Tra le caratteristiche maggiormente considerate quando si parla di alleanza terapeutica ci sono lo stile di attaccamento del terapeuta e la sua regolazione emotiva. Sono entrambi ugualmente implicati?
Efficacia della terapia e alleanza terapeutica
Fino agli anni ‘80, la ricerca psicologica si è concentrata principalmente sullo studio dei risultati ottenuti grazie alle terapie: in questo decennio sono state svolte numerose ricerche per indagare i processi terapeutici e gli strumenti utilizzati in vista di un cambiamento utile a migliorare il benessere delle persone che chiedono aiuto (Krause & Altimir, 2016; come citato in Ruiz-Aranda et al., 2021). Dato che il contributo del terapeuta è la chiave per comprendere l’esito di un potenziale percorso psicologico, Gimeno (2021) ha analizzato i fattori che determinano la competenza del terapeuta, identificando l’alleanza di lavoro – definita come la combinazione di accordo sugli obiettivi e come raggiungerli, nonché il legame personale tra paziente e terapeuta (Bordin, 1979; Ruiz-Aranda et al., 2021, p. 2) – come un grande contributo al successo di tutti i modelli teorici (Norcross e Lambert, 2018).Alleanza terapeutica e stile di attaccamento
Fluckiger e colleghi (2018) hanno svolto una metanalisi indicante come l’alleanza terapeutica spieghi l’8% della varianza negli esiti della psicoterapia. Molte ricerche in letteratura suggeriscono come i terapeuti formino forti alleanze di lavoro con i loro clienti in base allo stile di attaccamento (Sauer et al., 2003; Black et al., 2010; Levy & Johnson, 2019, come citati in Ruiz-Aranda et al., 2021); in tal senso la relazione terapeutica viene vista come una relazione di attaccamento: il terapeuta funge da posto sicuro dove i clienti possono riflettere e rielaborare le esperienze e i ricordi dolorosi (Ruiz-Aranda et al., 2021). Dato che alcune ricerche suggeriscono come lo stile di attaccamento e le capacità di lavoro tra terapeuta e paziente siano correlate (Hamarta et al., 2009), si ipotizza che i terapeuti con un attaccamento sicuro abbiano maggiori probabilità di formare un tipo di alleanza terapeutica positiva (Romano et al., 2008, come citato in Ruiz-Aranda et al., 2021), mentre i terapisti con uno stile insicuro tendano ad avere più difficoltà a gestire l’ansia nelle loro interazioni con gli altri (Ruiz-Aranda et al., 2021). Secondo questa prospettiva, la capacità di accettare e gestire le emozioni aiuta la comunicazione interpersonale e la risoluzione di potenziali conflitti, tutti fattori che contribuiscono allo sviluppo di una solida alleanza terapeutica (Cann et al., 2008).
Alleanza terapeutica e regolazione emotiva
Un’altra caratteristica funzionale per stabilire una buona alleanza da parte del terapeuta è la regolazione emotiva: nello specifico vari studi indicano come una buona osservazione delle proprie competenze e delle proprie abilità in termini di regolazione emotiva sia utile per stabilire un’alleanza positiva (Corbella & Botella, 2003).
Ruiz-Aranda e colleghi (2021) hanno svolto una ricerca per comprendere se la regolazione emotiva moderi una potenziale correlazione tra l’attaccamento del terapeuta e l’alleanza terapeutica. Il campione è composto da 63 psicoterapeuti (6 uomini e 57 donne) dai 27 ai 69 anni, con almeno 5 anni di pratica nei seguenti approcci: cognitivo comportamentale (49.2% del campione totale), umanistici (14.3%), psicodinamici (1.59%), sistemici (11.1%) e altri (23.8%). Sono stati completati dei questionari sociodemografici e tre scale cliniche: l’Attachment Evaluation Questionnaire in Adults (CaMir; Balluerka et al., 2011), la Difficulties in Emotion Regulation Scale (DERS; Gratz & Roemer, 2004; Hervas & Jodar, 2008) e la Spanish Adaptation of the Working Alliance Inventory (Andrade-Gonzales & Fernandez-Liria, 2016).I dati, in sintesi indicano che nonostante vi sia una correlazione positiva tra la difficoltà della regolazione emotiva e l’alleanza terapeutica, gli stili di attaccamento non influenzerebbero in modo significativo la capacità del terapeuta di stabilire un adeguato legame con il paziente, bensì gli stili di attaccamento dei terapeuti sono interagenti con le loro capacità di regolazione emotiva (Ruiz-Aranda et al., 2021). Tale studio apporta un contributo utile per avere una maggiore comprensione delle caratteristiche che i terapeuti possono implementare per ottimizzare i risultati della terapia (Norcross e Lambert, 2018, Gimeno, 2021, come citati in Ruiz-Aranda et al., 2021).