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Narcisista violento? Superamento della credenza comune su Narcisismo e violenza nella coppia

Il Narcisismo non correla di per sé con gli agiti violenti verso il partner, ma responsabile di tali violenze sembra essere solo il tratto della Psicopatia

Di Fabio Delicato

Pubblicato il 16 Dic. 2021

Il Narcisismo gioca davvero un ruolo nelle violenze all’interno della coppia? 

 

Negli ultimi anni abbiamo visto proliferare sui media e new media servizi, articoli, racconti e quant’altro che descrivono vicende in cui un soggetto, spesso di sesso maschile, ha attuato un comportamento violento o aggressivo nei confronti del partner, definendolo Narcisista/Narcisista perverso/Narcisista malevolo et simila.

Si è diffusa quindi nel sentire comune l’associazione mentale Narcisista = Soggetto aggressivo e pericoloso in particolare nelle relazioni di coppia.

Orbene tale associazione è assolutamente troppo semplicistica, e soprattutto non adeguatamente supportata da dati scientifici, che invero delineano una realtà ben più complessa, dove sì, il Tratto Narcisistico può avere un ruolo, ma è davvero il responsabile di tali violenze?

Per meglio inquadrare il discorso, si ritiene doveroso fare alcune premesse precisando meglio il tema di cui si parla.

Disturbo narcisistico di personalità e tratti di personalità

Innanzitutto occorre diversificare la Patologia denominata Disturbo Narcisistico di Personalità, quindi diagnosticabile secondo il Diagnostic and statisticmanual of mental disorder – DSM 5 (American PsychiatricAssociation, 2013), dal Tratto Narcisistico di Personalità non per forza patologico. Cercando di semplificare la spiegazione, possiamo sostenere come, secondo la teoria dei Tratti (Allport, 1936, Eysenk, 1990, Cattell,1970, ed altri), e prescindendo in questa sede dai diversi approcci dei molti autori a riguardo, ogni essere umano possiede svariati tratti di personalità; questi tratti possono avere diversi livelli di forza e pervasività, e solo e soltanto quando essi assurgono ad avere forza, inflessibilità, disadattività e pervasività tale da soddisfare i criteri del suddetto DSM. è possibile parlare di Franca Psicopatologia; altrimenti essi sono parte dell’assetto di personalità del soggetto e contribuiscono all’unicità dell’individuo con le sue caratteristiche e idiosincrasie.

Orbene, adesso è il momento di delineare meglio cosa sia il Disturbo Narcisistico di Personalità, e quindi il tema fondante del Tratto Narcisistico.

Secondo i criteri diagnostici del DSM-5, per poter diagnosticare tale disturbo occorre che sia presente un pattern pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che inizia nella prima età adulta ed è presente in vari contesti. Il DSM poi elenca vari elementi, tra cui: grandiosità dell’Io, fantasie di successo/fascino/bellezza, sentirsi speciale, richiesta di ammirazione, senso di diritto, mancanza di empatia, arroganza e presunzione, etc., fissando la presenza di almeno 5 di questi elementi per poter effettuare la diagnosi.

Se un soggetto quindi, ha una problematica di questo tipo, ma non soddisfa i criteri (brevemente) citati, allora il clinico non può esprimersi con Diagnosi di Disturbo di Personalità Narcisistico; tuttavia potremmo essere  comunque in presenza di un Tratto di Personalità che può comportare notevoli disagi al soggetto a seconda della sua gravità, pervasività e disadattamento.

Fatta questa premessa, possiamo ora comprendere meglio quanto nel sentire comune venga spesso attribuito il termine “Narcisista”, che gli addetti ai lavori intendono come Disturbo Narcisistico di Personalità, ad una pluralità di individui i quali, nella maggior parte dei casi, non soddisferebbero i criteri per una diagnosi di tale disturbo, bensì potrebbero avere un forte tratto Narcisistico senza che questi sia in concreto un Disturbo della Personalità.

