La Stanza è un progetto ideato e portato avanti da alcuni giovani cinefili provenienti da Milano e Modena e determinati a mettere anima, corpo e videocamere per raccontarvi una storia di emozioni e psicologia.
Federico Paglia
Che impatto può avere nella nostra vita un dolore?
Quante volte ci è capitato di dover affrontare un evento traumatico e di dover ricercare in noi stessi la forza per superarlo?
Parlando coi nostri coetanei, sempre più spesso veniamo a sapere che molti di noi si rivolgono ad uno psicoterapeuta per capire cos’è che in certi momenti ci procura pensieri negativi, ci fa sentire inadeguati e ci blocca nella vita quotidiana.
Nella maggioranza dei casi riscontriamo un beneficio dal percorso psicoterapeutico e a parer comune risulta utile nel darci gli strumenti chiave per capire da dove nasca il nostro malessere. Inoltre è d’aiuto nel trovare la consapevolezza necessaria a credere in noi stessi e nelle potenzialità che abbiamo per superare tale sofferenza.
La stanza: cosa racconteremo
Vorremmo raccontare la storia di Giacomo, un ragazzo quasi ventenne che si trova a dover affrontare un dolore nato in età adolescenziale e causato dalla perdita di un famigliare. Deciderà di affrontare il “mostro”, che come un parassita negli anni si è insediato in lui, iniziando ad andare da uno psicologo.
La Stanza è un progetto ideato e portato avanti da alcuni giovani cinefili provenienti da Milano e Modena e determinati a mettere anima, corpo e videocamere per raccontarvi una storia di emozioni e psicologia.
Il cortometraggio nasce dalla volontà della regista, Camilla Pez, di fondere i suoi studi universitari di psicologia e l’esperienza da paziente di psicoterapia con la passione per il Cinema, per riuscire a raccontare una situazione a lei cara e comune a tutti noi.
Il tema della storia è il rapporto che ognuno di noi ha, ha avuto o avrà con un proprio dolore.
Una delle particolarità del cortometraggio è quella di mostrare tale relazione da un insolito punto di vista. Con esso vorremmo invitare lo spettatore a riflettere sul rapporto che ha con la propria sofferenza e sui suoi aspetti positivi e negativi.
L’obiettivo finale che ci siamo posti è quello di far partecipare il cortometraggio a festival nazionali ed internazionali e di distribuirlo a varie associazioni, organizzazioni ed enti che incoraggiano la psicoterapia come percorso d’aiuto.
Di seguito forniamo i link per sostenerci e dare forma al nostro progetto: