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Scadenze più lunghe, fanno donare alle persone più soldi!

E' stato dimostrato come mettere pressione alla gente con scadenze a breve per le donazioni sia controproducente e generi una minore raccolta di fondi.

Di Greta Lorini

Pubblicato il 30 Mar. 2017

In questo studio, i ricercatori hanno osservato come le differenti scadenze non avessero effetti sul numero delle donazioni. Non importava il termine, la maggior parte delle donazioni sono sopraggiunte entro i primi due o tre giorni dall’invio della mail e dell’sms.

 

Fare pressioni per le donazioni non convince la gente a donare

Se fai una donazione entro tre giorni, un contributore anonimo donerà ulteriori 10 DKK!” (10 corone danesi = 1.35 euro). Questo è stato il messaggio che i ricercatori del Dipartimento di Economia e Commercio presso l’Università di Aarhus (Danimarca) hanno inviato tramite email e sms a circa 53mila Danesi già donatori a nome dell’associazione benefica contro la povertà nel mondo “DanChurchAid”.

La scadenza fornita per attivare la donazione supplementare da parte del contributore anonimo variava. Per un gruppo di destinatari di mail la scadenza era di 3 giorni. Per un secondo gruppo era di 10 giorni e ad un terzo gruppo è stato dato tempo fino al primo giorno del mese successivo. Per i destinatari degli sms la scadenza fornita era leggermente più ravvicinata.

I risultati hanno evidenziato che le donazioni aumentavano quando la scadenza fornita era più in là nel tempo.

Le persone non amano pressioni quando devono fare delle donazioni benefiche!

Sappiamo da altri studi che le persone non amano avvertire pressioni quando donano soldi, pertanto abbiamo interpretato i risultati con il fatto che pressare qualcuno con una scadenza breve, crea una sorta di mentalità dare-avere nel destinatario: “Va bene, sono d’accordo nel donare in fretta, ma non stai ricevendo tanto!”. Così ha spiegato Mette Trier Damgaard del Dipartimento di Economia e Commercio alla Aarhus University, co-autore dello studio in collaborazione con Christina Gravert dell’Università di Gothenburg (Svezia). La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Behavioral and Experimental Economics.

 

Le scadenze non hanno un effetto in sé e per sé

Secondo la teoria delle scadenze e la tendenza delle persone a posporre le azioni ad un momento successivo (procrastinazione), il numero di donazioni dovrebbe aumentare in modo significativo appena prima della scadenza fornita. Tuttavia, in questo studio, i ricercatori hanno osservato come le differenti scadenze non avessero effetti sul numero delle donazioni. Non importava il termine, la maggior parte delle donazioni sono sopraggiunte entro i primi due o tre giorni dall’invio della mail e dell’sms. Mette Trier Damgaard ha definito questo fenomeno “effetto ora o mai più” e ha indicato due possibili spiegazioni: “I destinatari potrebbero essere stati consapevoli del fatto che se non avessero donato subito, si sarebbero dimenticati di farlo. Oppure potrebbero aver donato prontamente per evitare di ricevere ulteriori richieste di donazione”.

 

Mettere delle scadenze ha senso?

Questo studio contiene interessanti spunti per le associazioni benefiche di tutto il mondo. Solo in Danimarca, vengono donati 2 bilioni di corone danesi ogni anno (circa 270 miliardi di euro). Tuttavia, i ricercatori sono riluttanti nel trarre qualsiasi conclusione nel rispetto delle altre industrie, poiché in molte altre situazioni, le scadenze possono avere un effetto positivo nel prevenire la procrastinazione delle persone. “Con il nostro studio, possiamo fornire un’immagine più sfaccettata e migliore nella comprensione di dove, quando e come le scadenze funzionano” ha affermato Mette Trier Damgaard.

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