expand_lessAPRI WIDGET

L’illusione della volontà cosciente (2020) D. Wegner – Recensione del libro

Siamo davvero padroni delle nostre scelte e delle nostre azioni? È da questo interrogativo che parte il libro di Wegner "L’illusione della volontà cosciente"

Di Mariapia Ghedina

Pubblicato il 23 Feb. 2021

Aggiornato il 24 Feb. 2021 10:35

In questo libro viene approfondita la tematica dell’illusione che permea la nostra esistenza: quella connessa a ogni nostra decisione, azione e reazione.

 

Più volte al giorno abbiamo la sensazione di scegliere noi che cosa stiamo per fare, ma non siamo una fonte infallibile di conoscenza quando si tratta delle nostre azioni. Crediamo nella magia della nostra agentività causale e percepiamo tutte le nostre azioni come volontarie. Alcuni studiosi affermano che anche degli esseri non umani potrebbero rientrare nella categoria di chi possiede una mente cosciente; la si potrebbe individuare nei cani, nei gatti, nei delfini e in altri animali.

La sensazione della volontà è fondamentale perché ci dà un senso di responsabilità personale. È quella sensazione che ci fa dire: “sono stato/a io”; ma siamo davvero padroni delle nostre scelte e delle nostre azioni? Siamo noi a causare consciamente ciò che facciamo, oppure le nostre azioni ci capitano? In molti ci siamo posti queste domande almeno una volta nella vita, ma solo pochi se ne sono occupati a livello scientifico come ha fatto lo psicologo americano Daniel M. Wegner (1948-2013), che con questo punto interrogativo comincia la prefazione del libro L’illusione della volontà cosciente.

Secondo l’autore Wegner la volontà è un concetto su cui la psicologia non si è mai soffermata a sufficienza, e quando lo ha fatto non è riuscita a comprendere profondamente la causa delle scelte delle persone, da sempre divise tra volontà e determinismo senza però una vera chiarezza a riguardo. La mancanza di risposte certe da parte della scienza ha lasciato che anche la volontà cadesse vittima di quei luoghi comuni che l’autore si impegna a smontare presentando ogni volta controprove e argomentazioni.

Wegner prende parte al secolare dibattito tra determinismo e libero arbitrio smascherando gli svariati casi in cui crediamo erroneamente di avere il controllo sui nostri comportamenti. L’autore esamina la questione da molteplici angolazioni con grande attenzione, fino ad addentrarsi nell’ambito dell’ipnosi, della scrittura automatica, dei disturbi della personalità, della psicosi e degli stati di trance. Il libro approfondisce l’argomento in molteplici ambiti portando a importanti considerazioni.

La sua conclusione, come dice il titolo stesso, è che la nostra volontà cosciente altro non è che un’illusione: l’uomo si convince di essere padrone delle sue scelte, mentre in verità è in gran parte privo di controllo sulle sue azioni, causate invece dai processi neurologici. La tesi principale di Wegner è che, se a guidare l’azione è la percezione della volontà, allora manipolando tale percezione, ci saranno necessariamente delle conseguenze sull’azione. L’autore ci rivela che quella sensazione può esercitare un effetto davvero limitato sulle nostre azioni.

L’esperienza della volontà, quindi, è il modo in cui la nostra mente ci rappresenta le operazioni che compie, non la sua effettiva attività. Proprio perché abbiamo un’idea di quello che faremo, possiamo sviluppare delle teorie causali che ricolleghino questi pensieri alle nostre azioni sulla base dei principi di priorità, esclusività e coerenza. Arriviamo a concepire i pensieri precedenti come intenzioni, e sviluppiamo la sensazione che tali intenzioni posseggano un potere causale, anche se in realtà sono semplicemente delle anticipazioni di ciò che potremmo fare. Eppure dovrebbe esserci qualcosa che all’interno della nostra mente abbia un ruolo causale nel fare in modo che le nostre azioni si verifichino. Quel qualcosa, nella teoria della causazione mentale apparente, è una serie di processi mentali inconsci che causa l’azione e, al contempo, si avvicina molto ai pensieri che abbiamo prima di agire. In questo caso, è possibile che pensiero e azione nascano da sistemi mentali inconsci associati. La sensazione resta però quella di volere consciamente quello che facciamo.

La tesi principale di Wegner è che, se a guidare l’azione è la sensazione della volontà, allora manipolando tale percezione, ci saranno necessariamente delle conseguenze sull’azione. Non si può vedere l’intenzione cosciente causare un’azione, ma solo inferirla dalla costante relazione tra intenzione e azione. Il nostro credere alla causalità dell’io non è che un’illusione, ma un’illusione che trova l’origine in certi fenomeni che sarebbero l’uno la previsione del risultato prima che questo si realizzi, e l’altro, la presenza di un sentimento di “attività”.

L’illusione della volontà cosciente potrebbe essere un’errata interpretazione dei nessi causali meccanicistici alla base del nostro comportamento, derivante dal fatto di guardare noi stessi attraverso il sistema esplicativo di tipo mentalistico. Non vediamo le rotelle che girano soltanto perché troppo impegnati a leggerci nella mente.

 

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Wegner, D. (2020). L’illusione della volontà cosciente (Olimpia Ellero, Trad.). Carbonio editore
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Razionalità nei processi decisionali: le scelte sono sempre fatte con logica?
Siamo davvero così razionali come crediamo? L’irrazionalità nei processi decisionali

La capacità di prendere decisioni non segue sempre le leggi della razionalità: essa è influenzata sia da processi cognitivi che da aspetti emotivi e sociali

ARTICOLI CORRELATI
La difficoltà del cambiamento

Non tutte le decisioni risultano facili, intraprendere un cambiamento può essere difficile e richiedere tempo ed energie

Life skills: il decision-making

Il decision-making, il processo di presa di decisione, è una delle life skills dell’OMS, considerata un'abilità trasversale e fondamentale

WordPress Ads
cancel