Secondo un recente studio, elevati livelli di stress quotidiano sono associati ad un maggior utilizzo di Facebook. In particolare, questa associazione sembrerebbe rafforzarsi per i soggetti aventi un basso livello di supporto sociale nella vita reale, che li porterebbe a ricercare virtualmente tale supporto.
Quando si è stressati ricevere conforto da parte di amici virtuali, presenti sui social network, può essere una vera e propria fonte di conforto. Tuttavia, se al “supporto virtuale” viene a mancare un “supporto reale”, dato da relazioni face to face, il soggetto potrebbe addirittura sviluppare una dipendenza da social network. Questo è il risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori tedeschi presso l’università della Ruhr.
Lo studio
Il campione dello studio era composto da 309 soggetti di età compresa tra i 18 e i 56 anni che, al momento dello studio, possedevano un account Facebook. Attraverso questo social network i soggetti hanno compilato un sondaggio online che ha permesso ai ricercatori di valutare il loro livello di stress e la percezione che essi avevano del supporto sociale sia virtuale (tramite i social network) sia reale (attraverso le relazioni face to face). Inoltre, è stata indagata l’intensità dell’utilizzo di Facebook (frequenza di utilizzo, durata dell’uso in minuti e interazione dell’uso di Facebook sulla vita reale) ed il livello di FAD (Facebook Addiction Disorder) attraverso l’utilizzo dello strumento BFAD (Bergen FAcebook Addiction Disorder; Andreassen et al., 2012) un questionario self report che indaga i criteri principali della dipendenza da Facebook (salienza, tolleranza, modifica dell’umore, recidiva, ritiro e conflitto).
I due risultati più significativi che emergono da questo studio sono:
- Elevati livelli di stress quotidiano sono associati ad un maggior utilizzo di Facebook. In particolare, questa associazione sembrerebbe rafforzarsi per i soggetti aventi un basso livello di supporto sociale nella vita reale che li porterebbe a ricercare virtualmente tale supporto. Al contrario, l’associazione, tra stress e utilizzo di Facebook, sembrerebbe diminuire per quei soggetti che nella vita reale percepiscono maggior supporto.
- Un intenso utilizzo di Facebook può predisporre maggiormente a sviluppare una dipendenza da esso, specialmente nel caso in cui il social si fa portatore di supporto sociale.
In conclusione
Stando ai criteri di dipendenza individuati da Andreassen e colleghi (2012), questi risultati potrebbero fornire delle linee guida per un’azione preventiva, oltre che terapeutica, nei casi di soggetti aventi problematiche di dipendenza da social network. Tuttavia, è bene ricordare che sebbene i criteri individuati da Andreassen e colleghi (2012) erano già stati usati in passato per descrivere altre tipologie di dipendenze comportamentali (Griffiths, 2005), il FAD non rientra nell’attuale DSM 5, quindi è opportuno leggere questi risultati con estrema cautela. Inoltre, considerando il minor utilizzo di Facebook da parte dei giovani negli ultimi anni, sarebbe interessante riproporre il medesimo studio sul social network Instagram che, ad oggi, sembrerebbe essere maggiormente popolare fra i giovani.