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I soldi fanno la felicità? Sì se gli acquisti sono fatti con Personalità!

Secondo un recente studio gli individui risulterebbero più soddisfatti e felici quando tendono a fare acquisti in linea con i propri tratti di personalità. 

Di Marina Morgese

Pubblicato il 22 Apr. 2016

Gli autori di un nuovo studio pubblicato su Psychological Science, hanno indagato come le differenze di personalità giochino un ruolo centrale nel determinare il ‘giusto’ acquisto, aumentando così la personale sensazione di benessere.

 

Il vecchio detto ‘I soldi non fanno la felicità’, diciamolo, non ha mai convinto sul serio nessuno…più facile condividere le parole di Allen che a proposito ha precisato ‘Se il denaro non può dare la felicità, figuriamoci la miseria!’.

Numerosi psicologi ricercatori si sono interrogati allora su quale ruolo avesse davvero il denaro sul benessere psicologico degli individui, si sono ottenuti così diversi risultati: secondo alcuni studi livelli di soddisfazione più alti si raggiungerebbero spendendo soldi nell’acquisto di ‘esperienze’ (viaggi, cene con gli amici, ecc) anziché nell’acquisto di beni materiali. Altri studi invece hanno evidenziato l’esatto opposto. Altre ricerche ancora hanno messo in evidenza come il denaro renda felici, solo se investito in azioni reputate ‘giuste’ (es. per aiutare gli altri).

Proprio partendo da quest’ultimo risultato, gli autori di un nuovo studio pubblicato su Psychological Science, hanno indagato come le differenze di personalità giochino un ruolo centrale nel determinare il ‘giusto’ acquisto, aumentando così la personale sensazione di benessere.

In un primo studio i partecipanti sono stati classificati in base ai tipi di personalità (indagati con l’utilizzo del Big Five) e, grazie all’ausilio di una banca del Regno Unito, i ricercatori hanno incrociato i dati sulla personalità con circa 77 mila transazioni bancarie effettuate dai partecipanti.

Oltre a rilevare, con maggiore frequenza, una tendenza dei soggetti ad acquistare servizi e prodotti congrui ai propri tratti di personalità (es. cene in pub e locali in caso di personalità estroverse), i ricercatori hanno anche osservato un maggior livello di soddisfazione di vita negli individui che fanno un numero maggiore di acquisti in linea con la propria personalità.

Un secondo esperimento, invece, ha visto i partecipanti alle prese con dei buoni acquisto da spendere in una libreria o in un bar. Le persone estroverse che hanno potuto spendere il buono in un bar sono risultate più felici rispetto alle persone introverse costrette a spenderlo nello stesso luogo. Viceversa, gli estroversi obbligati a spendere il buono in una libreria sono risultati meno felici degli introversi che hanno utilizzato il buono per acquistare libri.

Consigliamo la lettura dello studio, e nel frattempo cerchiamo di ricavarne un utile consiglio: per stare bene, a volte, sarebbe il caso di dedicare più attenzioni a noi stessi, ai nostri interessi e a ciò che siamo, partendo proprio da un piccolo acquisto.

 

ABSTRACT:

In contrast to decades of research reporting surprisingly weak relationships between consumption and happiness, recent findings suggest that money can indeed increase happiness if it is spent the “right way” (e.g., on experiences or on other people). Drawing on the concept of psychological fit, we extend this research by arguing that individual differences play a central role in determining the “right” type of spending to increase well-being. In a field study using more than 76,000 bank-transaction records, we found that individuals spend more on products that match their personality, and that people whose purchases better match their personality report higher levels of life satisfaction. This effect of psychological fit on happiness was stronger than the effect of individuals’ total income or the effect of their total spending. A follow-up study showed a causal effect: Personality-matched spending increased positive affect. In summary, when spending matches the buyer’s personality, it appears that money can indeed buy happiness

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Marina Morgese
Marina Morgese

Caporedattrice di State of Mind

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