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Caregiver Skills Training (CST): un nuovo modello per i caregiver di bambini autistici, messo a punto dall’OMS – Comunicato Stampa

Uno studio dell’Università di Milano-Bicocca ha esaminato l’efficacia del Caregiver Skills Training, un nuovo intervento per caregiver di bambini autistici

Di Redazione

Pubblicato il 10 Nov. 2021

Aggiornato il 20 Dic. 2024 10:18

Uno studio dell’Università di Milano-Bicocca ha esaminato l’efficacia clinica di un nuovo modello di intervento open-access per caregiver di bambini con disturbo del neurosviluppo, incluso l’autismo: il Caregiver Skills Training (CST).

Comunicato Stampa

 

Sono stati pubblicati sulle riviste Journal of Autism and Developmental Disorders e su Autism i risultati di uno studio dell’Università di Milano-Bicocca che ha esaminato l’efficacia clinica di un nuovo modello di intervento open-access per caregiver di bambini con disturbo del neurosviluppo, incluso l’autismo, il Caregiver Skills Training (CST).

Il CST è stato sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per rispondere al bisogno delle famiglie di accedere a un intervento gratuito e informato da modelli evidence-based (Salomone et al., 2019). Infatti spesso gli interventi precoci sono scarsamente accessibili alle famiglie, non solo nei Paesi a basso-medio reddito (Reichow et al., 2013), ma anche nei Paesi ad alto reddito, incluso negli Stati Uniti (Smith et al., 2020) ed in Europa (Salomone et al., 2016), Italia compresa.

Un gruppo di ricerca condotto dalla dr.ssa Erica Salomone del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’OMS, la Georgia State University e Newcastle University ha testato l’implementazione del CST in servizi di Neuropsichiatria Infantile del Servizio Sanitario Nazionale con uno studio randomizzato controllato, il primo di questo genere realizzato in un contesto di comunità in Italia. Lo studio ha mostrato alti livelli di fattibilità di erogazione da parte di professionisti sanitari nel contesto pubblico, eccellente accettabilità per i caregiver ed effetti favorevoli, a 3 mesi dalla conclusione dell’intervento, sulla qualità dell’interazione genitore-bambino, sulla comunicazione non verbale del bambino, sulle competenze genitoriali a supporto dell’interazione, nonché sull’autoefficacia e lo stress genitoriali (Salomone, Ferrante, et al., 2021; Salomone, Settanni, et al., 2021).

 

Per saperne di più >> Leggi il Comunicato Stampa dell’Università di Milano-Bicocca

 

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