore di prendersi cura di noi stessi per mantenere un sano bilanciamento tra vita professionale e privata. Infine condividiamo alcune considerazioni legate alle prospettive e alle novità riguardanti il futuro della nostra professione.
Guida pratica per… (2024): strumenti e consigli pratici per Iniziare la libera professione
“Come costruire la mia scheda di servizi?” “ Quali sono le informazioni importanti legate al contratto di affitto?” “Come pianifico l’organizzazione e la logistica del mio studio?” “Quali strumenti tecnologici possono facilitare il mio lavoro quotidiano?” “Quali confini è bene porre ai miei pazienti e ai colleghi?” “Quali procedure e routine mi possono aiutare a condurre con serenità ed efficacia il mio lavoro in studio?”.
A queste e tante altre domande abbiamo provato a dare risposta, fornendo una prospettiva integrata che parte dalle esperienze e dai vissuti dei due autori, rispettivamente nella fase centrale e in quella iniziale della propria carriera, con la speranza di poter offrire una “cassetta degli attrezzi” variegata e ben fornita che possa supportare giovani colleghe e colleghi nel costruire una solida nave, alzare l’ancora e navigare a vele spiegate nel mare della libera professione.