Le relazioni romantiche nascono inserite all’interno di un’ampia rete sociale, comprensiva di famigliari e amici (Sprecher et al. 2006; Wrighe & Sinclair, 2012), la quale esercita degli effetti. Questi ultimi si riferiscono al modo in cui l’approvazione della propria relazione da parte della rete aumenta gli esiti positivi della stessa, e come, al contrario, la disapprovazione sociale può portare alla sua cessazione (Felmlee, 2001).
Il presente studio ha due scopi principali: da un lato esaminare come le reazioni della rete sociale, che siano esse positive o negative, influenzino le relazioni romantiche, incluso la scelta del partner e lo sviluppo dell’amore e dell’impegno reciproco; dall’altro, considerare come le risposte ai tentativi di influenza sociale possano essere temperate dalla reattività psicologica. È, infatti, improbabile che le persone siano omogenee nelle loro reazioni di fronte ai tentativi di influenza altrui, così, questa ricerca offre un’indagine sulla reattività, intesa come caratteristica personale che può tamponare l’effetto della rete interpersonale. Nello specifico, Sinclair et al. (2015) hanno condotto tre studi in cui hanno esaminato l’influenza delle opinioni di parenti e amici sui sentimenti verso un partner romantico. Il primo studio consiste in un grande sondaggio (N=858), il secondo studio è un disegno di vignette in cui sono state manipolate le reazioni provenienti dalla rete sociale e, infine, il terzo studio consiste in un esperimento di laboratorio, basato su un gioco di incontri.
Studio 1: sondaggio
Gli autori hanno reclutato, attraverso un questionario online erogato presso una grande università, dei partecipanti (N=858) implicati in relazioni sentimentali, al fine di misurare la loro percezione delle opinioni della rete sociale e della qualità della relazione. Sono state incluse, inoltre, due scale di reattività psicologica (reattanza di sfida e reattanza indipendente), al fine di esaminare se le differenze individuali attutiscono l’impatto negativo della disapprovazione sociale. In particolare, la reattanza di sfida riflette il desiderio di fare il contrario di quanto consigliato da altri, mentre per reattanza indipendente si intende la resistenza emotiva ai tentativi di influenza percepiti.
Studio 2: vignette sperimentali
A ciascun partecipante (N=340), reclutati attraverso l’università tramite questionario online, è stato assegnato, in modo casuale, di leggere uno dei quattro scenari, relativi ad un partner romantico, in cui sono state manipolate la fonte delle opinioni (amici o parenti) e il tipo di opinione (approvazione o disapprovazione). I partecipanti hanno poi riferito le loro eventuali reazioni psicologiche innescate dallo scenario della vignetta propostagli e quanto si sarebbero impegnati nell’ipotetica relazione. In questo caso, la reattività psicologica è stata studiata come risposta alla situazione, piuttosto che come tratto individuale.
Studio 3: gioco di incontri virtuali
In quest’ultimo studio, è stato utilizzato un paradigma di incontri virtuali (Wright e Sinclair, 2012) per esplorare ulteriormente l’interazione della reattività psicologica e l’effetto della rete sociale. In particolare, in questo caso è stata considerata l’influenza della reattività psicologica sulle opinioni di terzi nelle primissime fasi dell’inizio di una relazione. Nel gioco di incontri virtuali, i partecipanti non impegnati in alcuna relazione sentimentale, hanno interagito online con due uomini o donne single e hanno ricevuto un feedback da parte di amici o parenti (approvazione o disapprovazione) sull’ipotesi che uno dei partner sarebbe stato un buon partner o meno. Nello studio 3, quindi è stato possibile valutare le reazioni degli individui (N=228) di fronte ad un appuntamento reale.
Risultati
Per quanto concerne gli effetti della rete interpersonale, dallo studio 1 è emerso che gli individui esprimono più amore e impegno verso il loro partner quando i membri della loro cerchia sociale sono di supporto. Inoltre, la reattività psicologica modera il rapporto tra le opinioni della rete e l’amore per il proprio partner. Nello specifico, un elevato livello di reattanza di indipendenza ha permesso ai membri delle coppie considerate di resistere alla minaccia della disapprovazione della rete, al punto da essere in grado di continuare ad amare il proprio partner indipendentemente dall’opinione sociale, piuttosto che reagire facendo l’esatto contrario di ciò che amici o genitori sostenevano (ad esempio, amare di più il partner disapprovato o amare dimeno il partner approvato). Lo studio 2 ha rivelato che le opinioni della rete possono causare differenze nell’impegno previsto verso un ipotetico partner e che l’effetto della rete interpersonale è mitigato dal fatto che i soggetti reagiscono alle opinioni. In particolare, l’approvazione dei membri della cerchia sociale innalza il grado di impegno che gli individui pensano di poter avere nei confronti di un potenziale partner romantico, così come la disapprovazione lo diminuisce. Inoltre, se gli individui, con il forte desiderio di prendere decisioni libere, credono che amici e parenti interferiscono con il loro processo decisionale romantico, essi mantengono le proprie valutazioni indipendentemente dalle opinioni altrui. Infine, lo studio 3 ha rivelato che il feedback di genitori e amici non riesce a influenzare in modo significativo il gradimento dei partecipanti o le valutazioni di un potenziale partner romantico in quei soggetti con alta reattanza indipendente.Pertanto, possiamo concludere che le persone con un elevato grado di indipendenza mantengono le proprie valutazioni anche di fronte all’opposizione della propria cerchia sociale. Inoltre, la percezione della minaccia alla propria autonomia decisionale circa la sfera romantica, può modificare le reazioni individuali di fronte alla disapprovazione di genitori o amici per quanto riguarda una vasta gamma di valutazioni del partner: percezione di amore, impegno, simpatia e caratteristiche positive del partner. Coloro con un basso livello di reattanza indipendente, invece, sono di gran lunga più vulnerabili al giudizio e alla disapprovazione altrui.