expand_lessAPRI WIDGET

L’ Attention Training Tecnique e i suoi effetti benefici sullo stress degli studenti universitari

Una tecnica usata per intervenire sul rimuginio è l’Attention Training Tecnique, la cui efficacia è stata testata in un campione di studenti universitari

Di Carlotta Olivari

Pubblicato il 13 Nov. 2019

Uno studio recentemente pubblicato su Frontiers in Psychology ha indagato gli eventuali effetti del Training Attentivo (Attention Training Tecnique – ATT) sullo stress, in un campione di studenti universitari di età compresa tra i 19 e i 43 anni.

 

Secondo il Self-Regulatory Executive Function model (S-REF) di Wells e Matthews (1994), le reazioni di stress sono dovute a pensieri rimuginativi sui quali ci concentriamo e che attivano la cosiddetta Cognitive Attentional Syndrome (CAS), ovvero una modalità di pensiero caratterizzata da processi di elaborazione dell’informazione focalizzati sul rimuginio.

Una tecnica sviluppata sulla teoria della CAS e utilizzata per intervenire sul pensiero rimuginante è l’ Attention Training Tecnique (ATT), il cui scopo è quello di dirigere l’attenzione su un compito uditivo. Inizialmente, il paziente viene invitato a concentrarsi su un suono dell’ambiente, come il ticchettio dell’orologio, senza lasciarsi distrarre da altri rumori (attenzione selettiva); secondariamente, il terapeuta induce il paziente a spostare l’attenzione su rumori più distanti come, per esempio, il rumore del traffico o il vociare delle persone per strada, senza lasciar andare del tutto il primo suono sul quale si era soffermato (cambio di attenzione; Wells, 1990).

Avendo l’ATT dimostrato la propria efficacia su disturbi dello spettro ansioso e depressivo, gli autori del presente studio (Myhr et al., 2019) si sono domandati se questi stessi effetti benefici si potessero ottenere anche sulle manifestazioni di stress, in particolare quello esperito dagli studenti universitari.

Le teorie di riferimento utilizzate nella ricerca sperimentale sono la Transaction Theory of Stress (Lazarus & Folkman, 1984), che vede nella situazione stressante una condizione che l’individuo non riesce ad affrontare efficacemente per la mancanza delle risorse necessarie e l’S-REF model che invece collega le manifestazioni di stress alla ruminazione, al rimuginio e alla sensazione del mancato controllo sui propri pensieri.

Lo studio si propone di indagare gli effetti dell’ Attention Training Tecnique sulla meta-preoccupazione di studenti universitari sotto stress; un gruppo sperimentale e uno di controllo, per un totale di 48 soggetti, sono stati reclutati al fine di analizzare l’ipotesi.

Ai partecipanti sono stati somministrati il Perceived Stress Scale 14 (PSS-14) e il Meta-WorryQuestionnaire (MWQ) per avere una misura rispettivamente dello stress percepito e del livello della meta-preoccupazione e sono state testate le differenze tra i due gruppi.

I risultati mostrano che vi è una differenza statisticamente significativa tra il gruppo che ha seguito l’ATT e il gruppo di controllo. Inoltre, il gruppo sperimentale, ha mostrato in seguito a 4 settimane di applicazione della tecnica, una diminuzione dello stress significativa e una diminuzione (non significativa) della meta-preoccupazione rispetto alla condizione iniziale.

Questi risultati preliminari aprono la strada a possibili ricerche future nel medesimo campo d’interesse, possibilmente con un campione più numeroso e variegato.

 

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Pensieri e rimuginio: un pericoloso dispendio di energia per la mente!
Pensieri e rimuginio: un pericoloso dispendio di energia per la mente!

Vari disturbi mentali sono teorizzati come frutto di un' eccessiva attività mentale, dispendio dissennato di energie. E' il caso del famigerato rimuginio. 

ARTICOLI CORRELATI
Cosa sappiamo sull’ADHD negli adulti?

Nell'ultimo decennio le ricerche sull'ADHD negli adulti hanno fatto luce su temi prima trascurati sottolineando l'importanza della diagnosi

Suonare uno strumento musicale può migliorare alcune funzioni cognitive

Un recente studio ha messo in luce che suonare uno strumento musicale può avere degli effetti positivi a livello cerebrale, scopriamo quali

cancel