Uno studio pubblicato di recente su Evolutionary Psychological Science (Burch & Salmon, 2019) si è focalizzato sulla natura del rough sex (tradotto prevalentemente in italiano con “sesso spinto” o “sesso violento”) consensuale e, in particolar modo, sul motivo per cui viene preferito al sesso più tipico.
Nel corso degli anni, sono stati numerosi gli studi che si sono focalizzati sui dati derivanti dal rough sex inteso come aggressività e abuso sessuale, in particolare sullo stupro (Messing, Thaller e Bagwell 2014; Camilleri and Stiver 2014). Tuttavia, la mole di ricerche si restringe nel momento in cui il rough sex viene considerato come una pratica consensuale e preferito al sesso tipico da uno dei due partner o da entrambi. Ryan e Mohr, in una ricerca portata avanti nel 2005 hanno evidenziato come alcuni comportamenti aggressivi siano interpretati come giocosi dai partecipanti se essi si manifestano senza essere accompagnati da emozioni negative o ingiurie fisiche.
Alcuni dei comportamenti che rientrano nelle pratiche del rough sex sono tirare i capelli, mordere e stringere la gola; questi possono lasciare leggeri segni sul corpo, come rossori o lividi ma, in ogni caso, devono sempre essere condivisi e accettati da entrambi i partner (Burch & Salmon, 2019).
Al fine di determinare cosa comporta il rough sex e quali comportamenti lo innescano, ai partecipanti del presente studio è stata richiesta una loro personale definizione della pratica, con quale frequenza la mettono in atto e quali fattori e sensazioni sono stati associati al rough sex (Burch & Salmon, 2019).
Il campione era costituito da 734 studenti universitari, sia maschi che femmine. A ognuno è stato chiesto di rispondere a un breve questionario demografico e, in seguito, di descrivere le loro esperienze di rough sex. In particolare il focus degli autori era su domande relative alle diverse sensazioni tra sesso tipico e rough sex, quanto spesso adottavano questa pratica e sui principali comportamenti che mettevano in atto.
I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei partecipanti riferiva solo comportamenti leggermente aggressivi riguardo al rough sex (es. schiaffi, tirarsi i capelli, ed essere tenuti fermi/legati) e con una penetrazione rapida e violenta.
Nonostante sia gli uomini che le donne fossero principalmente d’accordo sui fattori che scatenavano il rough sex, vi era una differenza riguardo al fattore “gelosia sessuale”: gli uomini riferivano che gli elementi che rendevano loro gelosi (es. essere separati, essere traditi, attenzione della partner rivolta ad altri) aumentavano la probabilità che assumessero comportamenti sessuali violenti. Infine, le donne hanno riportato una tendenza leggermente superiore degli uomini a incominciare il rough sex e una minor latenza dell’orgasmo. Inoltre, esse riportavano anche una soddisfazione maggiore in questo tipo di pratica rispetto al sesso più tipico (Burch & Salmon, 2019).
In conclusione, il rough sex sembra essere un comportamento ampiamente ricreativo, innescato sia dal desiderio di novità sia dalla gelosia, che in molti casi può risultare addirittura più soddisfacente dei rapporti sessuali tipici.