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Uscire dalla trappola. Abbuffarsi, vomitare, torturarsi: la terapia in tempi brevi. (2011) di Giorgio Nardone e Mattew D. Selekman – Recensione del libro.

Il libro parla di comportamenti autolesionistici, abbuffate e ricorso al vomito, fenomeni sempre più in aumento, offrendo anche indicazioni terapeutiche

Di Valentina Nocito

Pubblicato il 24 Feb. 2021

Aggiornato il 08 Feb. 2024 14:58

I due autori, all’interno del presente manuale, hanno unito i loro studi, le loro esperienze cliniche e le loro ricerche su queste condotte, frutto di oltre vent’anni di lavoro in tale direzione, realizzando un libro molto ricco, chiaro ed utile all’approfondimento delle tematiche in questione.

 

Ann sosteneva che la psicologia “non aveva capito” che il taglio la stava aiutando a fare fronte alla vita: “perché dovrei rinunciare a qualcosa che ha realmente funzionato per me?” Ho ringraziato Ann per essersi aperta con me su tutte le cose che avrei dovuto evitare di fare come terapeuta e le ho chiesto di correggermi qualora avessi commesso qualche errore lungo il cammino terapeutico, per potermi fermare e cambiare direzione insieme a lei.

M.S. Selekman

  Questo un ritaglio contenuto all’interno del libro intitolato “Uscire dalla trappola. Abbuffarsi, vomitare, torturarsi: la terapia in tempi brevi”, scritto da Giorgio Nardone, fondatore e insieme a Paul Watzlawick del Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo, autore di diverse opere e pubblicazioni tradotte anche lingue, impegnato in attività di formazione in tutto il mondo, e Metthew D. Selekman, terapista di coppia e familiare, assistente sociale, clinico specializzato nel trattamento di autolesionismo, disturbi alimentari, abuso di sostanze, comportamenti di disturbo scolastico, comportamento provocatorio oppositivo, coppie ad alto conflitto e difficoltà di gestione della rabbia di bambini, adolescenti e adulti; autore di numerosi articoli sulla terapia familiare e libri.

Un libro che affronta il tema dei comportamenti autolesionistici, abbuffate e ricorso al vomito (vomiting), problematiche sempre più in aumento e talvolta molto severe tra i giovani, offrendo indicazioni anche in senso terapeutico.

I due autori, all’interno del presente manuale, hanno unito i loro studi, le loro esperienze cliniche e le loro ricerche su queste condotte, frutto di oltre vent’anni di lavoro in tale direzione, realizzando un libro molto ricco, chiaro ed utile all’approfondimento delle tematiche in questione.

All’interno dello stesso infatti vengono ampiamente messi in luce ed offerti riferimenti di ricerche che evidenziano la stretta correlazione tra le tre condotte problematiche (abbuffate, vomito, autolesionismo), differenti ovviamente per gravità ed anche per finalità e scopo che tale comportamento patologico ha nella vita del soggetto che ne diventa vittima.

Se infatti, per alcuni giovani le tre condotte, che possono presentarsi in combinazione tra loro oppure singolarmente, possono avere un effetto sedativo ed anestetico per altre forme di dolore e sofferenze, per altri possono rappresentare una forma punitiva, per altri ancora, il reiterarsi della pratica può trasformarsi in un rito di piacere.

Ed ecco che sempre i due autori analizzano le varie tipologie per poter poi individuare le strategie e gli stratagemmi terapeutici più calzanti al problema della persona.

Ponendo entrambi enfasi sugli aspetti essenziali per creare una adeguata base terapeutica quali comunicazione, relazione terapeutica, sottolineare gli aspetti positivi ed i punti di forza della persona per poter affrontare al meglio il problema, Giorgio Nardone e Matthew Selekman offrono un’ampia e dettagliata descrizione del loro modo di affrontare le differenti tipologie di problemi, tecniche e prescrizioni.

Il libro si arricchisce di casi clinici selezionati e descritti individualmente dai due autori del libro.

Tre sezioni del libro, Conoscere, Cambiare, Casi clinici, quattro i casi descritti con cura e chiarezza, svariati gli spunti di riflessione che ritengo possa trovare il lettore, sia addetto ai lavori che non, in quanto l’unione di due tipologie differenti di intervento terapeutico, ossia quello proposto da Giorgio Nardone, basato su strategie e stratagemmi calzanti sulla logica del disturbo e quello offerto da Matthew Selekman, fondato su tecniche alternative alla struttura del problema, offre, come sottolineato dagli stessi autori, un modello ancora più flessibile ed adattabile non solo alle varianti del disturbo, ma anche alla irripetibile singolarità di ogni paziente e del suo contesto familiare e sociale.

 

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SCRITTO DA
Valentina Nocito
Valentina Nocito

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Nardone, G., Selekman, M. D. (2011), Uscire dalla trappola. Abbuffarsi, vomitare, torturarsi: la terapia in tempi brevi, Ponte alle Grazie, Milano
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