Una volta considerato tabù, la disponibilità e l’uso di prodotti per il potenziamento del piacere sessuale (cioè i sex toys) sta diventando sempre più comune in Nord America (Novak & Reece, 2012).
Indagini rappresentative a livello nazionale negli Stati Uniti indicano che il 52,5% delle donne dichiara di aver usato un vibratore nella propria vita (Herbenick et al., 2009) in diversi contesti sessuali, tra cui la masturbazione, rapporti sessuali e preliminari con un partner (Rosenberger & Reece, 2011). L’interesse accademico per l’uso dei sex toys è aumentato con l’aumentare della loro diffusione e del loro impiego all’interno di scenari sessuali (Rosenberger et al., 2012). Tuttavia, gran parte della ricerca si è focalizzata esclusivamente sull’utilizzo dei vibratori, con pochi studi che esaminano ulteriori tipologie di sex toys che le donne utilizzano per migliorare la propria vita sessuale. Approfondire tale argomento può essere estremamente utile nel fornire informazioni importanti a medici ed educatori relativamente al piacere sessuale e alla salute sessuale. Indispensabile è anche comprendere le implicazioni sanitarie dei comportamenti igienici associati all’uso dei sex toys: da ricerche precedenti è emersa una relazione tra problematiche vulvovaginali e l’impiego dei giocattoli sessuali (Fethers et al., 2009) proprio a causa di una errata pulizia di essi oppure della condivisione tra i partner.
Un recente studio si è posto come obiettivo, in un campione di donne canadesi (N=1408), quello di (1) indagare la prevalenza, la frequenza e la tipologia di giocattoli sessuali, (2) indagare i predittori socio-demografici e comportamentali dell’uso dei sex toys, (3) descrivere la prevalenza e la frequenza della condivisione e dei comportamenti igienici e, infine, (4) esaminare se la condivisione di sex toys e la frequenza con cui i partecipanti puliscono i loro giocattoli siano correlati all’insorgenza di patologie mediche, come ad esempio HPV, infezione batterica (BV) e infezioni da candida. Nello specifico i partecipanti dovevano compilare un questionario online su: informazioni demografiche, orientamento ed educazione sessuale; le domande volte ad indagare l’utilizzo di sex toys indagavano, nello specifico, l’uso di giocattoli sessuali fatti in casa o acquistati in negozio (potevano rispondere ‘sì’ o ‘no’), la frequenza con cui i giocattoli venivano usati (7 opzioni di risposta da ‘mai’ a ‘tutti i giorni’) e, infine, una domanda aperta in cui i partecipanti potevano specificare il tipo di giocattolo utilizzato; alcune domande approfondivano le abitudini sessuali dei partecipanti (rapporti vaginali, anali e orali), la condivisione dei sex toys e le pratiche igieniche utilizzate, infine, domande volte ad esplorare la salute dei partecipanti, cioè se avevano avuto diagnosi negli ultimi sei mesi di HPV, BV, candida e altre infezioni.
Dai risultati è emerso che il 52.3% dei partecipanti utilizza o ha utilizzato sex toys: il 24.7% li usa una volta a settimana, il 26.4% li utilizza una volta al mese o più, il 14.7% li utilizza meno di una volta all’anno, e soltanto il 7.8% non li utilizza affatto. Per quanto riguarda le tipologie di giocattoli utilizzati, il più comune è il vibratore (54.5%), il 21.3% utilizza il dildo e il 9.3% ha utilizzato giocattoli legati alle attività BDSM (bondage, disciplina, sadismo, mascochismo). Tra gli oggetti segnalati con meno frequenza vi sono i giocattoli home – made come il soffione per la doccia, spazzolini elettrici e altri. L’uso di sex toys non varia in base all’età o allo status di single o in coppia. Inoltre, i partecipanti che più frequentemente utilizzano giocattoli di questo tipo, sono coloro che hanno un livello di istruzione più elevato e coloro che hanno dichiarato di essere lesbiche o bisessuali. Dai risultati emerge anche che l’uso di giocattoli sessuali è significativamente associato alla pratica di sesso orale e anale, oltre a quello vaginale, suggerendo a sua volta un’associazione degli stessi con un repertorio più ampio di pratiche sessuali. Il 78.3% ha affermato di non condividere i propri toys e il 87.7% rivela di non utilizzare custodie usa e getta. Il 96% dei partecipanti lava il proprio giocattolo, di cui il 71.5% prima di ogni utilizzo o dopo ogni utilizzo. Il disinfettante più utilizzato è acqua e il comune sapone intimo (69.7%). Fra coloro che sono soliti condividere i propri sex toys, il 25.5% ha avuto infezioni vaginali, di cui il 75.2% ha avuto infezioni da candida, contro il 16.8% di coloro che non li condividono.
In conclusione, i risultati dello studio indicano che l’uso di giocattoli sessuali è comune tra le donne canadesi e che i partecipanti utilizzano una varietà di giocattoli sessuali al fine di migliorare la loro vita. Inoltre, i risultati hanno ulteriori implicazioni per gli educatori e i professionisti così che possano promuovere l’uso di sex toys in un modo che sia piacevole e al contempo riconosca l’importanza dei comportamenti igienici ad essi associati, al fine di ridurre la possibilità di trasmettere infezioni tra i partner. Di grande interesse per la ricerca futura sarebbe approfondire i fattori contestuali e motivazionali che influiscono sui comportamenti di igiene delle donne.