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Allattamento al seno: a Palermo un convegno sui benefici psicologici

Il 14 dicembre a Palermo si è tenuto un convegno informativo sui benefici nutrizionali e psicologici derivanti dall'allattamento al seno.

Di Angela Ganci

Pubblicato il 27 Dic. 2016

Si è svolto lo scorso 14 Dicembre a Palermo, nella suggestiva cornice di Villa Igiea, l’evento “Promozione, sostegno e protezione dell’allattamento materno”: un momento informativo/formativo sulla tematica dell’ allattamento al seno condotto da professionisti del settore (ginecologi, ostetrici, pediatri, psicologi) e da rappresentanti Unicef Italia che, insieme all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), porta avanti dal 1989 le politiche dell’allattamento materno, attraverso un Protocollo finalizzato a creare “Ospedali e Comunità amici dei bambini”.

 

Allattamento al seno: i benefici fisici e psicologici

I temi centrali dell’evento hanno previsto l’analisi dettagliata dei vantaggi nutrizionali del latte materno per la crescita fisica e il potenziamento delle funzioni cognitive del bambino nonché del valore psico-relazionale dell’ allattamento al seno nell’ottica del rapporto madre-bambino in formazione.

Sullo stretto rapporto tra allattamento al seno e legame di attaccamento è intervenuta la Prof.ssa Giovanna Perricone, Professore associato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso l’Università degli Studi di Palermo e Primo presidente della Società italiana di psicologia pediatrica, illustrando il ruolo specifico dell’ allattamento al seno per un corretto sviluppo affettivo e relazionale.

[blockquote style=”1″]Una delle funzioni psicologiche fondamentali dell’ allattamento al seno è favorire la creazione e lo sviluppo del legame di attaccamento (bonding). Basti pensare che il contatto pelle-pelle, quello olfattivo e quello oculare sono favoriti dalla suzione attraverso la quale avviene la funzione di rispecchiamento dei bisogni di cura e di attenzione del bambino in una fase precoce della formazione dell’identità e della dimensione affettivo-relazionale[/blockquote] sottolinea Perricone.

 

L’autoefficacia percepita dalle mamme attraverso l’allattamento al seno

La rilevanza dell’ allattamento al seno è individuabile nello sviluppo, in senso positivo, del conflitto fiducia-sfiducia e nell’esercizio e nello sviluppo dell’intenzionalità del sorriso e del pianto, ma ha altresì ripercussioni positive a livello biologico e di riflesso sul versante relazionale.
[blockquote style=”1″]Ogni periodo di suzione innalza il sistema immunitario del bambino e il livello di ossitocina, con un effetto calmante sulla madre che tende anche a potenziare il suo legame con il bambino.[/blockquote]

Un’acquisizione di fiducia che non riguarda solo i piccoli, ma coinvolge le madri stesse nel loro sperimentarsi in tale ruolo.
[blockquote style=”1″]E’ corretto parlare di un’arte dell’ allattamento al seno che, in quanto tale, permette alle madri di assumere un ruolo attivo, decisionale, in un processo di rafforzamento crescente della propria capacità nutritiva e di accudimento, sostenuto dalle interazioni positive con il bambino (contatto corporeo, sorriso, sguardi) e dai progressi della crescita (rafforzamento del sistema immunitario, prevenzione di varie forme patologiche). L’ allattamento al seno costituisce quindi un rinforzo positivo per la donna che si sperimenta nel proprio ruolo materno, a condizione però di essere sostenute in tale compito dall’intera comunità[/blockquote] conclude Perricone.

A sostegno delle neomamme, si pone il ruolo del counseling che produce empowerment (acquisizione di potere) nelle donne portandole a “resistere” alla tendenza a percepire il proprio latte come insufficiente per i bisogni del bambino e a “cedere” a eventuali stimoli di tipo culturale che spingono a preferire il latte artificiale, in modo da concentrarsi sulla relazione madre-bambino, e sull’accrescimento graduale delle proprie abilità di accudimento. Un sostegno alla propria autoefficacia di donna e mamma che allatta che passa necessariamente per un cambiamento culturale: ne è convinta Erminia Francesca Dantes, responsabile materno-infantile del Dipartimento Palermo Unicef Sicilia, perché [blockquote style=”1″]solo incidendo sulla cultura dell’ allattamento la donna potrà sentirsi abbastanza sicura delle capacità nutrizionali del latte materno per sperimentare i benefici irrinunciabili sul benessere della diade madre-bambino dell’ allattamento al seno.[/blockquote]

Una battaglia fortemente sostenuta da Unicef Palermo, nella figura del Presidente Umberto Palma, che, fin dal 1997, collabora con l’Asl 6 di Palermo portando avanti, presso il Consultorio di Bagheria, il protocollo OMS – Unicef (strutturato in dieci passi tra cui spiccano l’informazione sui vantaggi dell’ allattamento al seno fino alla creazione di reti di sostegno sociale dopo le dimissioni dall’ospedale) coordinato e gestito dalla stessa Dantes, nella doppia veste di sanitario del percorso nascita e referente Unicef.

Un Consultorio dalla parte dei bambini che mira a coinvolgere tutti i soggetti che ruotano intorno alla neo-mamma, a cominciare dal partner e dai familiari, includendo le figure sanitarie.

[blockquote style=”1″]E’ necessaria la creazione di una rete a paracadute dove confluiscano le figure sanitarie e sociali per un cambio culturale radicale, senza prevaricazioni, perché mettere al seno è pura fisiologia, al pari dei mammiferi. La presenza del partner è considerata fondamentale, non in quanto partecipante, ma come elemento fondante della diade uomo-donna: il padre, insomma, deve essere considerato nel suo ruolo di parità genitoriale. Al Consultorio riserviamo un primo incontro alla diade per favorire la promozione dell’ allattamento materno come percorso di protezione specie-specifico, quindi si affiancheranno gli altri familiari, in assetto gruppale (cinque-sei mamme). In questa visione il padre è elemento di sostegno alla madre, e deve acquisire fiducia in tale capacità. L’uomo insomma protegge la donna che allatta, e, similmente alla donna, necessita di acquisire forza e fiducia nel suo delicato ruolo di supporto: perciò il nostro obiettivo è quello di essere amiche delle mamme, dei papà e delle famiglie[/blockquote] conclude Dantes.

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Angela Ganci
Angela Ganci

Psicologia & Psicoterapeuta, Ricercatrice, Giornalista Pubblicista.

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