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Diversamente sano: Liberi di essere folli (2018) – Recensione del libro e intervista all’autore 

'Diversamente Sano' destruttura il concetto di patologia mentale: e se il comportamento patologico non sia altro che una forma di potenzialità inespressa?

Di Stefania Esposito

Pubblicato il 09 Feb. 2018

Diversamente Sano destruttura, infrangendo gli apparati teorici, il concetto di patologia mentale. Tutto ha origine da una domanda pungente: “Siamo proprio sicuri che quello che viene da tutti considerato come comportamento Patologico non sia in realtà una forma di potenzialità inespressa?

 

Una domanda che guida Antonio Cerasa, neuroscienziato e ricercatore CNR, vincitore del premio per la Divulgazione Scientifica “Giancarlo Dosi” 2017,  lungo questo nuovo ed interessante lavoro.

Le voci del libro Diversamente Sano siedono allo stesso tavolo, e sono quelle di un Neuroscienziato, uno Psicologo, uno Psichiatra ed un Sociologo. Insieme, per discutere in una nuova ottica (quella della psicologia positiva) di alcune tra le più moderne e particolari patologie della mente: ortoressia, fobia sociale, dipendenza affettiva, dipendenza patologica da internet, incontinenza emotiva, sindrome di Pollyanna.

Esplorando comportamenti considerati patologici, i 4 commensali si impegnano a ricercarne l’essenza, spogliando l’osservazione e le indagini interpretative dalle eccessive sovrastrutture teoriche di una società egodistonica, che tende a produrre costantemente distorsioni. Frustrazione, ricerca incessante di un’idea che armonizzi i bisogni individuali, insoddisfazione profonda: queste le caratteristiche della società contemporanea, nella quale i disturbi mentali crescono e si diversificano con una rapidità che inibisce l’efficacia delle classificazioni e che assottiglia, sfuma o ingloba i confini tra ciò che si ritiene “sano” e ciò che invece viene definito “malato”.

Saranno proprio i 4 ad ipotizzare l’esistenza ed a lanciarsi nella ricerca di un punto di EgoSintonia, sia nella malattia mentale che tra le proprie competenze e conoscenze; un confine, un tratto sottile nel quale normalità, psicopatologia e malattia psichiatrica si incontrano e che – se focalizzato – può permettere alla persona di vivere con maggior libertà la propria particolare attitudine.

Un lavoro decisamente ambizioso, Diversamente Sano, che consente di reinterpretare – e di porgere al lettore -ciascun comportamento in una nuova veste, anche alla luce delle ultime scoperte delle neuroscienze cognitive e delle ultime evidenze sociologiche ed epidemiologiche.

Un libro “estremo”, provocatorio, acuto, che rischia di farsi amare o detestare. Che sa parlare di confini e prova coraggiosamente a valicarli, che si radica nel contesto sociale contemporaneo per poterlo trascendere, che si impernia sulla psicopatologia per superarla: alla ricerca di una egosintonia smarrita, lungo il viaggio narrativo saranno le voci di 6 pazienti (immaginari?) a testimoniare la propria modalità di raggiungerla, attraverso il racconto della loro vita.

Diversamente Sano – Intervista all’autore Antonio Cerasa

Intervistatrice: Dottor Cerasa, come nasce questo libro?

 Dr. Antonio Cerasa: Diversamente Sano nasce da una semplice considerazione statistica. In branche mediche come la neurologia e la psichiatria, la ricerca scientifica da oltre 30 anni ha investito centinaia di miliardi di euro principalmente per la caratterizzazione biologica dei sintomi clinici. Questo sforzo mondiale ha prodotto un’enorme conoscenza, senza tuttavia contribuire sensibilmente al miglioramento della salute mentale dei pazienti. Diversamente Sano adotta il mood della corrente scientifica Americana “Psicologia Positiva”, per proporre un nuovo punto di vista in cui, accanto alla caratterizzazione biologica dei sintomi, si ritiene indispensabile un lavoro specialistico di potenziamento delle specifiche virtù e le capacità del paziente, poiché queste ultime possono contribuire a migliorare la qualità della vita e la riduzione dei sintomi.

Intervistatrice: Dunque un lavoro che appare provocatorio, oltre che decisamente interessante. Ci racconta quale aspetto di Diversamente Sano, a suo avviso, lo rende ulteriormente originale?

Dr. Antonio Cerasa: Il tratto distintivo di Diversamente Sano, rispetto alle migliaia di libri che parlano della malattia psichica, è che il saggio non è scritto in prima persona dall’autore, ma si sviluppa lungo più piani narrativi. La regia della comunicazione letteraria viene comunque lasciata ai pazienti, alle loro storie di vita, alle loro strategie di adattamento. Il piano (o meglio, tavolo) comunicativo dei  4 “commensali clinici” li vedrà invece offrire i rispettivi punti di vista e quindi le differenti competenze e lenti focali di osservazione, che tenderanno poi a convergere – con l’aiuto dei pazienti – nella ricerca comune dell’egosintonia.

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Stefania Esposito
Stefania Esposito

Psicologa e Psicoterapeuta

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Cerasa, A. (2018). Diversamente Sano: liberi di essere folli. Hoepli editore
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