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Ho sposato una rockstar: eccessi, luci e ombre di dieci mogli rock (2020) di Francesca Cavalli – Recensione del libro

Ho sposato una rockstar racconta la storia di dieci signore del rock, con amori forti e violenze e abusi nell’infanzia che si ripercuotono nella vita adulta

Di Filippo Di Sacco

Pubblicato il 07 Ott. 2020

Punto saliente del libro Ho sposato una rockstar è che non sembra poter esistere una rockstar senza che lo sia anche la sua dolce metà.

 

Adoro la radio, l’ho sempre ascoltata tantissimo fin da bambino e da un po’ di tempo seguo con estrema assiduità Radiofreccia, emittente radiofonica che mi accompagna la mattina a colazione, nelle cuffie del mio iphone durante il tragitto a lavoro, nelle lunghe code in macchina e nell’attesa ai semafori rossi, così in un giorno di ozio decido, mentre faccio zapping con il mio cellulare, di legger qualcosa per cercar di conoscere meglio le voci narranti ovvero Eddie Bernie, La Fra e Doctor Mann.

La Fra ha qualcosa di particolare, mi colpisce la sua voce chiara decisa ma melodiosa, cosicché ne leggo la biografia, scopro che siamo coetanei, ma soprattutto che ha scritto un libro sulle mogli delle rockstar: di lì a correre in libreria ad acquistarlo il passo è  breve.

La copertina è indubbiamente azzeccata: domina una chitarra elettrica bianca vestita da sposa sotto i riflettori di un palcoscenico, nel back la foto di Francesca Cavalli, in arte ‘La Fra’, abito scuro da dark lady e sguardo deciso. Un primo sfoglio del libro, circa 120 pagine, perfetto per i miei gusti da lettore, suddiviso in dieci capitoletti, ognuno che narra la storia di una famosa sposa rock.

Sfoglio e risfoglio il libro così decido come leggerlo, son dieci capitoli che corrispondono a dieci incontri con altrettante signore del rock, motivo per cui decido di gustarmi i diversi capitoli in luoghi e tempi diversi, uno a casa, uno in spiaggia, uno nella pausa pranzo nella mia stanza, uno sulla terrazza di casa ecc.. così, mi illudo che sarebbe un po’ come incontrare tutte queste signore separatamente così da poter dedicare loro tutto il tempo necessario, sì insomma come dieci appuntamenti con dieci ladies che hanno davvero tanto da raccontarmi.

Il libro si legge veramente bene, è scorrevole e facile nella comprensione, scritto con un regime linguistico moderno e dunque adatto a qualsiasi tipo di pubblico. Le storie narrate, son quelle classiche del rock, raccontano di vite ed amori forti, anzi fortissimi, hanno un filo conduttore che si ripete nelle storie dei personaggi caratterizzate da violenze e abusi nell’infanzia che poi si ripercuotono nella vita adulta dei protagonisti in cui fanno da sfondo sesso, droga, alcool, matrimoni devastati e nuovi amori, storie di modelle e playmate che ad un certo punto della vita si convertono in accanite filantrope, il tutto in una grande cornice che ha come parola chiave l’eccesso.

Punto saliente del libro è che non sembra poter esistere una rockstar senza che lo sia anche la sua dolce metà in quella che forse qualche psichiatra potrebbe definire una ‘folie à deux’.

Ma quello che rende veramente unico il libro è la voce narrante.

‘La Fra’ articola i vari capitoletti attraverso una narrazione che ricorda molto quella delle musicassette anni ’80 in cui i comandi erano semplicemente play, stop, repeat. Eh sì, nei vari racconti cambia il nome dei protagonisti, ma le dinamiche, nel bene e nel male, restano sempre molto simili, e si ripetono così che sembra semplicemente di ascoltare il solito nastro. Lo stile della conduttrice radiofonica, in questo caso scrittrice, è davvero molto azzeccato, originale, ma soprattutto personale: la si sente in ogni frase del suo libro, è semplicemente lei al lavoro, che ci narra la storia del rock.

Il libro è articolato come se da un lato ascoltassimo della originalissima classica musica rock attraverso le storie delle protagoniste, dall’altro la ‘La Fra’ che, attraverso la sua narrazione, fa da batterista, ovvero dà il ritmo, ed infine il lettore, a cui spetta il giudizio finale mediato dalla propria esperienza e sensibilità.

A mio giudizio è un libro sicuramente da leggere, da gustare, ma soprattutto da assaporare che risulta unico nel suo genere non tanto per i contenuti quanto per la struttura su più piani che lo rende di un’originalità e piacevolezza indiscussa.

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Filippo Di Sacco
Filippo Di Sacco

Medico specialista in Anestesia e Rianimazione

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Cavalli, F. (2020). Ho sposato una rockstar: eccessi, luci e ombre di dieci mogli rock. Mursia.
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