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Un castello di sabbia. Storie della mia vita e della mia schizofrenia (2013) – Recensione

Il libro racconta l'autobiografia di Elyn Saks, la scoperta di essere affetta dalla schizofrenia e il difficile percorso di accettazione della malattia.

Di Massimo Amabili

Pubblicato il 23 Mar. 2017

Aggiornato il 27 Mar. 2017 09:20

E’ un libro appassionato e coinvolgente, carico di dolore, coraggio e speranza, che racconta in maniera splendidamente lucida e positiva la vita di Elyn Saks, affetta da schizofrenia.

 

La storia di Elyn Saks e la schizofrenia

Oggi Elyn Saks è un’insegnante alla University of Southern California Gould School of Law ed è adjunct professor di psichiatria alla University of California, San Diego, School of Medicine. Una paziente eccellente e di grande successo, che racconta in prima persona la propria biografia attraverso un racconto intenso e commovente, che riesce a trasformare il dolore della malattia in ironia e intelligenza.

Elyn Saks è la prima figlia di una famiglia normale, premurosa e benestante, che si stabilisce a Miami negli anni ’50. Purtroppo intorno agli 8 anni, in un giorno qualunque, Elyn Saks inizia ad avvertire la sensazione che la sua consapevolezza di colpo diventa confusa: sente la sua mente “come un castello di sabbia che si sta sgretolando sotto le onde”. Inizia così il lento processo di disorganizzazione, che porterà il suo “me” verso la dissoluzione, come se diventasse nebbia il centro dal quale l’individuo percepisce la realtà. Visioni, suoni, pensieri e sentimenti si disgregano, non vanno più insieme. Si dissolve in tanti granelli di sabbia il principio organizzativo che permette ai momenti che si succedono nel tempo di assumere una forma coerente da cui trarre un senso.

La schizofrenia lentamente si manifesta in maniera sempre più evidente, peggiorando durante l’adolescenza. Inizia così un lunga e difficile lotta per tenere a bada i terrori, i demoni e gli incubi che iniziano a popolare la vita di Elyn Saks. L’autobiografia ci racconta le sue rotture psicotiche, i ricoveri, le regressioni, i suoi rapporti di amore e di amicizia, le sue conquiste come donna e come accademica, i pregiudizi, l’arduo percorso di accettazione della malattia, durante questa incessante lotta contro la schizofrenia.

Ma Elyn Saks è determinata a vincere: la studentessa di filosofia, psicologia e legge, si laurea prima a Oxford e poi a Yale; grazie alla sua determinazione e alla sua smisurata forza di volontà, la sua schizofrenia diventa un’occasione, uno stimolo alla realizzazione e all’apertura verso il mondo.

La storia di Elyn Saks è la storia di quanti soffrono come ha sofferto lei, e il suo successo una concreta speranza per quanti in futuro dovranno fronteggiare questa malattia: con le giuste risorse e l’opportuno aiuto, un numero infinitamente maggiore di persone potrebbe aspirare al potenziale che aveva prima della malattia. Elyn Saks, che oggi vive con suo marito a Los Angeles, ha dichiarato: “La mia fortuna non è stata guarire dalla malattia mentale. Non sono guarita, né guarirò mai. La mia fortuna è stata trovare una mia vita”.

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Massimo Amabili
Massimo Amabili

Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Elyn R. Saks. (2013). Un castello di sabbia. Storie della mia vita e della mia schizofrenia. Franco Angeli editore.
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