Il 3 Marzo 2022 nasce un Podcast di Psicologia e Psicoterapia, denominato Scienza dell’Esperienza, orientato alla discussione scientifica circa tematiche di interesse trasversale alla psicologa, psicoterapia e medicina a partire da una prospettiva fenomenologica post-razionalista.
Questa iniziativa mira soprattutto a sensibilizzare un vasto pubblico al complesso intreccio tra mente e corpo, in un rimando di legami tra segni, sintomi ed emozioni. Il podcast, accessibile tramite piattaforme come Spotify, è erogato dal canale Radio 32 e ideato dal dottor Edgardo Reali, in collaborazione con altri psicologi e psicoterapeuti.
L’obiettivo del podcast Scienza dell’Esperienza è quello di creare uno spazio di approfondimento, che raccoglie temi derivanti dalla psicologia e dalla medicina, con l’intento di promuovere un ruolo attivo e consapevole della cura di sé. Ma, soprattutto, il podcast ha la funzione di fornire, ad un pubblico vasto, le informazioni per la sensibilizzazione del legame tra segni, sintomi ed emozioni, ovvero il legame, spesso, ignorato tra mente e corpo.
La cornice di tutto il podcast è mostrare l’importanza del coinvolgimento del paziente nel percorso di cura e l’importanza dell’intervento psicoterapeutico, con focalizzazione sull’approccio fenomenologico post- razionalista, che si concentra, come spiegato nel titolo stesso del podcast, sull’esperienza unica ed emotivamente situata (Arciero, Bondolfi, Mazzola, 2019) del paziente.
Invero, durante la psicoterapia, l’esperienza, nella sua unicità, è riportata dal paziente, attraverso la narrazione, ovvero la traccia che la persona ha per accedere a sé; “là dove questa traccia non riesce ad essere colta ed accolta, il contesto (il mondo) è in ombra e continua a lavorare alle spalle del soggetto che ne subisce i movimenti non potendo interagire da uomo libero (libertà che per natura gli apparterrebbe)” (Marchese, 2021). Il significato dell’esperienza perde, quindi, la sua connotazione psichica per essere direttamente riferito all’esperienza vissuta. L’intenzionalità diventa struttura del significato ed è dalla continua coordinazione tra sé, l’altro e il mondo che emergono gli stati d’essere che segnalano dove si è e dov’è l’altro. Il senso emerge nell’incontro stesso con le cose del mondo (Conti e Arciero, 2021). L’esperienza di sé che si dà, che esiste, che c’è già prima ancora di averne contezza, in quanto a livello preriflessivo (Arciero, 2009), dice che il senso è già contenuto nell’esperienza. Il sé esperienziale, quindi, corrisponde all’essere sé già fin da sempre presso un altro/mondo e, nella dialettica della temporalità, è situato tra l’accadere sempre e comunque di nuovo e il ritrovarsi come il medesimo (Arciero e Bondolfi, 2010).
In questa continua apertura dell’esperienza, il sintomo, come il dolore cronico legato all’emicrania trattato dalla dott.ssa Claudia Ianni nel primo intervento del podcast, può chiudere il paziente in una circolarità che è tipica della cronicità e fa perdere le tracce di senso dell’esperienza in cui è immerso. In questo caso l’intervento dello psicoterapeuta diventa fondamentale al fine di iniziare a decostruire e ricostruire il significato del sintomo e cogliere i contesti in cui si manifesta. Il ruolo dello psicoterapeuta, infatti, è quello di comprendere la complessità della variabilità, non solo fisiologica ma soprattutto emotiva, partendo dall’unicità e dalla centralità del paziente.