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Escluso dalla manovra il Bonus Psicologo: il disagio psichico resta invisibile, anche dopo due anni di pandemia

Salta in manovra il Bonus Psicologo: nonostante gli anni di pandemia che ci hanno messo a dura prova, il disagio psichico resta invisibile alle istituzioni

Di Redazione

Pubblicato il 12 Gen. 2022

Aggiornato il 17 Feb. 2022 15:20

Risale a pochi giorni fa la notizia dell’esclusione dalla manovra economica del Bonus Psicologo. Nessun aiuto dunque, come inizialmente previsto, per tutte quelle persone interessate a iniziare un percorso di sostegno psicologico e/o psicoterapico ma impossibilitate a farlo per motivi economici.

 

Salta il Bonus Psicologo

  È saltato in manovra l’emendamento bipartisan che prevedeva il Bonus Psicologo, pensato per istituire un fondo che agevolasse l’accesso ai servizi psicologici. La cifra pensata per il bonus ammontava a 50 milioni di euro, soldi che sarebbero stati stanziati, dopo due anni di pandemia in cui non molto è stato fatto per la tutela della salute mentale, per rispondere finalmente ai problemi psicologici dei cittadini. La notizia ha destato, come prevedibile, un evidente sconcerto.

Cosa prevedeva il Bonus Psicologo

L’idea alla base del Bonus Psicologo era quella di creare dei voucher utilizzabili per pagare la prestazione professionale. L’emendamento bipartisan, avanzato dalle senatrici Elisa Pirro (M5s), Anna Maria Parente (Italia Viva), Paola Boldrini (Pd), Loredana De Petris (Leu), Raffaella Marin (Lega) e Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia), avrebbe risposto al disagio psicologico dei cittadini non sostituendosi al Servizio Sanitario Nazionale ma, anzi, affiancandosi ad esso, alleggerendo allo stesso tempi il carico di lavoro dei 5000 psicologi che lavorano nel pubblico e che, ad oggi, non riescono a rispondere pienamente alle richieste di aiuto di chi ha bisogno (Cangemi, 2021).

Al tempo stesso, l’emendamento sarebbe andato incontro alle necessità di chi non può permettersi i costi di una terapia privata. La cifra totale, come anticipato, sarebbe stata di 50 milioni di euro ripartiti in due fondi:

  • 15 milioni di euro per un bonus avviamento psicologico: tale bonus prevedeva l’erogazione di un contributo di 150 euro a persona, senza alcun limite di reddito, rivolto a cittadini maggiorenni residenti in Italia, anche in assenza di una diagnosi di disturbo mentale, che non abbiano avuto accesso ad altre agevolazioni in materia di salute mentale.
  • 35 milioni per un bonus sostegno. Questo bonus sarebbe stato invece vincolato all’ISEE: fino a 1600 euro di contributi per chi ha ISEE inferiore a 15mila euro; fino a 800 euro con ISEE tra 15mila e 50mila; fino a 400 euro per i cittadini con ISEE tra i 50mila e i 90mila.

Bonus Psicologo: le parole del Presidente D. Lazzari

David Lazzari, presidente del CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi), in un articolo pubblicato sull’Huffington Post (Lazzari, 2022), commenta quanto accaduto:

Oggi la domanda di Psicologia e Psicoterapia è molto aumentata, una indagine sulla nostra Comunità professionale ci dice almeno del 40% (Ist. Piepoli per CNOP ott. 2021). Ma è un dato frenato dalla barriera socioeconomica che esiste tra un bisogno sempre più diffuso e sentito e una risposta quasi solo privata. La stessa ricerca ha documentato che un 48,5% di persone che, pur avendo cercato aiuto, non hanno potuto iniziare un trattamento o hanno dovuto interrompere quasi subito per motivi economici.

Il Prof. Lazzari continua poi con una riflessione sull’importanza di creare una rete di accesso ai servizi della salute mentale che sia più capillare e rivolta a tutti:

La professione è ricercata ma siamo costretti a lavorare solo nel privato e a dire una marea di no nel pubblico, dove siamo pochissimi (…) Mentre dovremmo essere presenti negli studi dei medici e pediatri di famiglia, nei servizi di prossimità comunque si chiamino (distretti, consultori, case di comunità, ecc.). Per intercettare il malessere, i disturbi insorgenti, tutte le forme che si giovano più della psicologia che dei farmaci, e impedire che si aggravino. E dovremmo essere negli ospedali, dove i ricoverati spesso vivono situazioni traumatiche, ed hanno bisogno di attenzione e sostegno come persone e non solo come corpi.

