I ricercatori della Binghamton University (State University of New York) sostengono di avere sviluppato un nuovo modello esplicativo che sarebbe in grado di prevedere attentati terroristici futuri con elevate percentuali di accuratezza, riconoscendo schemi d’azione attuati in attacchi passati.
Le agenzie governative non possono sempre utilizzare social media e mezzi di comunicazione per scoprire le intenzioni dei terroristi dal momento che oggigiorno i terroristi sono molto più prudenti nell’utilizzo di queste tecnologie per pianificare e prepararsi per un attacco.
I ricercatori della Binghamton University (State University of New York) sostengono di avere sviluppato un nuovo modello esplicativo che sarebbe in grado di prevedere attentati terroristici futuri con elevate percentuali di accuratezza, riconoscendo schemi d’azione attuati in attacchi passati.
I ricercatori hanno proposto questo nuovo modello di comprensione che potrebbe placare anche l’ansia e la paura delle masse verso il possibile verificarsi di attacchi terroristici: il Networked Pattern Recognition (NEPAR) Framework, un modello finalizzato a comprendere comportamenti, analizzare schemi d’azione e connessioni nell’ attività terroristica, predire future mosse terroristiche ed eventualmente prevedere attentati terroristici futuri.
Prevedere attentati terroristici: come è stato sviluppato il NEPAR Framework
Utilizzando dati ricavati da più di 150mila attacchi terroristici avvenuti tra il 1970 e il 2015, Salih Tutun, dottorando alla Binghamton University, ha sviluppato questo modello in grado di calcolare le connessioni tra determinate caratteristiche degli attacchi terroristici (ad esempio: ora dell’attacco, tipologia dell’arma, etc.) e specifiche azioni terroristiche.
Mohammad Khasawneh, professore e direttore del dipartimento di Scienze Sistemiche e Ingegneria Industriale alla Binghamton, ha assistito la ricerca. Il metodo proposto era in grado di prevedere attentati terroristici con successo,: esso infatti, nel corso dello studio, ha predetto la maggior parte delle caratteristiche degli attacchi terroristici già avvenuti con un accuratezza superiore al 90%.
In seguito, dopo aver costruito il network di connessioni, i ricercatori propongono un approccio in grado di prevedere attentati terroristici con maggior accuratezza e identificare l’estensione degli attacchi (90% di accuratezza), gli attacchi multipli (96% di accuratezza) e gli obiettivi dei terroristi (92% di accuratezza). Pertanto, i governi potranno controllare i comportamenti terroristici per ridurre il rischio di attacchi futuri.
Le novità introdotte dal NEPAR Framework per prevedere attentati terroristici
Studi precedenti si erano focalizzati sul comprendere il comportamento individuale dei terroristi (come singole persone) piuttosto che studiare i differenti attacchi terroristici creando un modello sistemico e più complesso; l’attività di individuazione terroristica si è sempre focalizzata su un incidente specifico, in modo individuale, non tenendo in considerazione così le dinamiche di interazione tra i diversi attacchi.
Tutun ritiene che i policy-maker possano usare questi approcci per tentare di comprendere e individuare con un buon margine di tempo l’ attività terroristica, rendendosi così capaci di prendere precauzioni contro attacchi futuri.
Quando risolvi il problema a Baghdad, tu risolvi il problema in Iraq. Quando risolvi il problema in Iraq, risolvi il problema in Medio Oriente. E quando risolvi il problema in Medio Oriente, risolvi il problema nel mondo – ha detto Tutun – Perchè quando guardi a ciò che succede in Irag, gli stessi schemi stanno verificandosi negli USA.