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Thomas Kuhn: la rivoluzione del pensiero scientifico

Esploriamo il pensiero di Thomas Kuhn e la sua influenza sulla psicologia, che ha aperto nuove prospettive nella comprensione della scienza

Di Gloria Angelini

Pubblicato il 07 Set. 2023

Aggiornato il 13 Set. 2023 09:33

Introduzione a Thomas Kuhn

“Scientific revolutions are inaugurated by a growing sense… that an existing paradigm has ceased to function adequately in the exploration of an aspect of nature to which that paradigm itself had previously led the way” (Kuhn, 1962).

Thomas Kuhn, un nome che risuona nel mondo accademico, è stato un filosofo e storico della scienza statunitense che ha lasciato un’impronta indelebile nella filosofia e nella storia della scienza. Le sue idee e il suo concetto di “rivoluzione scientifica” hanno contribuito a ridefinire il modo in cui percepiamo la scienza e il suo sviluppo nel corso della storia. Ha gettato le basi per una nuova comprensione della scienza come processo non lineare e ha sfidato il concetto tradizionale di progresso scientifico. Kuhn ha introdotto il concetto di “paradigma scientifico”, sostenendo che la scienza avanza attraverso periodi di normale scienza, in cui si opera all’interno di un paradigma consolidato, e periodi di crisi scientifica, in cui sorgono nuove teorie e idee che mettono in discussione il paradigma esistente.

L’importanza del suo pensiero nella filosofia e nella storia della scienza non può essere sottovalutata. Le sue teorie hanno influenzato non solo la comunità accademica, ma anche la pratica scientifica, aprendo nuove prospettive sulla natura della conoscenza scientifica e sul modo in cui le teorie emergono e si sviluppano nel corso del tempo.

In questo articolo, esploreremo il pensiero di Thomas Kuhn e il modo in cui ha influenzato la psicologia, aprendo nuove prospettive sulla comprensione della scienza e della conoscenza umana.

Breve biografia

Thomas Kuhn (1922-1996) è stato un filosofo e storico della scienza statunitense, noto per la sua influenza nel campo della filosofia della scienza.

Nato a Cincinnati nel 1922, Kuhn ha conseguito la laurea in fisica presso l’Università di Harvard, per poi dedicarsi alla ricerca scientifica durante la Seconda Guerra Mondiale. Successivamente, si è interessato sempre di più alla storia e alla filosofia della scienza, svolgendo la sua tesi di dottorato sull’evoluzione concettuale della termodinamica, presso l’Università di Berkeley. Ha insegnato in diverse università nel corso della sua carriera, tra cui Harvard, Princeton e il Massachusetts Institute of Technology.

Nel 1962, ha pubblicato il suo lavoro più famoso, “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”, che ha rivoluzionato il modo in cui la scienza è compresa e studiata.

Il suo pensiero ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia, la storia e la pratica scientifica, aprendo nuove prospettive sulla natura e lo sviluppo del sapere scientifico, e ha influenzato molti campi, tra cui la sociologia, la storia e la psicologia.

Thomas Kuhn è morto nel 1996.

Il pensiero

Thomas Kuhn ha proposto una nuova visione della scienza. La scienza non progredisce in modo lineare verso la verità, ma attraverso cambiamenti di paradigma. Kuhn ha sottolineato che i paradigmi sono influenzati da fattori sociali, culturali e storici, e non sono neutri o oggettivi. Durante un cambio di paradigma, c’è un periodo di crisi e incertezza, seguito da un nuovo paradigma che sostituisce quello vecchio. Le idee di Kuhn rendono la scienza relativa, poiché suggeriscono che la conoscenza scientifica è modellata dal contesto storico e sociale.

Nel complesso, il pensiero di Kuhn sfida la visione tradizionale della scienza come processo lineare e oggettivo di accumulo di conoscenza.

Il paradigma scientifico

Nel mondo della scienza, il concetto di paradigma riveste un ruolo fondamentale nell’orientare la ricerca e la comprensione del mondo che ci circonda. Il concetto di paradigma scientifico apre nuove prospettive sul modo in cui la conoscenza scientifica si sviluppa nel corso del tempo.

Ma cosa si intende esattamente per paradigma scientifico?

Possiamo pensarlo come un insieme di presupposti, concetti, valori e pratiche che definiscono una disciplina scientifica in un determinato periodo di tempo. È un quadro di riferimento che guida gli scienziati nel pensare e affrontare i problemi, formulando domande di ricerca, conducendo esperimenti e interpretando i risultati. In sostanza, il paradigma scientifico rappresenta una cornice concettuale all’interno della quale si sviluppa la scienza.

