Provare ansia in situazioni sociali è normale, il libro Stop all’ansia sociale ci insegna però che non possiamo evitare il giudizio degli altri in quanto giudicare e avere opinioni sulle altre persone fa parte della natura umana.
Il disturbo d’ansia sociale è comune e diffuso: sembra infatti che ne soffra almeno il 6% della popolazione generale. Il disturbo affligge sia uomini che donne e tende a svilupparsi dalla prima adolescenza. Chi ne soffre teme il giudizio degli altri sia durante la messa in atto di una performance, come ad esempio parlare in pubblico, sia durante le normali azioni della quotidianità, come entrare in un negozio per fare acquisti. Una persona con un disturbo d’ansia sociale tende ad affrontare le situazioni temute con un carico di tensione molto elevato e arriva addirittura a evitarle completamente. Inoltre, non è raro che chi soffre di ansia sociale usi l’alcool o altre sostanze allo scopo di moderare l’ansia e diminuire la sofferenza.
Come è possibile spiegare tale disturbo? Per ragioni evoluzionistiche, il cervello identifica il rifiuto sociale come una grave minaccia: infatti all’epoca dei nostri antenati vivere in gruppo era essenziale per aiutarsi reciprocamente a cacciare, a procurarsi il cibo, a crescere i figli e a difendersi dai pericoli, ma al giorno d’oggi di solito il rifiuto è un normale evento sociale che non implica gravi conseguenze.
Il libro Stop all’ansia sociale. Strategie per affrontare e gestire la timidezza spiega che è normale continuare a provare ansia e non possiamo evitare il giudizio degli altri in quanto giudicare e avere opinioni sulle altre persone fa parte della natura umana.
I contenuti del libro
Chi soffre di ansia sociale tende a percepire e immaginare di essere costantemente al centro dell’attenzione nelle situazioni sociali e teme di essere giudicato negativamente. L’ansia non compare solo durante l’evento, ma è anche anticipatoria e relativa al post-evento, ossia una persona continua a provare sofferenza anche dopo aver affrontato la situazione temuta. Questo comporta una diminuzione della qualità di vita per queste persone, dato che si è portati a privarsi di varie attività piacevoli e/o importanti come, ad esempio, mangiare al bar con gli amici, andare a una cena e perseguire altri obiettivi che implicano l’esposizione in pubblico nonché la possibilità di essere giudicati.
Il libro Stop all’ansia sociale, oltre a fornire una descrizione esaustiva del funzionamento di una persona con il disturbo d’ansia sociale, spiega le tipiche distorsioni cognitive e i vari fattori di mantenimento del disturbo, espone inoltre diversi esercizi sia per il trattamento, sia per affrontare le ricadute.