Il desiderio sessuale può essere scatenato da stimoli esterni, ossia stimoli visivi, tattili, uditivi e olfattivi, oppure da stimoli interni, come ricordi o fantasie.
Tuttavia, pochi sono gli studi che hanno esaminato queste componenti del desiderio sessuale. Esso è caratterizzato da un aumento della frequenza e dell’intensità dei pensieri / fantasie sessuali verso un bersaglio (Basson, 2005, 2006, 2008), un aumento della volontà di raggiungere un obiettivo potenzialmente piacevole, ma a breve termine (Bianchi – Demicheli et al., 2016). Esso può essere innescato da un’ampia varietà di situazioni: parlare con una persona attraente, guardare immagini sensuali, fantasticare, annusare alcuni odori (Basson, 2005,2006; Kaplan, 1995; Ortigue e Bianchi – Demicheli, 2007, 2008). Ad eccezione di pazienti che soffrono di disturbo da desiderio sessuale ipoattivo (HSDD), che è definito, secondo il DSM IV, come “carenza persistente o ricorrente (o assente) di fantasie sessuali e desiderio sessuale”, che causa “marcata angoscia o difficoltà interpersonali”, ogni essere umano lo ha sperimentato nella sua vita. Pertanto, è interessato scoprire quali parti di una persona suscitano questo desiderio.
La presente indagine si è focalizzata, nello specifico, sugli stimoli visivi, con l’obiettivo di stabilire se esiste o meno un modello specifico di elaborazione visiva legato all’esplorazione sessuale di uomo e donna. In altre parole, gli autori volevano indagare quali parti del corpo sono più rilevanti nello stimolare il desiderio sessuale. A tal fine, la ricerca è stata condotta utilizzando il metodo eye –tracking mentre i partecipanti esprimevano un giudizio sul desiderio sessuale, durante la visualizzazione di stimoli visivi espliciti. I partecipanti alla ricerca sono stati 44 volontari eterosessuali single (22 uomini e 22 donne), con età media 25 anni.
Gli stimoli consistevano in 120 fotografie non erotiche di individui eterosessuali: esse raffiguravano figure femminili e maschili, della stessa fascia d’età dei partecipanti, attraenti in costume da bagno. Ciascuno doveva segnalare se sentiva o meno, per ogni stimolo presentato, il desiderio sessuale, ovvero la presenza di interesse sessuale e di pensieri sessuali o fantasie legate all’immagine rappresentata nella foto. Attraverso l’eye – tracker sono stati misurati due elementi: il numero medio di fissazioni e la durata totale di tutte le fissazioni (in secondi).Dai risultati è emerso che il 54.7% delle fotografie ha suscitato il desiderio sessuale negli uomini, i quali osservano il corpo più a lungo. Nello specifico il torace è stato fissato più a lungo rispetto alle zone genitali e addominali. Pertanto è stato possibile concludere che il corpo sembra essere, per gli uomini, più rilevante, rispetto al viso, per l’insorgenza di desiderio sessuale. Per quanto concerne le donne, nel 29.5% dei casi, le fotografie hanno suscitato il loro desiderio sessuale. Anche per loro, il corpo sembra essere più influente nello sviluppo del desiderio sessuale, precisamente l’addome viene osservato più a lungo rispetto al torace e all’area genitale. Tuttavia, emerge che gli uomini osservano l’area genitale con maggiore frequenza rispetto alle donne, le quali, al contrario, fissano l’addome più frequentemente rispetto agli uomini. Infine, per entrambi i sessi è ugualmente rilevante l’area toracica ai fini del desiderio sessuale.
In futuro, di grande interesse sarebbe, non soltanto approfondire questo tema per soggetti omosessuali, ma indagare come il desiderio sessuale si attivi di fronte a stimoli visivi raffiguranti delle coppie.