La riflessione si estende poi sull’invisibilità del tema della salute psicologica nel mondo politico e istituzionale, nuovamente confermata, per l’appunto, dalla bocciatura dell’emendamento del Bonus Psicologo:

Noi viviamo immersi in un mondo di relazioni, delle quali solo in piccola parte siamo consapevoli, e la vita, la salute e la psiche sono degli “hub”, cioè degli snodi fondamentali nelle reti che legano le parti di noi, ci legano agli altri e tutti all’ambiente. Se non capiamo l’importanza di queste dimensioni così reali e presenti che però non si pesano con la bilancia, non si toccano con la mano e non si misurano con il metro, affronteremo il presente e il futuro senza la consapevolezza che serve, senza la cultura di cui abbiamo bisogno. E la tecnologia o l’economia da sole non basteranno, anzi faranno danni (…) Alla luce di tutto questo, 50 milioni per il bonus psicologico, sono un piccolo investimento ma un grande segnale: abbiamo capito l’importanza, siamo con voi, faremo la nostra parte.

Pandemia e salute mentale

  Su State of Mind abbiamo dedicato un’intera sezione agli effetti del Covid-19 sulla salute mentale, ben consapevoli di quanto la situazione pandemica nella quale tuttora vivamo, abbia stravolto i nostri vissuti, i nostri comportamenti, le nostre relazioni e le nostre vite. Sarebbe impossibile riportare tutte le ricerche da noi pubblicate nel corso di questi ultimi due anni, ma di certo sappiamo quanto possa essere importante in questo momento, per tante persone, poter iniziare un percorso di sostegno psicologico o psicoterapico.

Basti pensare a chi ha subito un lutto; a chi è stato costretto ad allontanarsi dai propri cari; a chi ha contratto la malattia e ad oggi ha ancora paura ad uscire e incontrare gente; ai genitori che non riescono a gestirsi tra lavoro e figli; ai figli spesso lasciati in balia di DAD e smartphone e a chi, non sapendo gestire ansia e paura, preferisce agire con rabbia, diventare ostile, rimandare il vaccino e/o non rispettare quelle misure ritenute esagerate.

La domanda di psicologi e psicoterapeuti, come ricordato da D. Lazzari, stando a una indagine condotta dal CNOP, risulta aumentata di almeno il 40% (Ist. Piepoli per CNOP ott. 2021). La stessa ricerca ha documentato che un 48,5% di persone che, pur avendo cercato aiuto, non hanno potuto iniziare un trattamento o hanno dovuto interrompere quasi subito per motivi economici (PSY, 2021).

Come è stato possibile che, in quadro quale quello presentato, la salute mentale sia stata messa ancora una volta da parte? Il bonus psicologico, come afferma lo stesso presidente del CNOP, sarebbe stato un piccolo investimento, ma avrebbe rappresentato comunque un segnale di interesse nei confronti del disagio psichico, che viene invece messo a tacere, restando appannaggio solo di chi ha le risorse economiche per prendersene cura.

Una petizione per il Bonus Psicologo

Nei giorni scorsi è stata lanciata, dal giornalista Francesco Mesano (TG1), una petizione su Change.org nella quale si legge: “Chiediamo al governo di prendere davvero in considerazione questa proposta e di inserirla nel primo provvedimento utile per andare incontro a un’esigenza immediata e pressante. Oltre a realizzare un investimento vero e sensato sul capitale umano e sul benessere personale e in comunità delle persone”.

La petizione, nel giro di poco tempo, ha superato già le 200mila firme, segnale di quanto, nonostante sia stato messo nuovamente a tacere, il bisogno di prendersi cura del disagio psicologico sia comunque ampiamente sentito.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Lazzari, D. (2022). La psiche non si vede e non si tocca, perciò niente “bonus”. Huffington Post. Consultato qui il giorno 11 Gennaio 2022
  • Cangemi, A. (2021) Manovra, salta bonus psicologo: nessun aiuto a chi sta male per la pandemia e non può pagare le cure. Fanpage.it - Consultato qui il giorno 11 Gennaio 2022
  • PSY (2021). Psicologi, richieste aumentate del 40% ma una persona su tre non ha i soldi per la terapia. - Consultato qui il giorno 11 Gennaio 2022
  • Redazione (2022). Bonus psicologo, quasi 200mila firme per la petizione che chiede al governo di reintrodurlo: “27,5% dei pazienti non ha potuto iniziare il percorso per ragioni economiche”. Il Fatto Quotidiano. Consultato qui il giorno 11 Gennaio 2022
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