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ADHD nell’adulto. Dalla diagnosi al trattamento (2021) – Recensione del libro 

"ADHD nell’adulto" è un volume interessante, dedicato ai professionisti di settore per i temi affrontati e per lo stile con cui sono esposti

Di Martina Bandera

Pubblicato il 08 Lug. 2021

Il libro ADHD nell’adulto. Dalla diagnosi al trattamento si pone l’obiettivo di fornire un quadro di riferimento in termini nozionistici per quanto riguarda le caratteristiche, la diagnosi e la cura, intesa in senso farmacologico e non, di questo disturbo in età adulta.

 

 L’ADHD, sigla di Attention Deficit and Hyperactivity Disorder in inglese (Deficit di Attenzione e Iperattività in italiano) è un disturbo caratterizzato dalla presenza di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività che influenzano il normale funzionamento di vita. Il disturbo è catalogato a livello diagnostico all’interno dei Disturbi nel Neurosviluppo questo perché presenta un esordio durante l’infanzia con sintomi che possono durare in tutte le fasi di vita. Le caratteristiche nell’arco del tempo mutano e si manifestano a diversi livelli anche a seconda di fattori ambientali; il disturbo compromette la sfera personale e sociale e, a seconda del momento di vita dell’individuo, scolastica o lavorativa. Fino a poco tempo fa, ma non ci stupiremmo se in parte ancora oggi, l’ADHD era considerato un disturbo proprio dell’età evolutiva, le diverse ricerche sviluppate nel corso degli anni però mostrano come il deficit non sia così raro nella popolazione adulta.

Ciò che accadde è che nell’adulto i sintomi principali divengono meno evidenti e si assiste all’insorgenza di disturbi secondari in comorbilità. Tutto ciò rende l’individuazione, la diagnosi e il trattamento del disturbo complesso, ne consegue pertanto la necessità di figure professionali specializzate e formate così come la presenza sul territorio di servizi dedicati a questa popolazione clinica.

Il libro ADHD nell’adulto dalla diagnosi al trattamento a cura di Claudio Mencacci e Giovanni Migliarese, si pone proprio l’obiettivo di fornire un quadro di riferimento in termini nozionistici per quanto riguarda le caratteristiche, la diagnosi e la cura intesa in senso farmacologico e non di questo disturbo in età adulta. Le diverse professioni della lunga lista degli autori che hanno preso parte alla realizzazione anticipano lo stampo sanitario con cui è scritto il libro. Quest’ultimo è dedicato ai professionisti sanitari che a diversi livelli, a seconda della loro professione, si potrebbero relazionare con questa popolazione clinica.

Il volume corposo espone con un linguaggio specifico ma allo stesso tempo chiaro le diverse aree tematiche importanti per l’inquadramento di questo disturbo.

 Suddiviso in 5 parti e in 29 capitoli il libro si apre presentando l’epidemiologia, l’eziologia e i sintomi tipici che si possono osservare. In apertura della sezione viene proposto un capitolo introduttivo in cui vengono esposte le caratteristiche del disturbo in età evolutiva per arrivare poi nel successivo capitolo a esporre la trasformazione e la manifestazione di queste caratteristiche negli adulti. La seconda parte è dedicata completamente all’iter diagnostico e valutativo, vengono infatti presentati i diversi criteri richiesti dai manuali di classificazione e i vari strumenti per una possibile valutazione testistica neurocognitiva. In questo parte si trova una specifica riguardante la valutazione testistica dei possibili disturbi in comorbilità, tematica che verrà poi ripresa più avanti nel manuale. Comprese le caratteristiche e la questione diagnostica, la parte dedicata al possibile intervento si apre esplicitando le modalità con cui impostare il trattamento e la valutazione dei futuri esiti. Capitoli successivi sono dedicati alla distinzione e alla caratteristiche dei trattamenti farmacologici e non farmacologici e alle possibili implementazioni delle terapie digitali. Come accennato prima, la parte quarta presenta i diversi disturbi in comorbilità maggiormente riscontrabili nella popolazione clinica in esame, per ogni disturbo analizzato a cui è dedicato un capitolo, vengono presentate le caratteristiche, la modalità di valutazione della presenza e dell’influenza reciproca dei diversi disturbi e il possibile piano di trattamento. L’ultima sezione chiamata “approfondimenti” racchiude le possibili condizioni che possono insorgere in presenza di ADHD nel soggetto adulto come la dipendenza da internet o da gaming, i disturbi biologici o del metabolismo e i disturbi somatici.

ADHD nell’adulto è un volume sicuramente interessante dedicato ai professionisti di settore per i temi affrontati (che necessitano di nozioni preacquisite per la comprensione) e per lo stile espositivo che presenta. Le aree in cui è suddiviso il libro sono organizzate per essere lette in sequenza ma possono essere fruibili e utili anche consultate singolarmente.

Il contributo del volume appare significativo alla luce delle conoscenze ad oggi presenti nel panorama clinico italiano poiché, come si diceva in apertura, l’ADHD è stato considerato per molto tempo un disturbo quasi esclusivo della fascia infantile. Il volume si chiude auspicando una partecipazione sempre maggiore di tutte le figure professionali che si occupano di ADHD in età adulta, sia dal punto di vista clinico che di ricerca, per permettere una maggior conoscenza del disturbo in questa fascia di età e per la creazione di una rete professionale a livello nazionale.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Mencacci, C., Migliarese, G. (a cura di) (2021). ADHD nell’adulto. Dalla diagnosi al trattamento. Edizioni Edra, Milano.
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