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La scienza dei disturbi dello spettro autistico (2021) di Bernier, Dawson e Nigg – Recensione del libro

Il libro spiega come renderere efficace la cura dei pazienti con autismo applicando un modello che presuppone il coinvolgimento di diverse professionalità

Di Antonio Scarinci

Pubblicato il 03 Mag. 2021

La produzione scientifica intorno all’autismo è cresciuta e il libro La scienza dei disturbi dello spettro autistico raccoglie informazioni e conoscenze aggiornate sia sugli aspetti diagnostici, basati su una valutazione funzionale multidimensionale, sia in relazione al trattamento multidisciplinare della sindrome.

 

I disturbi dello spettro autistico (ADS) sono stati affrontati, di recente, tenendo in considerazione maggiormente i bisogni di salute, non riservando ai pazienti solo interventi di natura psichiatrica e psicologica, anche se i criteri A e B del DSM5 che definiscono il disturbo sono: deficit della reciprocità socio-emotiva; deficit dei comportamenti comunicativi non verbali utilizzati per l’interazione sociale; deficit dello sviluppo, della gestione e della comprensione delle relazioni; pattern di comportamento, interessi o attività ristretti, ripetitivi.

La produzione scientifica intorno al tema è cresciuta e il libro La scienza dei disturbi dello spettro autistico raccoglie informazioni e conoscenze aggiornate sia sugli aspetti diagnostici, basati su una valutazione funzionale multidimensionale, sia in relazione al trattamento multidisciplinare della sindrome.

Il punto centrale per gli autori del volume è rendere efficace la cura di questi pazienti applicando un modello che presuppone il coinvolgimento di diverse professionalità che coordinandosi possano farsi carico della complessità del trattamento.

Negli ultimi anni si è riscontrato un aumento della prevalenza dell’autismo e ormai i dati scientifici a disposizione attestano che l’epigenetica ha un ruolo fondamentale. La complessa interazione tra genoma e ambiente, infatti, costituisce una caratteristica che modula le anomalie del sistema, di cui la parte più evidente è il comportamento che per molto tempo ha assunto un ruolo predominante rispetto all’attenzione rivolta dagli specialisti agli autistici. Le acquisizioni patogenetiche recenti hanno però rilevato che esse non interessano il solo sistema nervoso in modo esclusivo, ma producono manifestazioni cliniche relative ad altri organi e apparati.

L’autismo prende forme diverse in persone diverse per questo un singolo metodo d’intervento non può essere efficace per tutti, perciò, si possono migliorare gli esiti in molti modi.

L’impatto maggiore su tessuti e organi è atteso da modificazioni epigenetiche durante quelli che sono definiti i “primi mille giorni”. Gli autori sottolineano come le riflessioni sul modello patogenetico investano la pratica clinica e la coerenza della pianificazione dell’intervento che si può ridefinire secondo una “traiettoria di fragilità possibile” del neurosviluppo. Questa impostazione apre finestre verso l’impegno per ciò che è possibile per il massimo benessere biopsicosociale del paziente. La ricerca è in progress, ma i risultati già raggiunti invitano nell’ottica delineata a offrire maggiori tutele in termini di prevenzione alle donne in gravidanza, maggiori cure per i bisogni di salute dei pazienti affinché interventi medico-internistici e psicoeducativi procedano di concerto per realizzare, come sostengono Bernier, Dawson e Nigg, un modello interdisciplinare in grado di supportare ogni persona dello spettro in base alle specifiche esigenze e alla loro evoluzione, migliorandogli la qualità della vita.

Le evidenze scientifiche sono illustrate con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile con schede riassuntive che permettono di focalizzare gli aspetti più rilevanti di ogni questione, e passano in rassegna le pratiche migliori per aiutare i pazienti alla luce della nuova impostazione.

I primi quattro capitoli del libro danno una panoramica delle novità acquisite dalla ricerca nel campo dell’ASD, mentre gli altri sei capitoli danno informazioni su cosa fare per garantire una migliore qualità di vita a chi soffre di questa patologia. Strategie aggiornate che riguardano i vari aspetti del disturbo sono illustrate con l’applicazione delle conoscenze disponibili a casi concreti di bambini, adolescenti e adulti. Vicende personali che mettono anche in risalto situazioni e difficoltà, incontrate durante il trattamento, che riguardano tutto lo spettro.

 

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Antonio Scarinci
Antonio Scarinci

Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Bernier, R.A., Dawson, G., Nigg, J.T. (2021) La scienza dei disturbi dello spettro autistico. Edra
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