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Ricordo di Reuben Baron, lo statistico degli psicologi

Il 25 giugno ci ha lasciati Reuben Baron, professore emerito alla Università del Connecticut e coautore dell'articolo più citato nella storia della psicologia

Di Giovanni Maria Ruggiero

Pubblicato il 04 Lug. 2023

Reuben Baron, professore emerito alla Università del Connecticut, è morto domenica 25 giugno dopo una lotta con l’Alzheimer. Aveva 86 anni.

 

C’è stato un momento, durato fino a poco meno di dieci anni fa, in cui molti psicologi e psichiatri si sono dilettati di un po’ di statistica for dummies nelle loro ricerche empiriche, salvo poi giustamente ricorrere alle competenze di un vero esperto quando il gioco iniziava a farsi duro.

In questa statistica ancora accessibile ai profani Reuben Baron, il coautore dell’articolo più citato nella storia della psicologia “The moderator–mediator variable distinction in social psychological research” ha giocato un ruolo importante. Lo pubblicò nel 1986 insieme a David Kenny (Baron & Kenny, 1986). Il lavoro mostrava come indagare, misurare e dimostrare relazioni tra variabili psicologiche che andassero oltre la semplice correlazione, relazioni denominate “mediazione” e “moderazione” e che, in qualche modo, alludevano a una sorta di causalità anche se poi non potevano assicurarla.

Però ci si accontentava: la “mediazione” e la “moderazione” di Kenny e Baron comunque permetteva di andare oltre una semplice convergenza tra dati che poteva essere casuale e priva di senso e inoltre lo permetteva con una certa semplicità che concedeva anche al non iniziato in statistica di calcolarle, anche se presumibilmente poco rispettando tutti i criteri di rigorosità che richiedevano quelle analisi. Poco male: a mettere tutto a posto ci pensava poi lo statistico in un secondo momento. L’importante per noi tutti non statistici era non essere costretti a consultarlo subito, lo statistico, figura notoriamente ieratica e restia a risposte chiare mentre il ricercatore non statistico è più in attesa di verdetti semplici: “Sia invece il vostro parlare: ‘Sì, sì’, ‘No, no’; il di più viene dal Maligno”

Da allora quel lavoro è stato citato in media circa tremila volte all’anno ed è diventato l’articolo più citato nella storia della psicologia. La tendenza positiva continua ancora oggi, sebbene da un po’ il livello di complessità dei calcoli statistici sia andato oltre il calcolo di Baron e Kenny, e probabilmente è stato un bene: effettivamente la semplicità della formula di Baron e Kenny a volte è stata usata semplicisticamente come una sorta di prova galileiana definitiva invece che di una stima tendenziale (Zhao, Lynch & Chen, 2010).

Purtroppo, Reuben Baron, professore emerito alla Università del Connecticut, è morto domenica 25 giugno dopo una lotta con l’Alzheimer. Aveva 86 anni. Dai necrologi apprendiamo che Baron, oltre a incrementare il rigore statistico nello stabilire relazioni di causa ed effetto in psicologia dimostrando il motivo per cui, ad esempio, l’esercizio migliora il benessere mentale o lo stato socioeconomico influisce sulla capacità di lettura, aveva anche altri interessi di tipo sociale e spirituale, oltre ad essere particolarmente attento nell’aiutare i suoi tesisti a laurearsi.

Quest’ultimo tratto sembra in linea con il contributo di Baron, che ha aiutato un po’ tutti gli psicologi a condurre le loro ricerche empiriche malgrado i loro limiti in statistica.

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Giovanni Maria Ruggiero
Giovanni Maria Ruggiero

Direttore responsabile di State of Mind, Professore di Psicologia Culturale e Psicoterapia presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna, Direttore Ricerca Gruppo Studi Cognitivi

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Baron, R. M., & Kenny, D. A. (1986). The moderator–mediator variable distinction in social psychological research: Conceptual, strategic, and statistical considerations. Journal of Personality and Social Psychology, 51(6), 1173–1182.
  • Zhao, X., Lynch, J. G. & Chen, Q. (2010). Reconsidering Baron and Kenny: Myths and Truths about Mediation Analysis The Journal of Consumer Research, 37, 197-206.
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