Si è svolto il 2 Febbraio scorso a Palermo, presso l’Ordine dei Medici della Provincia di Palermo, l’evento di presentazione del Progetto Stop-phone.
Il Progetto Stop-phone è un’iniziativa promossa dall’ASP di Palermo con il coinvolgimento attivo di diverse realtà istituzionali, studenti, docenti, famiglie, pediatri e operatori della sanità, e che si snoderà in due anni di attività e cinquanta mila ore di intervento nelle scuole del distretto 42 della ASP palermitana che comprende otto comuni in totale, oltre Palermo, tra gli altri, Monreale.
Obiettivo del progetto, promuovere un corretto e consapevole uso dei telefoni cellulari, attraverso un’informazione capillare sui rischi di un loro utilizzo improprio a danno della salute fisica e psicologica.
Stop-phone: le conseguenze fisiche e psicologiche di un uso scorretto del cellulare
Durante il Convegno si sono succeduti diversi momenti di informazione e dibattito in cui le tematiche psicologiche sono state al centro della discussione, attraverso una disamina preliminare delle cifre allarmanti del fenomeno.
Secondo i dati Istat del 2011, che comunque risultano per molti versi obsoleti – commenta Daniela Segreto, Dirigente Servizio 5 Promozione della Salute Assessorato Regionale della Salute DASOE – tra il 2000 e il 2011 si è arrivati a circa il 93% di giovani tra gli 11 e i 17 anni utilizzatori di cellulari, con danni potenziali per la salute, sia fisica che psicologica.
Da un punto di vista psicologico oggi assistiamo al fatto che il cellulare non favorisce, anzi ostacola, il tempo dell’elaborazione, della ponderazione, parlando alla pancia e non alla razionalità, oltre che portare a diminuire, a volte annullare, la distanza tra sfera pubblica e privata – dice Daniele La Barbera, direttore dell’unità operativa di Psichiatrica del Policlinico Giaccone di Palermo– Una dipendenza che si traduce in ristretti spazi per il pensiero riflessivo e in un comportamento compulsivo di spessore clinico: basti pensare che gli utilizzatori compulsivi possono entrare in contatto con il cellulare fino a dieci mila volte al giorno.
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Ai rischi psicologici si sommano quelli fisici, in particolare posturali.
Secondo recenti ricerche, stare curvati sul cellulare a scambiare messaggi crea notevoli problemi posturali – dichiara Daniele Giliberti, Esperto Vivi Sano Onlus – Basti pensare che un’inclinazione del collo di trenta gradi corrisponde a un peso di diciotto chilogrammi che la nostra cervicale deve sopportare, con progressivo danneggiamento dei tessuti muscolari.
Se i rischi di un abuso sono notevoli, grande importanza assume il principio di precauzione, legato a una minimizzazione dell’esposizione, e l’assunzione di accorgimenti per un uso consapevole, intelligente, moderato dei dispositivi elettronici, evitando comportamenti quali quello di addormentarsi ascoltando musica con cuffie auricolari o far giocare i bambini con un tablet connesso alla rete come se si trattasse di un innocuo divertimento.
Tutti comportamenti funzionali che permetteranno al cellulare di migliorare la nostra vita e non di dominarla, cristallizzandosi in dipendenze malsane, dannose per la salute e per la vita.