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La seduzione delle bugie (1999) di Paul Ekman – Recensione del libro

La seduzione delle bugie di Paul Ekman offre spunti interessanti e incuriosisce il lettore che voglia accostarsi all’intrigante mondo della bugia

Di Stefania Esposito

Pubblicato il 22 Lug. 2019

In questo saggio, Paul Ekman pone l’attenzione del lettore sulla bugia: un atto creativo, una sorta di “arte”, che richiede una serie di capacità, tanto per essere esercitata efficacemente, quanto per venire smascherata.

Il testo contiene, peraltro, una prefazione del compianto Aldo Carotenuto sulla menzogna e sul mentire. Uno sguardo sulla funzione protettiva della bugia, vista come mezzo per “conservare un margine di libertà”, uno spazio di felicità nel quale sia possibile fare ciò che desideriamo, senza sperimentare il rammarico.

Nell’adulto, la menzogna è inquadrata – quando non si tratta di bugiardi patologici – come una sostanziale liberazione, un utile “mezzo di fuga” dalle pressioni interne delle responsabilità e dei sensi di colpa; nel bambino, inizialmente, la menzogna si presenta come un istinto naturale che consente l’esercizio della fantasia. Diventerà in seguito uno strumento di evitamento della punizione.

La seduzione delle bugie: un viaggio nella complessità della comunicazione

Le illuminanti ricerche di Ekman hanno permesso di individuare una serie di indizi, rintracciabili nella complessità della comunicazione umana (aspetti verbali, non verbali e paraverbali) che, se attenzionati globalmente, possono svelare incongruenze significative.

Parole, pause, espressioni facciali, timbro della voce, movimenti del capo, gestualità, postura, frequenza respiratoria, rossore o pallore del volto, sudorazione, sono alcuni esempi degli elementi da tenere contemporaneamente in considerazione: anche per questo motivo, sottolinea l’autore, scoprire le bugie non è semplice. Inoltre, smascherare un bugiardo implica una capacità, perfezionabile, che non tutti possiedono o desiderano possedere (in molte occasioni, ad esempio, tra il bugiardo e la vittima si verificano collusioni involontarie, poiché si preferisce non conoscere la verità).

In ogni caso, l’autore precisa che non tutti gli indizi delle bugie possiedono la stessa affidabilità. Ekman opera una distinzione tra le sorgenti comunicative maggiormente manipolabili (come le parole) e quelle che con maggior difficoltà il bugiardo può tenere sotto controllo, quali ad esempio il tono della voce, la postura, la gestualità, i movimenti del corpo. La sorgente in assoluto più ricca a livello comunicativo è quella delle espressioni facciali.

La seduzione delle bugie..sui nostri volti

Ekman è ideatore del Sistema di Decodificazione dei Movimenti Facciali (FACS – Facial Action Coding System) finalizzato alla misurazione della contrazione dei muscoli facciali. Attraverso le espressioni facciali, infatti, è possibile rintracciare le informazioni sullo stato emotivo della persona e in base alla frequenza e all’intensità delle emozioni mostrate, si possono individuare stati cognitivi ed affettivi di base. L’autore ritiene che tra gli indizi più interessanti per un “cacciatore di bugie” vi siano i segnali facciali rapidi: mutamenti veloci dell’attività neuromuscolare in grado di modificare visibilmente, per pochi secondi, l’aspetto del volto.

Il nostro volto parla, dunque, e Ekman dedica il suo impegno a cogliere l’informazione trasmessa dalle espressioni, nella sua complessità (eventi antecedenti l’espressione, pensieri della persona; progetti, aspettative e ricordi; condizione psicologica; stato d’animo; che cosa le piacerebbe fare dopo; cosa vorrebbe che facesse la persona che ha causato il suo stato d’animo; emozione sperimentata). Tuttavia, scrive l’autore, impegnato nella ricerca sin dagli anni ’50,

molto resta ancora da imparare sulla menzogna.

In conclusione, definirei questo lavoro un saggio brillante e ricco di spunti interessanti, che non manca di incuriosire e affascinare il lettore che voglia accostarsi e “aprire una finestra” sull’intrigante mondo della bugia.

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SCRITTO DA
Stefania Esposito
Stefania Esposito

Psicologa e Psicoterapeuta

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Ekman P. (1999). La seduzione delle bugie. Di Renzo Editore
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