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Psicofarmacologia come superpotere a Gotham City: l’esperto della salute mentale come cattivo in “Batman”

Si analizzano i personaggi di Batman e le loro dinamiche, riflettendo sugli effeti del presentare negativamente la figura dell'esperto della salute mentale

Di Giovanni Carlo Bruni

Pubblicato il 14 Ott. 2022

Lo psichiatra e lo psicologo, essendo conoscitori della mente e dei suoi meccanismi, possono essere dei cattivi molto interessanti e, nell’universo di Gotham City, diventano i principali avversari che Batman si trova ad affrontare.

 

Batman e Gotham City

 Batman, personaggio dei fumetti ideato da Bob Kane e Bill Finger e caposaldo della letteratura illustrata supereroistica statunitense, ha una delle gallerie di nemici più interessanti del panorama fumettistico mondiale. Fra questi si trovano degli psicologi e degli psichiatri che, per vari motivi, sono passati dalla parte del crimine e si trovano ad essere avversari del crociato incappucciato.

In questo articolo si analizzano questi personaggi e le loro dinamiche, utili non solo per delineare meglio il loro ruolo nel mondo del detective mascherato, ma anche per contestualizzare come viene raffigurata la figura dell’esperto della salute mentale nelle vicende che li vedono protagonisti.

Batman è uno dei personaggi più famosi del pantheon supereroistico della casa editrice americana DC ed uno dei personaggi chiave della letteratura illustrata.

Il Cavaliere Oscuro, sin dalla sua prima comparsa sul giornale “Detective Comics”, ha intrattenuto generazioni di lettori, attratti dalle avventure dove Bruce Wayne, per la società di Gotham City un milionario playboy sempre presente sui tabloid, difende la Giustizia da antagonisti appariscenti e pericolosi nella veste di vigilante mascherato.

Le avventure del detective mascherato, a volte accompagnato da personaggi come le varie incarnazioni di Robin, sono particolarmente amate per l’atmosfera cupa e tenebrosa delle sue storie, all’origine più vicine all’impostazione delle storie poliziesche che supereroistiche (Clapham, 2019).

Questa tipologia di atmosfera, a parte la parentesi per tutta la famiglia dettata dal periodo della “Comics Code” (Sergi, 2012), un organo di autocensura che l’industria si è costretta ad attuare in risposta alla paranoia nei confronti del fumetto in America negli anni quaranta, soprattutto grazie allo studio controverso, poi squalificato scientificamente, dello psichiatra Fredric Wertham (Tilley, 2012), è retta grazie anche alla galleria degli avversari che Batman affronta nelle sue storie.

Di fatto, i nemici di Batman, oltre che per i loro eventuali superpoteri e per il concetto tematico che li caratterizza, sono un elemento psicologico fondamentale per le storie di questo supereroe: di fatto, questi, attraverso il loro rapporto con l’alias di Bruce Wayne creano un mezzo per profilare e studiare la sua psiche (Amerongen-Kruisselbrink, 2020), soprattutto i suoi lati più oscuri e direttamente indicabili come disturbi mentali (Hawley, 2006; Riordan, 2018).

Gli avversari di Batman

Come accade spesso nei fumetti, alcuni dei cattivi del mondo narrativo di Gotham City arrivano direttamente dal campo della salute mentale: così Batman affronta anche personaggi che sono esperti professionisti del mondo psicologico e che, per uno o più motivi, si ritrovano ad affrontare il vigilante.

Un personaggio che risalta subito nella galleria è lo Spaventapasseri: Jonathan Crane è un professore di psicologia che, a causa di bullismo subito quando era ragazzo per il suo fisico minuto e sparuto, si interessa ai meccanismi neurocerebrali legati alla paura e sviluppa una tossina che induce un’esperienza allucinante traumatica nel soggetto, portandolo ad avere visioni distorte incentrate su ciò che lo spaventano maggiormente.

Essendosi spinto oltre i confini etici nella vita personale e professionale, Crane abbandona la carriera accademica e si muove nell’ambiente criminale, scontrandosi spesso con il Cavaliere Oscuro (Previewsworld, 2021). Lo Spaventapasseri è un personaggio molto noto nel mondo fumettistico, poiché con i suoi mezzi neurofarmacologici e il suo tema di fondo legato alla paura permette al lettore di entrare nei lati più intimi e più vulnerabili di Batman (Tregonning, 2018).

 Un altro personaggio del mondo di Batman legato al mondo della psicologia è Hugo Strage: uno dei primi nemici che l’uomo pipistrello abbia mai avuto, il dottor Strange è un medico esperto di vari campi, fra i quali la psichiatria e la psicofarmacologia, che ha una ossessione per l’uomo pipistrello. Anticipando lo Spaventapasseri nell’uso di una tossina cha causa paura, il Dottor Strange affronta Batman con l’ossessione per la sua identità, diventando poi uno dei pochi cattivi a scoprirla e, per un periodo, essere il Detective Incappucciato al posto di Bruce Wayne.

