Le origini traumatiche della tossicodipendenza, dopo un’iniziale panoramica delle più diffuse sostanze d’abuso e dei meccanismi che favoriscono l’insorgenza ed il mantenimento dei comportamenti di dipendenza, si concentra sulle cause del Disturbo da Uso di Sostanze (SUD).
I Disturbi da Dipendenza da Sostanze, definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una “malattia ad andamento cronico e recidivante che spinge l’individuo […] ad assumere sostanze […], per avere temporanei effetti benefici […]”, espongono coloro che ne sono affetti ad un maggior rischio di stigmatizzazione, rispetto ai pazienti con differenti diagnosi psichiche: i soggetti dipendenti da sostanze, infatti, essendo percepiti dalla società come responsabili per la propria condizione, sono particolarmente esposti a fenomeni di discriminazione sociale (Schomerus et al., 2011).
Tale stigmatizzazione ha effetti estremamente dannosi sulla vita degli individui tossicodipendenti, che frequentemente arrivano ad interiorizzare il giudizio discriminante, con conseguente diminuzione dell’autoefficacia relativa ai tentativi di disintossicazione (Schomerus, Corrigan et al., 2011; Matthews et al., 2017). Ai fini dello sviluppo di misure di contrasto ai pregiudizi, potrebbe risultare utile il favorire una maggior comprensione dei meccanismi, biologici e psicologici, sottostanti i comportamenti di dipendenza (Sattler et al., 2017); una buona risposta a tale necessità è fornita dal saggio di Antimo Navarra, dal titolo Le origini traumatiche della tossicodipendenza (Navarra, 2021).
Il trattato, dopo un’iniziale panoramica delle più diffuse sostanze d’abuso e dei meccanismi che favoriscono l’insorgenza ed il mantenimento dei comportamenti di dipendenza, si concentra sulle cause del Disturbo da Uso di Sostanze (SUD). In tale sezione Navarra offre un ritratto della tossicodipendenza da un punto di vista insolito ed interessante, a livello sia clinico che umano: dalla trattazione dell’argomento, accompagnata ed avvalorata da teorie e dati scientifici, emerge alle spalle dei soggetti con SUD la frequente presenza di una storia di vissuti travagliati, implicabili nello sviluppo di caratteristiche individuali, quali deficit nella regolazione emotiva e difficoltà nella gestione dello stress, che costituiscono dei fattori di rischio per lo sviluppo dei comportamenti di dipendenza. La terza parte del saggio si concentra sull’evoluzione, in un’ottica sistemico-relazionale, del rapporto tra l’individuo e l’assunzione di stupefacenti: dalla trattazione emerge un quadro caratterizzato da una problematicità pervasiva, stratificata a livello individuale, relazionale e sociale, da affrontare con un intervento focalizzato su più aspetti; l’ultima parte dell’opera è perciò dedicata all’analisi di alcuni trattamenti clinici, la cui applicazione risulta particolarmente efficace nel caso di diagnosi di Disturbi da Dipendenza.
In conclusione l’opera di Navarra costituisce uno strumento capace di fornire non solo una conoscenza globale sulle dinamiche sottostanti il SUD, ma anche stimolanti spunti di riflessione sull’argomento, pur mantenendo uno stile scorrevole che ne rende la lettura piacevole, oltre che formativa.