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Le abilità cognitive sono affamate: gli effetti dell’insicurezza alimentare nell’infanzia e nella prima adolescenza

Un recente studio ha indagato gli effetti dell'insicurezza alimentare precoce e cronica sulle capacità di apprendimento a 12 anni.

Di Erica Benedetto

Pubblicato il 26 Apr. 2019

Aggiornato il 07 Mag. 2019 13:39

Con il termine insicurezza alimentare si intende l’accesso limitato ad alimenti sufficientemente genuini e nutrienti.

 

Una recente ricerca condotta dall’Imperial College di Londra e il BITS Pilani di Goa dimostra che l’ insicurezza alimentare, ovvero l’accesso limitato ad alimenti sufficientemente genuini e nutrienti, ha effetti negativi sulle abilità di apprendimento degli adolescenti indiani. Il team di ricerca ha indagato le disuguaglianze nei risultati relativi all’apprendimento a 12 anni. Lo stesso team ha poi esaminato se l’ insicurezza alimentare all’età di 5, 8 e 12 anni fosse correlata a punteggi più bassi nei test a 12 anni.

Circa il 47% dei bambini partecipanti allo studio ha sperimentato, ad un certo punto della propria vita, uno stato di insicurezza alimentare in famiglia (saltare i pasti, mangiare meno del necessario e la reale mancanza di cibo in tavola per problemi economici). Il 18% delle famiglie più benestanti che hanno partecipato allo studio ha ugualmente sperimentato insicurezza alimentare, sottolineando che questo non è un problema esclusivamente economico.

Insicurezza alimentare e apprendimento

È emerso che l’ insicurezza alimentare, a ogni età, influenza l’apprendimento: i risultati hanno mostrato, infatti, nella prima adolescenza un vocabolario meno vasto come anche bassi punteggi nella lettura, in matematica, nel linguaggio locale (Telegu) e in Inglese. In particolare, i bambini che ne hanno sofferto a 5 anni o in maniera cronica hanno ottenuto i punteggi più bassi su ogni compito. Un’ insicurezza alimentare precoce e cronica si è dimostrato dunque il più potente predittore di deterioramento delle abilità cognitive a 12 anni, soprattutto nello sviluppo del vocabolario e della lettura. L’ insicurezza alimentare nella seconda metà dell’infanzia e nella prima adolescenza era associata più a disfunzioni in abilità matematiche e nell’inglese.

Gli effetti dell’ insicurezza alimentare sono vari e colpiscono diverse abilità: quella di lettura, di costruzione di un vocabolario vasto, l’abilità matematica e nell’acquisizione di una lingua straniera. L’ insicurezza alimentare, quindi, nelle fasi precoci di vita potrebbe intaccare lo sviluppo di queste abilità di base. In particolare, sulla matematica ha effetti immediati e a lungo termine.

Le conseguenze di questo tipo di insicurezza si riflettono sulla salute e sul benessere economico futuro, importante non solo per gli individui ma anche per lo sviluppo economico dell’intero paese. Il presente studio è stato pertanto condotto con l’obiettivo di creare programmi educazionali indirizzati a bambini ad alto rischio di insicurezza alimentare. Inoltre, l’obiettivo è quello di utilizzare I risultati per programmi alimentari e altre iniziative sociali in modo da sensibilizzare al tema.

In base ai risultati riguardanti I bambini di 5 anni, i ricercatori consigliano:

  • Rinforzo alimentare nelle strutture educative, per esempio includendo la colazione o delle razioni da portare a casa nelle aree a rischio
  • Aumentare il contenuto nutrizionale del cibo ricevuto nei sistemi di distribuzione pubblici per le famiglie con figli in età pre-scolare
  • Migliorare la generale qualità dell’educazione per assicurare un vantaggio futuro

I risultati del presente studio sottolineano come anche le primissime esperienze di insicurezza alimentare possono avere effetti a lungo termine, durante il corso di tutta la vita, effetti che prescindono dal tipo di scolarizzazione e dalle caratteristiche individuali dei bambini (come indagato nel presente studio).

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