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Mettere in comune le finanze è una buona mossa per il benessere di una relazione romantica?

Quando si decide di convivere o sposarsi bisogna affrontare il tema della gestione economica; le finanze condivise sembrano portare benefici per la coppia

Di Lucia Salatini

Pubblicato il 28 Feb. 2024

Finanze condivise o separate?

In vista di una convivenza o di un matrimonio sorge spontaneo chiedersi se sia meglio mantenere le finanze dei due partner divise o se invece risulti più ottimale unirle. Si tratta di un argomento molto difficile e delicato, che spesso non ha una sola ed unica risposta giusta. Tempo fa, quando le generazioni erano molto diverse da quelle di oggi, la gestione del denaro risultava molto più semplice, in quanto, generalmente, era solo l’uomo che lavorava e che portava a casa il denaro necessario per sostentare l’intera famiglia. Proprio a causa di questa imposizione, era scontato oltre che necessario mettere a disposizione di entrambi i partner le entrate. Soffermandoci invece sulle generazioni attuali dei paesi sviluppati, il panorama culturale e le dinamiche familiari sono cambiate radicalmente. Le donne sono riuscite ad ottenere sempre più diritti ed indipendenza, svincolandosi dai limiti patriarcali imposti dalla società di un tempo. Le coppie di oggi risultano quindi molto più bilanciate in termini di reddito in quanto le donne lavorano esattamente allo stesso ritmo degli uomini. Ecco che le dinamiche cambiano e il tema della separazione o dell’unione dei beni diventa una tematica saliente e necessaria da affrontare qualora si decida di convivere o di avere una famiglia (Alberhasky, 2024).

Come se non bastasse, oltre alla tematica in questione già molto complessa di per sé, si aggiunge, inoltre, la fragilità e la precarietà economica che caratterizza nello specifico i millennial (i nati tra l’inizio degli anni Ottanta e i primi anni del duemila) e che non era così presente nelle generazioni precedenti. Si stima difatti che il 37% dei millennial non riesca a guadagnare e mettere da parte in 30 giorni lavorativi una somma di denaro di 2000 dollari, considerata come il minimo necessario per fronteggiare una spesa d’emergenza come una fattura medica o la riparazione di un’auto. Proprio a causa di questa precarietà economica i giovani si trovano spesso con le spalle al muro, vedendosi spesso costretti ad unire le forze, oltre che le finanze, col proprio partner (Alberhasky, 2024)

Gli esiti positivi delle finanze condivise

Diversi ricercatori e studiosi di scienze sociali (Gladstone et al., 2022; Olson et al., 2023) hanno cercato di indagare se e quanto le coppie tendano ad essere più felici e più stabili (quindi con meno probabilità di terminare la relazione), quando decidono di utilizzare un conto bancario comune. Entrambi gli studi hanno dimostrato che mettere ad uso comune le finanze di entrambi i partner sia una buona decisione, confermando le due ipotesi di ricerca.

Gladstone e colleghi (Gladstone et al., 2022) hanno condotto la loro ricerca mediante un campione composto da 38.000 persone, e hanno scoperto che le coppie che mettono in comune i loro beni tendono ad essere significativamente più soddisfatte e hanno una minore probabilità di separarsi. Inoltre, è emerso che le coppie con risorse e disponibilità finanziarie più basse hanno beneficiato maggiormente della condivisione dei beni.

Il secondo studio (Olson et al., 2023) ha invece reclutato un campione di coppie appena sposate, le quali sono state suddivise in due gruppi: nel primo, i neosposi avevano il compito di creare un conto condiviso, nel secondo, invece, le coppie mantenevano due conti separati. I soggetti sono stati esaminati e monitorati per due anni. I risultati hanno dimostrato che le coppie del primo gruppo, coloro che avevano le finanze condivise, erano tendenzialmente più felici e stabili a differenza di coloro che avevano due conti separati.

In conclusione, il solo fatto di mettere in condivisione i beni non garantisce automaticamente il perfetto funzionamento della coppia, anzi, nel caso in cui i partner abbiano abitudini o stili di vita differenti, redditi molto diversi o si vada in contro alla fine della relazione, un conto condiviso potrebbe non rappresentare una buona mossa.

Tuttavia, questi studi mostrano che condividere le finanze porta ad incredibili ed insospettabili benefici per il benessere della vita di coppia. 

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