È deceduto pochi giorni fa, il 17 aprile, Jaak Panksepp, importante psicologo, neuroscienziato e psicobiologico statunitense di origine estone. È stato una figura di spicco delle cosiddette “neuroscienze affettive” – quella che negli ultimi anni si sono affermate come approccio di riferimento nello studio delle emozioni e dei loro meccanismi neurali.
Nel testo “Archeologia delle mente”, recentemente tradotto in italiano da Cortina, Jaak Panksepp riporta una sorprendente quantità di dati sulla localizzazione, sulla funzione e sulle conseguenze di sette circuiti emozionali di base, situati nelle zone filogeneticamente più antiche del cervello, che si sono evolute e selezionate nel corso di milioni di anni permettendo la sopravvivenza dell’uomo e di altre specie animali. Queste emozioni di base sono indicate con lettere maiuscole per sottolineare il fatto che se ne conosce l’esatta localizzazione nel cervello: SEEKING (sistema della ricerca / entusiasmo / curiosità verso il mondo esterno, RAGE (sistema della rabbia), FEAR (sistema della paura), LUST (sistema del desiderio di accoppiamento), CARE (sistema di cura e accudimento), PANIC (sistema del panico) e PLAY (sistema del gioco). Secondo il modello di Panksepp, questi sette sistemi affettivi di base definiscono sette bisogni di base che “sentiamo” in maniera irriflessiva e sui quali poi costruiamo la nostra vita mentale consapevole.
Sicuramente, tutti i bisogni emotivi individuati da Panksepp erano stati già descritti in vari modelli clinici, da Freud a Erikson, da Jung a Beck. Tutti questi modelli, però avevano il torto di privilegiare un solo sistema emotivo, in genere a scapito degli altri che erano fatti derivare da quello preferito. Ad esempio la psicoanalisi freudiana che tentava di derivare tutto dal desiderio sessuale. Il lavoro di Panksepp ha fornito una base biologica consente di validare definitivamente varie intuizioni cliniche, e per questo verrà sicuramente ricordato.
Diego Sarracino e Giovanni Maria Ruggiero
E’ mancato Jaak Panksepp, famoso neuroscienziato e psicobiologo originario dell’Estonia.
Jaak Pankseep, che viveva e insegnava da anni negli Stati Uniti, è diventato famoso per le sue ricerche sulle emozioni dal punto di vista neuroscientifico (è lui ad aver coniato il termine affective neuroscience, neuroscienze affettive) e per le estese ricerche sulla risata negli animali non umani.
In recent years, Jaak Panksepp turned the spotlight on degus as a model for social neuroscience. We will be honoring that legacy. https://t.co/NsRcsfTZ0Z
— NInSEL (@ninsellab) April 19, 2017
Sad news out of #wsu. Dr Jaak Panksepp passed away last night after a long battle with cancer. Thoughts & prayers. He will be sorely missed.
— Ryan McLaughlin (@RyanMcPickle) April 18, 2017
Gli articoli di State of Mind in cui è citato: Jaak Panksepp