Vien da sé che un soggetto con un elevato tratto Narcisistico di Personalità, e tanto più con un Disturbo Narcisistico, possa andare incontro a serie problematiche di relazione interpersonale, dovute a nostro parere, in principal modo alla grandiosità dell’Io, alla bassa empatia, ed alla necessità di essere ammirato. Più ha forza il Tratto, più questi elementi sono “importanti e pervasivi”, fino ad arrivare ad essere stabili e inflessibili in una franca patologia di Disturbo di Personalità.

Narcisismo e psicopatia

Ma la domanda iniziale al momento resta inevasa: i Narcisisti sono violenti con il partner?

Per provare a dare risposta a tale domanda è doveroso sottolineare quanto il tratto del Narcisismo sia fortemente correlato al tratto della Psicopatia. Ciò significa che, molto spesso, alla elevazione dell’uno si può riscontrare, a vari livelli, l’elevazione anche dell’altro tratto, con, in genere, uno dei due dominante, quindi di maggiore entità. Tanto è vera questa constatazione che anche nei Manuali come il DSM nel descrivere questi Disturbi di Personalità (Narcisistico e Antisociale) si rilevano molti elementi in comune tra le due patologie, ed in alcuni casi la diagnosi differenziale può essere molto difficile!

Veniamo adesso al focus del discorso.

Secondo uno Studio del 2021 (F. Delicato, 2021) preliminarmente presentato al Congresso annuale EUROCRIM2020 (European Society of Criminology, AnnualCongress, 10/11 September 2020) il tratto Narcisistico di Personalità non ha correlazione con gli agiti violenti verso il partner, bensì il responsabile di tali violenze appare unicamente il tratto della Psicopatia. Tali risultati concordano con la letteratura scientifica internazionale inerente la Psicopatia, tratto sempre più studiato ed approfondito sotto vari aspetti come ad esempio l’aspetto Neurobiologico (per una revisione, Anderson, N. E., & Kiehl, K. A. 2013). Dalle risultanze di alcuni studi, dal punto di vista neurobiologico emergono dati che suggeriscono una minore attività nelle aree cerebrali di elaborazione degli affetti rispetto a stimoli emotivi/salienti, in soggetti con alti livelli nel tratto della psicopatia, e gli stessi sembrano anche mostrare una maggiore attività nelle regioni cerebrali tipicamente associate alla elaborazione della ricompensa e controllo cognitivo in compiti che comportano elaborazione morale, processo decisionale e ricompensa (Seara Cardoso A.,&Viding E., 2014). Anche riguardo all’aspetto di correlazione tra Psicopatia e aggressività o violenza, vediamo come la letteratura scientifica internazionale, approfondendo solo il tratto della psicopatia a riguardo, rileva tale correlazione in varie tipologie di comportamento violento, come ad esempio nella violenza nella coppia (Robertson E.L., Walker T.M., &Paul J.F, 2020) oppure nella violenza giovanile (Kimonis, E. R., Skeem, J. L.,Cauffman, E., &Dmitrieva, J.,2011).

Tutto ciò implica quindi che il solo Narcisismo non spiega gli agiti violenti nella relazione di coppia, bensì è la presenza di alti livelli del tratto della Psicopatia ad essere correlata con tali violenze.

Per questo motivo se un soggetto ha un elevato tratto narcisistico, e soltanto quello, ovvero non presenta elevazioni circa il tratto della psicopatia, i dati ci dicono che la probabilità di un agito violento nella relazione di coppia non è molto elevata.

Al contrario se un soggetto ha un elevato tratto Psicopatico, che egli possa mostrare o meno anche una elevazione nel tratto Narcisistico, ebbene in ogni caso vi è correlazione, e quindi aumento di probabilità, con agiti violenti verso il partner.

A questo punto possiamo comprendere quanto il sentire comune, e soprattutto i media, possano essere facilmente confusi da tutto ciò, notando e mettendo in evidenza il più evidente e “scenico” tratto narcisistico nel racconto di un soggetto violento con il partner, invece del vero responsabile, ma ben più subdolo e complesso, tratto Psicopatico!

