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La predittività delle decisioni (2022) di G. Pasceri – Recensione

Nella sua opera “La predittività delle decisioni” l’autore mostra come l’Intelligenza Artificiale stia facendo capolino nella sfera delle scienze giuridiche

Di Riccardo Pandini

Pubblicato il 13 Lug. 2022

Il volume “La predittività delle decisioni” è suddiviso in tre parti: Principi generali sull’Intelligenza Artificiale e sui sistemi predittivi, Norma e giudizio, L’utilizzo di sistemi predittivi nella pratica giuridica.

 

Quando l’informatica incontra la giurisprudenza, il contesto diventa di non facile comprensione. La nube di curiosità necessita di una chiarificazione ampia che sia in grado di ripercorrere il contesto storico, lo stato attuale e le prospettive future. Questo è il pregio del libro dell’avvocato Giovanni Pasceri.

Il futuro sembra quasi sempre qualcosa di innovativo e rivoluzionario, ma anche molto distante. A volte, invece, sembra che sia già qui, che sia oggi: il contesto attuale è troppo frenetico e ci ha tolto tanti punti di riferimento. Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, globale, che muta a una grande velocità, andando a modificare confini netti e definiti. Tutto ciò ha portato a un naturale cambiamento, nato in risposta a esigenze concrete dell’uomo e dei suoi nuovi bisogni. Questo concetto viene spiegato dall’avvocato Pasceri in maniera molto dettagliata e puntuale nella sua opera tripartita “La predittività delle decisioni”. L’autore mostra come l’Intelligenza Artificiale stia facendo capolino nella sfera delle scienze giuridiche per colmare queste necessità.

La prima parte si intitola “Principi generali sull’Intelligenza Artificiale e sui sistemi predittivi”. Ponendo le basi sugli albori del concetto di Intelligenza Artificiale, viene analizzato come opera e “ragiona” la figura dell’agente intelligente. Questi capitoli permettono di cogliere tutte le sfumature della tematica in ottica giurisprudenziale, dove viene anche introdotto il concetto chiave di predittività.

La seconda parte, “Norma e giudizio”, è fondamentale per la comprensione del manuale. In questa si spiegano, infatti, i limiti e le difficoltà che l’Intelligenza Artificiale sta affrontando nell’interpretare i fatti concreti, evidenziando come sia impossibile semplificare l’aspetto argomentativo della giurisprudenza in un semplice sillogismo. Conciliare le scienze giuridiche, fondate sulle interpretazioni della norma, e le razionali scienze matematiche è complesso, ma la linea dettata per il futuro sembra quella di “avvicinarle” sempre più per poter sfruttare i benefici tecnologici.

Infine, la terza parte è denominata “L’utilizzo di sistemi predittivi nella pratica giuridica”. In essa si racconta l’uso dei sistemi predittivi applicati alle scienze giuridiche, partendo dagli Stati Uniti per poi concentrarsi sull’Europa e l’Italia. Ciò permette di confrontare sistemi differenti, quali quelli fondati sulla common law e quelli sulla civil law, mostrando come le discordanze siano spiegate da motivi storici e culturali. Questa risulta essere la sfida della giurisprudenza, il doversi occupare di variegate tematiche, alcune delle quali molto distanti dai quesiti ordinari della disciplina, richiedendo così una preparazione olistica e continua.

Ho apprezzato la struttura del libro che, introducendo una forte analisi dell’evoluzione storica dei concetti con richiami puntuali ed esemplificativi, permette a un lettore inesperto di contestualizzare e comprendere gli argomenti. L’autore, inoltre, evidenzia in modo imparziale i limiti e le contraddizioni dell’Intelligenza Artificiale, stimolando la curiosità del lettore. Alla luce delle mie lacune tecniche sull’argomento, una parte che ha colto particolarmente la mia attenzione è stata l’analisi della personalità giuridica robotica. In questa si approfondiscono problematiche connesse all’autonomia del robot, intesa come abilità di prendere delle decisioni, e alla soggettività dell’Intelligenza Artificiale.

Tante sono le conclusioni che si traggono da questa lettura, alcune essenziali per i professionisti del settore altre per tutti i curiosi come me che possono prendere spunti preziosi sull’avvenire. L’Europa sta indicando la strada da intraprendere, consapevole degli attuali limiti e delle difficoltà che si riscontreranno. A noi non resta che goderci questo libro per avere chiaro il contesto e capire se il domani è già qui. O forse no.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Pasceri, G. (2022). La predittività delle decisioni. Giuffrè.
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