I paradigmi non sono statici o immutabili, bensì sono modellati da fattori sociali, culturali e storici che influenzano la pratica scientifica. Essi sostanzialmente stabiliscono le regole del gioco, definendo ciò che costituisce una conoscenza scientifica valida e il modo in cui questa deve essere prodotta. Tuttavia, i paradigmi non sono facilmente modificabili. Richiedono un’accumulazione di prove ed evidenze che mettono in discussione il paradigma esistente e che portano a una crisi.

È proprio durante queste crisi che si apre la strada ai cambiamenti di paradigma. Quando le anomalie o i problemi all’interno del paradigma esistente diventano evidenti e non possono essere spiegati o risolti dal quadro scientifico attuale, si scatena un periodo di crisi e incertezza. È in questa fase che nuove idee, teorie e approcci emergono, offrendo una spiegazione più completa e coerente delle osservazioni raccolte su un dato fenomeno.

L’idea di paradigma di Kuhn offre una nuova lente attraverso cui guardare alla scienza. Esplorare i paradigmi scientifici e le loro evoluzioni nel corso della storia ci aiuta a comprendere meglio il processo scientifico. I paradigmi non sono solo strumenti di lavoro per gli scienziati, ma riflettono le sfide, le scoperte e le trasformazioni che plasmano il nostro percorso verso una comprensione più profonda del mondo che ci circonda.

La Rivoluzione Scientifica

Kuhn ha introdotto il concetto di “rivoluzione scientifica” per descrivere i momenti di cambiamento radicale nella scienza. Secondo la sua teoria, la scienza procede attraverso periodi di normale scienza, in cui i ricercatori operano all’interno di un paradigma esistente, e periodi di crisi scientifica, in cui sorgono anomalie che mettono in discussione il paradigma dominante. Infatti, il concetto di rivoluzione scientifica è strettamente legato al concetto di paradigma e sono proprio i cambiamenti di paradigma che portano alle rivoluzioni scientifiche.

Secondo Kuhn la scienza normale è il periodo della ricerca scientifica in cui gli scienziati lavorano all’interno di un paradigma stabilito o di un quadro teorico, utilizzando metodi e ipotesi accettati per risolvere enigmi e anomalie all’interno del quadro. Questo periodo è caratterizzato da un alto grado di consenso tra gli scienziati. Invece, la crisi scientifica si riferisce a un periodo di ricerca scientifica in cui anomalie e contraddizioni all’interno di un paradigma o quadro teorico stabilito si accumulano al punto che il paradigma non è più in grado di spiegare o prevedere nuovi fenomeni. Ciò porta a una rottura del consenso tra gli scienziati e a un periodo di incertezza e dibattito sulla direzione della ricerca futura. Durante una crisi scientifica, possono emergere nuove teorie e paradigmi per sostituire quelli vecchi, portando appunto alla rivoluzione scientifica.

Le rivoluzioni scientifiche, le crisi e la scienza normale sono parte integrante del processo di progresso scientifico, che ci permette di comprendere come la scienza si sviluppa e si evolve nel corso del tempo.

Un esempio classico di una rivoluzione scientifica è rappresentato dalla teoria eliocentrica di Copernico. Prima della sua proposta, la concezione dominante era quella del modello geocentrico, con la Terra al centro dell’Universo. Tuttavia, Copernico ha avanzato la teoria audace che la Terra ruoti intorno al Sole. Questo cambio di paradigma ha rivoluzionato la nostra comprensione dell’Universo e ha avuto profonde implicazioni per la fisica, l’astronomia e la nostra visione del posto dell’umanità nell’Universo. Un altro esempio è la teoria dell’evoluzione di Darwin. La sua proposta di un processo di selezione naturale che porta al cambiamento e alla diversificazione delle specie ha rappresentato una svolta rivoluzionaria nella biologia. Questa teoria ha messo in discussione le credenze tradizionali sulla creazione e l’origine delle specie, aprendo la strada a una nuova comprensione del mondo vivente.

Le rivoluzioni scientifiche, dunque, cambiano radicalmente la nostra comprensione del mondo, portando a una ridefinizione dei concetti, delle teorie e delle pratiche scientifiche.

Tuttavia, il concetto di rivoluzione scientifica non è privo di critiche e controversie. Alcuni sostengono che il progresso scientifico avvenga in modo graduale e cumulativo, piuttosto che attraverso rivoluzioni. Altri mettono in dubbio la capacità di determinare quando un paradigma cambia effettivamente e come valutare l’effetto di una rivoluzione scientifica sulla pratica scientifica. Nonostante queste critiche, Kuhn ha sostenuto che il progresso scientifico è caratterizzato da periodi di stabilità e periodi di cambiamento radicale.