In sostanza, Il Narcisista Perverso/Malevolo (o altre definizioni) non esiste così come viene descritto (e non è una Diagnosi)! E soprattutto, per quanto riguarda gli agiti violenti non è il Narcisismo il problema.

La realtà è ben più complessa, dove, anche in ambito subclinico, quindi in assenza di franca patologia diagnosticabile, possiamo riscontrare soggetti con alti livelli nel tratto Psicopatico, i quali avranno ben più probabilità di acting out violenti nella coppia, e contemporaneamente possiamo riscontrare negli stessi sia alti livelli nel tratto narcisistico, sia livelli di media entità, che finanche livelli bassi (sebbene sia più probabile vista la correlazione positiva tra i due tratti, almeno un livello medio/medio alto del tratto Narcisistico). Sta di fatto che, per dare una risposta divulgativa e semplice alla domanda iniziale, ovvero se il Narcisista è violento nelle relazioni di coppia, ebbene essa non può che essere negativa.

Conclusioni

Semplificando, possiamo quindi sostenere che:

  • Il Narcisista (in assenza di livelli alti di psicopatia) NON ha più probabilità di acting out violenti nelle relazioni di coppia rispetto ad altri.
  • È il tratto Psicopatico ad avere un ruolo predittivo nella violenza nella coppia, a prescindere dalla presenza o assenza di alti livelli in altri tratti di personalità.
  • È quindi scientificamente sbagliata l’associazione tra Narcisista (perverso, malevolo, etc.) e Violenza nella coppia.

Per concludere, in tema di Violenza nella Coppia e Personalità dell’Autore, possiamo sostenere che il problema NON è il Narcisismo, bensì il tratto Psicopatico.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Allport GW. (1937).Personality: a PsychologicalInterpretation. New York: Holt, Rinehart& Winston;
  • AmericanPsychiatricAssociation (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi Mentali, Quinta edizione (DSM-5), trad. it. Raffaello Cortina, Milano 2014.
  • Anderson, N. E.,&Kiehl, K. A. (2013). Psychopathy and aggression: when paralimbic dysfunction leads to violence. Neuroscience of aggression, 369-393. doi:10.1007/7854_2013_257.
  • Cattell, R. B., Eber, H. W., &Tatsuoka, M. M. (1970). Handbook for the Sixteen Personality Factor Questionnaire (16PF). Champaign, IL: IPAT.
  • Delicato, F. (2020). Are Dark Triad Traits related with Intimate Partner Violence and StalkingBehavior? A survey on an Italian sample. 20°th annual Conference of the European Society of Criminology - EUROCRIM2020.
  • Delicato, F. (2021). La Triade Oscura di Personalità: quale correlazione con il comportamento di Intimate Partner Violence (I.P.V.) e Stalking? Indagine su di un campione italiano. Rivista di Psicodinamica Criminale anno XIV n. 1.
  • Eysenck, H. J. (1990). Biologicaldimensions of personality; in L. A. Pervin (Ed.), Handbook of personality: Theory and research (pp. 244-276). New York: Guilford
  • Kimonis, E. R., Skeem, J. L., Cauffman, E., &Dmitrieva, J. (2011). Are secondaryvariants of juvenilepsychopathy more reactivelyviolent and lesspsychosocially mature thanprimaryvariants?. Law and Human Behavior. doi:10.1007/s10979-010-9243-3.
  • Robertson, E.L., Walker, T.M., Paul, J.F (2020) Intimate Partner ViolencePerpetration and Psychopathy; EuropeanPsychologist 25(2), 134–145. doi:10.1027/1016-9040/a000397
  • Seara Cardoso, A., Viding, E., (2014). FunctionalNeuroscience ofPsychopathicPersonality in Adults; Juornal of Personality, doi: 10.1111/jopy.12113
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