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Primi appuntamenti e bugie bianche: la volontà di apparire attraenti contro il desiderio di onestà

Spesso durante i primi appuntamenti vorremmo presentarci per come siamo ma sperimentiamo anche la tendenza a mentire per apparire più desiderabili..

Di Carlotta Olivari

Pubblicato il 30 Gen. 2020

Una ricerca pubblicata di recente su Journal of Experimental Social Psychology indaga la tendenza degli individui a mentire durante i primi appuntamenti per aumentare la propria desiderabilità agli occhi del potenziale partner (Birnbaum, Iluz, & Reis, 2020).

 

Il sistema comportamentale degli esseri umani, volto alla ricerca di un partner sessuale, si è evoluto nel corso dei secoli per facilitare la riproduzione della specie (Birnbaum, Ein-Dor, Reis, & Segal, 2014). Le prime presentazioni e i primi appuntamenti, tuttavia, possono causare ancora una notevole tensione nelle persone, richiedendo particolari strategie volte a placare la sensazione di ansia e ad aumentare la loro desiderabilità agli occhi dell’altro (Ellison, Heino, & Gibbs, 2006).

Da un lato, vorremmo tutti essere in grado di presentarci per come siamo nella realtà, senza nascondere i nostri pregi e i nostri difetti, nella speranza di trovare qualcuno che sia davvero compatibile con noi (Swann, De La Ronde, &Hixon, 1994); dall’altro, abbiamo comunque la tentazione di renderci più attraenti agli occhi dell’altro, talvolta rischiando di mentire riguardo alle principali caratteristiche del nostro carattere (es. Hancock & Toma, 2009).

Il presente studio indaga la tendenza delle persone a mentire per apparire più apprezzabili agli occhi degli altri, ipotizzando che sia l’innesco sessuale a far sì che questo accada: infatti, sebbene diversi studi abbiano dimostrato che l’attivazione del sistema sessuale incoraggi le persone a mentire per aumentare la propria desiderabilità agli occhi del potenziale partner, non vi sono ancora dati rilevanti riguardo al modo in cui questa attivazione influisca sull’equilibrio tra il desiderio di essere onesti e quello di impressionare l’altro (Birnbaum et al., 2020).

I 120 partecipanti, tutti studenti universitari eterosessuali, riferivano di non essere coinvolti in relazioni romantiche all’inizio della ricerca. I soggetti sono stati divisi in un gruppo sperimentale (nel quale gli incontri previsti erano con il sesso opposto) e in un gruppo di controllo, nel quale non era presente un innesco sessuale (gli incontri erano tra persone dello stesso sesso).

Per indagare le circostanze psicologiche che avrebbero potuto amplificare la tendenza a creare un’immagine migliore agli occhi del partner, sono stati portati avanti 4 differenti studi: nel primo, i partecipanti venivano invitati a dare una propria opinione agli esaminatori riguardo a un determinato argomento e, una volta individuato un ipotetico partner (fino ad allora sconosciuto) con opinione contrastante, si andava a valutare quanti dicessero la verità riguardo ai diversi punti di vista; nel secondo, si esaminava la tendenza a cambiare opinione per compiacere il partner; nel terzo e nel quarto veniva chiesto ai partecipanti quanti partner sessuali precedenti avessero avuto e, in seguito, si andava a valutare se mentissero al partner su questo argomento (Birnbaum et al., 2020).

Il primo studio ha mostrato che, rispetto ai soggetti di controllo, il gruppo sperimentale aveva espresso più volte di essere d’accordo con un’opinione contraria sostenuta dal potenziale partner. Il secondo studio ha evidenziato come l’innesco sessuale abbia portato i partecipanti a uniformare le proprie preferenze con quelle del partner. Infine, il terzo e il quarto studio hanno rivelato che, in presenza un innesco sessuale, i partecipanti mentivano più spesso sul numero di partner precedenti che avevano avuto rispetto al gruppo di controllo.

In linea con i precedenti studi, nella ricerca qui riportata si conferma nuovamente come la presenza di un innesco sessuale possa portare un individuo a mentire all’altro per apparire più attraente e più compiacente rispetto a quello che sarebbe se, dal primo momento, si mostrasse totalmente sincero (Birnbaum et al., 2020).

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Birnbaum, G. E., Ein-Dor, T., Reis, H. T., & Segal, N. (2014). Why do men prefer nice women? Gender typicality mediates the effect of responsiveness on perceived attractiveness in initial acquaintanceships. Personality and social psychologybulletin, 40(10), 1341-1353.
  • Birnbaum, G. E., Iluz, M., & Reis, H. T. (2020). Making the right first impression: Sexual priming encourages attitude change and self-presentation lies during encounters with potential partners. Journal of Experimental Social Psychology, 86, 103904.
  • Ellison, N., Heino, R., & Gibbs, J. (2006). Managing impressions online: Self-presentation processes in the online dating environment. Journal of computer-mediated communication, 11(2), 415-441.
  • Hancock, J. T., &Toma, C. L. (2009). Putting your best face forward: The accuracy of online dating photographs. Journal of Communication, 59(2), 367-386.
  • Swann Jr, W. B., De La Ronde, C., &Hixon, J. G. (1994). Authenticity and positivity strivings in marriage and courtship. Journal of personality and social psychology, 66(5), 857.
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