L’incommensurabilità

Il termine “incommensurabilità” si riferisce all’idea che i paradigmi scientifici o i quadri teorici sono fondamentalmente diversi e non possono essere confrontati o valutati utilizzando un insieme comune di criteri. Questa caratteristica è data dal fatto che questi ultimi sono sistemi concettuali e linguistici che plasmano il modo in cui gli scienziati pensano e comunicano all’interno di una determinata disciplina. Ogni paradigma fornisce un insieme unico di categorie, assunzioni e concetti che guidano la ricerca e l’interpretazione dei fenomeni. Tuttavia, a causa della loro diversità concettuale, i paradigmi non possono essere completamente tradotti o confrontati utilizzando un linguaggio comune. Ciò significa che gli scienziati che lavorano secondo paradigmi diversi potrebbero non essere in grado di comunicare efficacemente tra loro o concordare sulla validità delle rispettive ricerche. L’incommensurabilità può portare a una rottura del consenso e a un periodo di incertezza e dibattito sulla direzione della ricerca futura.

L’incommensurabilità ha importanti implicazioni per la progressione del sapere scientifico, in quanto mette in discussione l’idea che la scienza progredisca in modo cumulativo e lineare, poiché sottolinea la presenza di frammentazioni concettuali tra paradigmi diversi. Tuttavia, questa visione dell’incommensurabilità ha anche suscitato critiche e dibattiti nella comunità scientifica, poiché alcuni studiosi sostengono che, nonostante le differenze concettuali, sia ancora possibile trovare punti di contatto tra paradigmi diversi e promuovere una comunicazione costruttiva.

Nonostante le controversie, il concetto di incommensurabilità evidenzia la complessità del progresso scientifico e il ruolo delle rivoluzioni scientifiche nel ridefinire i confini e i modelli interpretativi. L’incommensurabilità diventa quindi un elemento fondamentale delle rivoluzioni scientifiche, in quanto i nuovi paradigmi emergenti spesso sfidano i vecchi paradigmi esistenti, aprendo la strada a nuove prospettive scientifiche.

L’importanza del contesto storico e culturale

Le idee di Kuhn sui cambiamenti di paradigma e sulle rivoluzioni scientifiche sottolineano il ruolo dei fattori storici e culturali nel plasmare la conoscenza scientifica. Kuhn ha sostenuto che la conoscenza scientifica non è semplicemente l’accumulo di fatti oggettivi, ma è modellata dal contesto storico e culturale in cui viene prodotta.

Nel campo della psicologia ciò implica che le teorie e le pratiche psicologiche sono influenzate da fattori sociali e storici, come norme e valori culturali. Ciò significa che la conoscenza psicologica non è semplicemente oggettiva e universale, ma è modellata dal contesto storico e culturale in cui viene prodotta. Ad esempio, le teorie psicologiche sviluppate nel XIX secolo differiscono da quelle del XXI secolo a causa dei cambiamenti nella nostra comprensione del cervello, dell’evoluzione sociale e delle dinamiche culturali.

Secondo Kuhn, anche i fattori economici possono influenzare la ricerca scientifica, in particolare in settori come la medicina e i prodotti farmaceutici. Ad esempio, lo sviluppo di nuovi farmaci è spesso guidato da incentivi economici, con le aziende farmaceutiche che investono nella ricerca che probabilmente porterà a prodotti redditizi. Ciò può portare a una distorsione nella ricerca scientifica, in cui determinate malattie o condizioni sono sovrarappresentate, mentre altre vengono trascurate.

Nel complesso, le idee di Kuhn sottolineano l’importanza di comprendere il contesto storico e culturale in cui viene prodotta la conoscenza scientifica e suggeriscono che questo contesto svolge un ruolo cruciale nel plasmare la conoscenza scientifica.

Implicazioni pratiche nella Scienza

Il pensiero di Kuhn ha avuto implicazioni pratiche significative nel campo della scienza.

Ha sfidato la visione tradizionale del progresso scientifico come accumulo lineare di conoscenze, sostenendo invece che il progresso avvenga attraverso periodi di scienza normale, in cui gli scienziati lavorano all’interno di un paradigma condiviso, punteggiato da periodi di rivoluzione scientifica, in cui emergono nuovi paradigmi. Ciò ha portato a un maggior apprezzamento della creatività e dell’intuizione nella scoperta scientifica.

Inoltre, Kuhn ha evidenziato il ruolo dei fattori sociali e culturali nella pratica scientifica, sottolineando che i paradigmi scientifici comprendono non solo teorie e metodi, ma anche valori e visioni del mondo condivisi. Questo ha portato a una maggiore consapevolezza dell’influenza di fattori come il finanziamento, la politica e l’ideologia sulla ricerca scientifica.

