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La connessione tra stati religiosi e consumo di materiale pornografico

Uno studio ha indagato l'eventuale relazione esistente tra religione e consumo di pornografia tramite internet e sono emersi risultati interessanti.

Di Greta Lorini

Pubblicato il 07 Apr. 2017

Religione e consumo di pornografia: Un’indagine condotta a livello nazionale, negli USA, ha scoperto che l’essere religiosi è connesso all’ effettuazione maggiore di ricerche sul web di materiale pornografico.

 

Lo studio sulla connessione tra religione e consumo di pornografia su internet

Lo studio, pubblicato sul Journal of Sex Research, ha evidenziato che gli stati con le più alte percentuali di Evangelici, teisti o letteralisti biblici possiedono anche la più alta proporzione di ricerche condotte su Google per il termine “porno” dal 1° Gennaio 2011 al 31 Luglio 2016. E la stessa cosa vale per gli stati con tassi più alti di frequenza dei servizi religiosi.
Di contro, gli stati composti da più individui che non si identificano con nessuna religione tendono a fare in proporzione meno ricerche di materiale pornografico su Google.

La ricerca si è basata su dati ottenuti dal motore di ricerca Google, dallo Studio sulle Congregazioni Religiose del 2010 e dall’Indagine del Panorama Religioso Statunitense del 2007. I dati sono stati aggiustati per potenziali effetti determinati da ideologie politiche, reddito, istruzione, età e stato civile.

L’interesse dell’autore, Andrew L. Whitehead della Clemson University (Clemson, Carolina del Sud), per tale ricerca è nato a partire dai lavori che il suo co-autore Sam Perry ha pubblicato di recente sulla relazione tra religione e consumo di pornografia. Dopo aver letto le sue pubblicazioni, che analizzavano la questione a livello dell’individuo, Whitehead ha ipotizzato se vi fossero differenze, compiendo le analisi a livello della collettività, nella relazione tra religione e consumo di pornografia e ha iniziato le sue ricerche. Esiste un ampio e affascinante corpo di conoscenze che porta avanti l’idea secondo cui la religione è una componente importante della struttura di una società e serve a creare le comunità morali.

In breve, se più persone intorno a te sono religiose, le tue azioni finiranno con l’essere influenzate dal contesto e questo indipendentemente dal fatto che tu come individuo sia o meno religioso. Le comunità morali esercitano la loro influenza su ciascuno di noi.
Data la natura pressoché nascosta e privata del consumo di materiale pornografico, gli autori erano curiosi di scoprire se vi fosse un’associazione significativa tra le comunità morali e questo tipo di comportamento.

I risultati: chi è religioso compie maggiori ricerche di materiale pornografico

Ciò che hanno scoperto è che gli stati con un numero più alto di Evangelici, teisti (persone che credono in un Dio o in una entità superiore) e litteralisti biblici (coloro che sostengono di interpretare alla lettera la Bibbia come parola di Dio) hanno anche tassi più alti di ricerca online di materiale pornografico. E lo stesso vale per gli stati dove gli abitanti visitano più frequentemente i servizi religiosi. Infine, gli autori hanno anche osservato che gli stati con le più alte percentuali di abitanti non appartenenti a gruppi religiosi mostravano tassi più bassi di ricerca su internet di materiale pornografico. Questi dati sono rimasti tali anche dopo averli aggiustati per età media della popolazione, reddito medio, percentuale di conservazionismo politico, percentuale di abitanti sposati e percentuale di laureati.

Queste scoperte sono molto interessanti dal momento che le analisi a livello dell’individuo mostrano come le persone appartenenti a gruppi religiosi Evangelici, che frequentano la chiesa, che interpretano la Bibbia alla lettera o in genere credono in Dio riferiscono livelli molto più bassi di consumo di materiale pornografico. E’ impressionante vedere come la relazione si ribalta quando le analisi vengono condotte a livello collettivo. Questo sottolinea l’importanza di considerare la religione come un fenomeno di gruppo e non solamente come un tratto individuale. I risultati di questo studio suggeriscono che la religione conta veramente a livello collettivo.

E’ importante però segnalare, come suggeriscono gli autori all’interno dello studio, che se la ricerca di materiale pornografico è maggiormente diffusa negli stati più religiosi, non è possibile tuttavia concludere che le persone religiose effettuano più ricerche. Questo è definito in linguaggio tecnico “fallacia ecologica” – trarre inferenze sul comportamento individuale basandosi su dati raccolti a livello gruppale. Dal momento che la ricerca di informazioni su Google è anonima, non è possibile scoprire nulla sul conto di chi sta effettuando ricerche pornografiche.

La discussione dei risultati

Per qualcuno può essere allettante proporre spiegazioni più sensibili alla fallacia ecologica. Per esempio, uno studio analizzato dall’autore sulla relazione tra religione e consumo di pornografia condotto a livello di stato spiega l’associazione con l’ipotesi della preoccupazione. L’ipotesi della preoccupazione predice che gli individui religiosamente conservatori, mentre esteriormente si oppongono alla pornografia, sono in realtà segretamente attratti da essa. Sebbene questa è certamente una spiegazione plausibile per l’associazione positiva a livello di stato, non v’è alcun modo per confermare che in realtà le persone religiose cerchino materiale pornografico su internet.

Gli autori propongono una serie di possibili spiegazioni per l’associazione positiva tra religione e consumo di pornografia. Potrebbe essere che le persone religiose effettivamente cerchino più materiale pornografico come suggerisce la ricerca precedente. Potrebbe anche essere che le persone non religiose e religiose che vivono all’interno di comunità morali molto forti abbiano un minor numero di vie attraverso le quali la loro sessualità possa esprimersi e così si rivolgono a una forma privata di espressione sessuale. Una terza possibile spiegazione è che siano i giovani nelle case Evangeliche ad effettuare ricerche di materiale pornografico, infatti, esiste un ampio corpo di conoscenze che mostra come gli Evangelici tendano a fornire meno educazione sessuale ai loro figli.

Nel complesso, la scoperta chiave è che nel bel mezzo di una forte comunità morale la ricerca di pornografia sia più diffusa. La ricerca, in futuro, dovrebbe continuare ad esplorare come il comportamento umano si modelli sulla base dell’ambiente sociale circostante. La religione, come evidenziato, è una parte essenziale della struttura sociale.

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