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Procrastinazione decisionale e accademica: il disagio provato dagli studenti procrastinatori e la difficoltà nel cambiare le proprie abitudini

La procrastinazione decisionale e accademica spesso affliggono gli studenti. Quali sono le differenze tra i due tipi e quali le loro funzioni?

Di Tommaso Arosio

Pubblicato il 01 Set. 2020

La procrastinazione è tipicamente definita come un ritardo volontario dell’azione verso un qualche compito, nonostante le prevedibili conseguenze negative e gli esiti potenzialmente deleteri (Ferrari, 2010; Steel, 2007).

 

L’atto della procrastinazione, soprattutto se cronicizzato, può portare gli individui a sperimentare ansia e stress legati proprio al ritardo (Ferrari, 2010).

Uno dei tipi di procrastinazione è la procrastinazione decisionale: un tipo cognitivo di procrastinazione cronica, caratterizzata dal ritardo nel prendere decisioni, in particolare in circostanze stressanti (Ferrari, 1994).

Un altro tipo è la procrastinazione accademica, associata al ritardo volontario dell’azione correlata allo studio, nonostante si sia consapevoli delle conseguenze negative causate dal ritardo (Steel & Klingsieck, 2016).

Nonostante l’ampiezza della letteratura sulla procrastinazione in senso lato, solo pochi studi hanno direttamente indagato i sentimenti degli studenti verso la procrastinazione e il loro desiderio di cambiare questa abitudine.

Uno studio recente (Hen & Goroshit, 2020) ha dunque voluto esaminare gli effetti della procrastinazione decisionale e di quella accademica sulle sensazioni di disagio degli studenti legati alla procrastinazione accademica e il desiderio di cambiare le loro abitudini nel procrastinare. Il presupposto era che la procrastinazione accademica avrebbe mediato il rapporto tra procrastinazione decisionale e sentimenti degli studenti verso la procrastinazione accademica. Un totale di 373 studenti universitari di scienze sociali provenienti dal nord di Israele hanno partecipato allo studio, compilando un questionario online comprendente le seguenti scale:

  • il Decisional Procrastination Questionnaire (Mann, 1982) per la misurazione della procrastinazione decisionale;
  • l’Academic Procrastination Scale- Student Form (Milgram et al., 1999) per l’assessment della procrastinazione accademica e per misurare le sensazioni degli studenti su questa.

I risultati dello studio sfidano la percezione tradizionale che la procrastinazione sia per lo più associata a sentimenti di disagio: infatti, mentre la procrastinazione decisionale è effettivamente associata a un’esperienza di disagio sul procrastinare, quella accademica non manda segnali legati al disagio, pur essendo i procrastinatori accademici vogliosi di cambiare la loro abitudine nel procrastinare.

I risultati perciò suggeriscono una differenza tra i due tipi di procrastinazione e possono contribuire all’ipotesi che per alcuni studenti la procrastinazione accademica serva nell’immediato come un sollievo emotivo che, se associato a risultati accademici negativi, può poi portare al desiderio di cambiare questa abitudine.

Se questo fosse vero, un possibile intervento dovrebbe includere la presa di coscienza di questo processo e lo sviluppo di altre strategie per il sollievo emotivo. Infatti, uno studente che soffre di procrastinazione decisionale cronica, non attribuendo una sensazione negativa alla procrastinazione accademica, potrebbe non essere in grado di prendere una decisione per quanto riguarda il desiderio di cambiare questa abitudine.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Ferrari, J. R. (1994). Dysfunctional procrastination and its relationship with self-esteem, interpersonal dependency, and self-defeating behaviors. Personality and Individual Differences, 17(5), 673–679.
  • Ferrari, J. R. (2010). Still procrastinating? The no regrets guide to getting it done. Hoboken: Wiley.
  • Hen, M., & Goroshit, M. (2020). The effects of decisional and academic procrastination on students’ feelings toward academic procrastination. Current Psychology, 39(2), 556-563.
  • Mann, L. (1982). The decisional procrastination scale. Flinders University of South Australia.
  • Milgram, N. N., & Toubiana, Y. (1999). Academic anxiety, academic procrastination, and parental involvement in students and their parents. British Journal of Educational Psychology, 69, 345–361.
  • Steel, P. (2007). The nature of procrastination: A meta-analytic and theoretical review of quintessential self-regulatory failure. Psychological Bulletin, 133(1), 65–94.
  • Steel, P., & Klingsieck, K. B. (2016). Academic procrastination: Psychological antecedents revisited. Australian Psychologist, 51(1), 36–46.
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