Kuhn ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione interdisciplinare nel fronteggiare problemi scientifici complessi, evidenziando la connessione tra i diversi paradigmi scientifici.

Infine, il lavoro di Kuhn ha evidenziato i limiti della conoscenza scientifica, sottolineando la sua natura provvisoria e la necessità di cautela e scetticismo nella ricerca scientifica.

Complessivamente, il pensiero di Kuhn ha plasmato la nostra comprensione di come la conoscenza scientifica viene prodotta, convalidata e diffusa, portando a un approccio più consapevole e critico nella ricerca scientifica.

Il contributo alla psicologia

Il pensiero di Kuhn ha avuto implicazioni pratiche significative nel campo della psicologia, influenzando la disciplina in vari modi.

Una delle principali influenze è stata il passaggio dal comportamentismo al cognitivismo. Inizialmente, il comportamentismo dominava la psicologia, focalizzandosi sullo studio del comportamento osservabile e degli stimoli ambientali. Tuttavia, negli anni ’50 e ’60, la psicologia cognitiva emerse come un nuovo paradigma, concentrandosi sullo studio dei processi mentali come la percezione, l’attenzione, la memoria e la risoluzione dei problemi. Questo cambiamento di paradigma ha portato allo sviluppo di nuove tecniche sperimentali e ha avuto un impatto significativo in campi come la psicologia clinica, l’educazione e l’intelligenza artificiale.

Un’altra importante implicazione del pensiero di Kuhn riguarda il riconoscimento del ruolo dei fattori sociali e culturali nella psicologia. Kuhn ha evidenziato che anche i paradigmi psicologici non sono solo composti da teorie e metodi, ma includono anche valori e visioni del mondo condivisi. Ciò ha portato a una maggiore consapevolezza dell’influenza di fattori come la cultura, l’etnia e il genere sulla ricerca e sulla pratica psicologica. È diventato fondamentale considerare il contesto sociale e culturale in cui operano gli individui, affrontando le sfide e le opportunità che derivano da tali fattori.

L’importanza della ricerca interdisciplinare è un’altra implicazione del pensiero di Kuhn nella psicologia. Egli ha sostenuto che i paradigmi in psicologia sono interconnessi e possono influenzarsi reciprocamente. Questo ha portato a un maggiore riconoscimento del valore della collaborazione interdisciplinare, che coinvolge campi come la neuropsicologia, la psicologia sociale e la psicologia clinica. L’approccio interdisciplinare consente una prospettiva più ampia e completa nella comprensione del comportamento umano, aprendo nuove strade di ricerca e favorendo sinergie tra diversi ambiti scientifici.

Infine, il pensiero di Kuhn ha evidenziato i limiti della conoscenza psicologica e l’importanza dell’umiltà nell’indagine psicologica. Egli ha sottolineato che i paradigmi nelle scienze psicologiche sono sempre provvisori e soggetti a revisione. Questa consapevolezza ha portato a una maggiore cautela e scetticismo nella ricerca psicologica, soprattutto in ambiti come la psicoterapia e la psicofarmacologia, dove la complessità delle dinamiche umane richiede una continua riflessione e adattamento.

Complessivamente, il lavoro di Kuhn ha avuto un impatto profondo sulla pratica della psicologia, contribuendo a plasmare la ricerca e la pratica della psicologia, arricchendo la comprensione della complessità del comportamento umano e aprendo nuove prospettive per lo sviluppo della disciplina.

Riassumendo

In sintesi, Thomas Kuhn ha influenzato in modo straordinario la scienza e la psicologia con il suo pensiero rivoluzionario. Le sue idee sulla “rivoluzione scientifica” e il concetto di “paradigma scientifico” hanno ridefinito la nostra comprensione della scienza come processo non lineare e influenzato da fattori sociali e culturali. Le sue teorie hanno aperto nuove prospettive sulla natura della conoscenza scientifica e sul modo in cui le teorie emergono e si sviluppano nel corso del tempo. L’eredità di Kuhn è una chiamata all’esplorazione continua del pensiero scientifico nella ricerca psicologica, per contribuire all’evoluzione del campo e alla scoperta di nuove frontiere.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Devlin, W. J., & Bokulich, A. (Eds.). (2015). Kuhn’s Structure of Scientific Revolutions-50 years on (Vol. 311). Springer.
  • Gattei, S. (2008). Thomas Kuhn’s “Linguistic Turn” and the Legacy of Logical Empiricism: Incommensurability, Rationality and the Search for Truth. Ashgate Publishing, Ltd.
  • Giri, L., Melogno, P., & Miguel, H. (Eds.). (2023). Perspectives on Kuhn: Contemporary Approaches to the Philosophy of Thomas Kuhn (Vol. 84). Springer Nature.
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