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La legge del desiderio (2023) di Nicola Bruno – Recensione

"La legge del desiderio" si interroga sulla possibilità di uno studio scientifico del desiderio secondo principi matematici e misurazioni oggettive

Di Alberto Vito

Pubblicato il 29 Nov. 2023

La legge del desiderio

Il tema del desiderio è centrale per la psicologia e, da Freud in poi,  tanti autori si sono confrontati con esso. Tuttavia, il libro sfugge all’approccio classico teso a indagare anche in termini inconsci cosa ci spinge alla ricerca di un oggetto e ci racconta la storia di un’idea particolare, ovvero se è possibile lo studio scientifico del desiderio secondo principi matematici e mediante misurazioni oggettive.

Il percorso concettuale che ha portato dalla misura delle sensazioni allo studio empirico del desiderio è stato ovviamente tutt’altro che lineare. Tale filone di ricerca parte da un’idea apparentemente semplice, descritta a metà dell’Ottocento da un fisiologo poco noto, Ernst Heinrich Weber, ed applicabile a tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana in cui sono in gioco le scelte, piccole o grandi che siano. A intuire l’importanza di un principio da lui osservato, ovvero che due quantità fisiche stanno tra loro in un rapporto costante definibile non fu Weber, ma, un altro ricercatore che lavorava come lui all’Università di Lipsia, Gustav Theodor Fechner. Il suo obiettivo di ricerca era riuscire ad identificare una “legge della sensazione”, ovvero costruire un modello matematico per spiegare come i contenuti mentali si modificano al variare di quantità fisiche. In tal modo, la legge di Weber, in seguito legge di Weber-Fechner, è divenuta uno strumento per studiare la complementarità fra mondo della fisica e mondo della psicologia, fra oggettivo e soggettivo. Il terzo autore citato è il matematico svizzero Daniel Bernoulli, le cui intuizioni hanno anticipato quella che poi, in economia, verrà definita “utilità”.

Il loro contributo è alla base della “psicofisica”, a sua volta determinante nell’evoluzione della psicologia scientifica e delle neuroscienze cognitive contemporanee. Tra l’altro, la psicofisica moderna ha sempre più problematizzato il concetto di soglia.

La legge del desiderio e il contributo della fisica

In particolare, la psicofisica fornirà i nuovi strumenti concettuali adottati per studiare le decisioni e i comportamenti di scelta, fino allo sviluppo della teoria psicologica grazie alla quale lo psicologo israelo-statunitense Daniel Kahneman ha vinto il premio Nobel per l’Economia nel 2002. La psicofisica è quindi stata utilizzata spesso negli ultimi decenni, in particolare da chi si occupa delle regole di funzionamento del marketing e, in un certo senso, la legge di Weber-Fechner può in termini vaghi essere considerata una formula per leggere il mondo. Il libro descrive il percorso scientifico attraverso cui un’idea e un modello matematico, nati nell’Ottocento per studiare la fisiologia e la psicologia degli organi di senso, siano potuti diventare un modello del desiderio nell’economia e nella psicologia delle decisioni contemporanee, senza tuttavia negare come, per altri ricercatori, tale percorso sia tuttora insoddisfacente e non esente da critiche.

L’autore del libro è docente universitario, insegna all’Università di Parma Percezione e Psicofisica nella laurea magistrale in Psicobiologia e Neuroscienze cognitive e Psicologia generale nella laurea triennale per tecnici radiologi. Si è laureato in Filosofia nel 1985 presso l’Università di Trieste, ha conseguito nel 1990 il dottorato di ricerca presso la Cornell University di Ithaca, NY. Con la stessa casa editrice bolognese ha già pubblicato altri volumi, sul tema della percezione

In sintesi, il libro descrive l’evoluzione delle idee su cui si è sviluppata la psicofisica, con un linguaggio chiaro. Tuttavia, per il tema che tratta le sue pagine sono inevitabilmente attraversate da molte formule matematiche e grafici, per cui non si tratta di un testo divulgativo e mi sembra maggiormente rivolto a studenti universitari della materia.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Bruno N. (2023), La legge del desiderio, Il Mulino, Bologna, pp. 144.
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