L’insonnia, secondo la ricerca pubblicata sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology, è associata ad un aumentato rischio di infarto e ictus.
Insonnia e rischio di infarti e ictus
Secondo il Dottor Qiao Lui, il sonno è importante per il recupero biologico e occupa all’incirca un terzo del tempo della nostra vita. Nella società odierna sempre più persone si lamentano di soffrire di insonnia. Secondo alcuni dati, circa un terzo della popolazione in Germania ha affermato di soffrire di sintomi di insonnia.
Recenti ricerche hanno constatato che vi è una associazione tra i sintomi di insonnia e i disturbi cardiovascolari (infarto del miocardio, malattie coronariche, insufficienza cardiaca), ictus, o una combinazione di più di tali patologie.
I sintomi dell’insonnia includono la difficoltà ad addormentarsi, difficoltà a mantenere il sonno, e/o un risveglio mattutino precoce.
Gli autori hanno intervistato circa 160.867 soggetti; dalle analisi di tali dati sono emerse significative associazioni tra i sintomi dell’insonnia e l’aumentato rischio di soffrire di malattie cardiovascolari e ictus.
In particolare sembra che chi ha difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno, corra più alti rischi di soffrire di disturbi cardiovascolari e ictus.
I meccanismi alla base di tali collegamenti non sono attualmente molto chiari. Studi precedenti hanno dimostrato che l’insonnia altera il metabolismo e le funzioni endocrine di chi ne soffre, aumentando l’attivazione sinaptica e la pressione sanguigna; e questi sono tutti fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e ictus.
In conclusione, i disturbi del sonno sono molto comuni e a volte anche sottovalutati perché non si calcolano i rischi clinici sia a livello psicologico che prettamente somatico. Per questo una buona consapevolezza di tali fenomeni per aumentare la conoscenza e consapevolezza di tali sintomi, potrebbe incoraggiare le persone a cercare aiuto e ad attuare interventi per una adeguata igiene del sonno.