Infine, un terzo personaggio e forse il più noto al pubblico generale è Harley Quinn. Apparsa per la prima volta nella serie animata dedicata a Batman della Warner Bros., Harley Quinzell è una psichiatra che svolge l’attività nel manicomio criminale di Arkham, l’istituto dove la maggior parte degli avversari di Batman sono rinchiusi. Qui, la dottoressa Quinzell subisce il fascino malvagio di Joker, il nemico principale del detective mascherato, venendo così manipolata, corrotta e condotta ad avere con lui un rapporto disfunzionale (Reynaud, 2021). Il personaggio è poi diventato uno dei più popolari dell’universo DC, tanto da assumere poi il ruolo di antieroe, abbandonando il Joker ed entrando nella squadra di black-ops denominata Suicide Squad, assumendo un ruolo di rilievo nelle trame DC (Ito, 2016).

La visione negativa dell’esperto della salute mentale

Avendo parlato di questi avversari di Batman, si percepisce subito l’utilizzo narrativo dell’esperto della salute mentale come nemico, assai presente nella narrativa generale (Ahmed, 2020). Di fatto, lo psichiatra e lo psicologo, essendo conoscitori della mente e dei suoi meccanismi, possono essere dei cattivi molto interessanti, usando strategie e tecniche che possono mettere a dura prova l’eroe, permettendo inoltre di vedere quanto sia salda la sua salute mentale e di scoprire meglio la sua vita interiore ed i suoi lati più nascosti e personali (Hopson, 2014).

Questa parte della galleria di Batman permette non solo di capire quanto la figura del Medico della Mente attragga come cattivo, ma anche di arrivare al problema di questa scelta narrativa: il poter influenzare negativamente la reputazione della salute mentale attraverso i mass media. Infatti, sebbene la cura del benessere mentale è oramai una parte salda della società e del mondo della salute, per questioni culturali e stereotipiche in alcune aree della società umana essa è vista con sospetto, aspetto che, unito al fatto che nei media narrativi si utilizzi la figura dello psichiatra e dello psicologo senza aver interesse di divulgarne in maniera realistica l’attività, porta a confusione sull’operato della scienza della salute mentale e spesso ad averne una visione approssimativa e deviata (Ginn, 2015).

Allo stesso modo, per aiutare a divulgare meglio e dare una luce maggiormente positiva al mondo del benessere mentale, si stanno verificando casi opposti, ovvero l’utilizzo del media fumetto ed animato per spiegare meglio la salute psicologica e nel confine della narrativa di dare una visione non negativa dello psicologo e dello psichiatra.

Casi di ciò si possono trovare nella narrativa multimediale giapponese, in opere come “Comic Psychosomatic Medicine” (Sherman, 2014) e la “Psychiatrist Irabu series”.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Clapham, M. “Batman: the Detective”. Hero Collector, 2019;
  • Dergi, J.  “Tales from the Code: How Much Did Things Change After the Enactment of the Comics Code of 1954?”. CBLDF, 2012;
  • Tilley, C. L. (2012). Seducing the innocent: Fredric Wertham and the falsifications that helped condemn comics. Information & Culture, 47(4), 383-413.;
  • Amerongen-Kruisselbrink, L. V. (2020). The Psychological Complexity of Batman, the Joker and their Relationship in the Dark Age of Comics (Master's thesis, University of Agder).;
  • Hawley, S. (2016). Depictions of mental illness in Batman comic books. University of Hartford.;
  • Riordan, C. C. (2018). The Evil Mad: Villainous Neurosis in Batman.;
  • Previewsworld, Throwback Thursday: 80 Years of Scarecrow’s Toxic Fear. 2021;
  • TREGONNING, J. (2018). “What Did I Do?”: Doubling Fear in Batman: Arkham Asylum. ASHLEIGH PROSSER, 27.;
  • Reynaud, F. Harley Quinn: 8 fun facts about the antihero. Vogue, 2021;
  • Ito, R. Harley Quinn, Just the Nice, Fun-Loving Psycho Next Door. The New York Times, 2016;
  • Ahmed, K. Why Are Psychiatrists Always the Villains? Psychiatry Times, 2020;
  • Hopson J. The demonisation of psychiatrists in fiction (and why real psychiatrists might want to do something about it). Psychiatr Bull (2014). 2014 Aug;38(4):175-9. doi: 10.1192/pb.bp.113.045633. PMID: 25237540; PMCID: PMC4115420.;
  • Ginn, S. (2015). Screening psychiatrists: the good, the bad, and the dippy. The Lancet Psychiatry, 2(1), 25-26.;
  • Sherman, J. Comical Psychosomatic Medicine Manga Gets Anime. Anime News Network, 2014.
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